Tappi di recupero: che farne? Tanto per restare in tema, la nostra lettrice Tatiana li ha usati per decorare un portabottiglie in plastica, la cui superficie non era più bella e trasparente come quando era nuovo, ma un po’ graffiata dall’uso. Con l’utilizzo del materiale di riciclo, tanta passione e impegno ha potuto dare nuova vita a oggetti altrimenti inutilizzati. Le sono serviti solo: tappi in sughero uguali, un sottopentola in sughero, nastro e colla a caldo.
Come procedere: prima di tutto, bisogna verificare la circonferenza del portabottiglie e confrontarla con le dimensioni dei tappi, in particolare con il diametro dei tappi. Solo così si potrà capire quanti tappi occorreranno per ogni “giro” e calcolare il numero di tappi che bisogna avere. Lo stesso per l’altezza del “rivestimento” in tappi che si vuole assemblare. Nel caso di Tatiana, sono stati “in fila” per il lato lungo e messi in “fila” cinque tappi (preferibilmente devono provenire dalla stessa cantina o essere comunque della stessa misura e colore). Poi ha fatto 22 file uguali e le ha incollate tra di loro e contemporaneamente alla base (il sottopentola). Il nastro lo ha usato per dare un po’ di colore e anche per dare più coesione alle file di tappi.
L’idea in più: si può anche pensare di colorare i tappi, avendo cura di acquistare però anche un prodotto apposito con cui pretrattare il sughero compresso, che lo renda più facilmente verniciabile data la superficie porosa. Per tenere i tappi durante la verniciatura, li si possono infilzare con degli stecchini di legno lunghi, da inserire poi in una base per attendere comodamente l’asciugatura.
Clicca sulle immagini per vederle full screen