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Se le erbe infestanti sono presenti sul prato per più di 10 esemplari per metro quadrato, è il momento di ricorrere ai diserbanti chimici, definiti “erbicidi” o “agrofarmaci”. Si tratta di prodotti chimici che agiscono selettivamente su alcune specie di piante: è il metodo più semplice per risolvere il problema malerbe, ma anche il meno ecologico. I prodotti devono essere acquistati sulla base della tipologia di infestanti da eliminare, seguendo attentamente le istruzioni d’uso e in condizioni climatiche appropriate: solo con temperature minime sopra i 12-14°C e mai con pioggia anche prevista entro due giorni.
Prima di tutto la sicurezza
I diserbanti chimici sono prodotti dotati di tossicità più o meno alta a seconda delle molecole che li compongono. Pertanto vanno gestiti ed utilizzati solo da persone capaci, nel rispetto delle basilari norme di sicurezza, valide per tutti gli agrofarmaci.
Scegliere il prodotto giusto
La “selettività” indica la capacità che hanno i vari erbicidi di eliminare le infestanti, preservando pienamente le specie che compongono il tappeto erboso. I diserbanti totali eliminano qualsiasi specie vegetale, utile o dannosa, quelli selettivi indirizzano invece la loro azione solo verso alcune tipologie di infestanti. Sui prati vanno pertanto utilizzati diserbanti selettivi, diversamente composti a seconda che si debbano eliminare malerbe a foglia stretta, oppure a foglia larga: non esiste un erbicida attivo contemporaneamente contro tali due gruppi.
Come agiscono
Alcuni diserbanti agiscono in pre-emergenza, nei confronti dei semi delle infestanti presenti nei primi centimetri di suolo, ed in fase di germinazione, altri sono attivi in post-emergenza, sulla vegetazione ormai ben visibile delle malerbe: i primi sono più indicati per le infestanti a foglia stretta, i secondi per quelle a foglia larga. L’effetto del diserbante sulle foglie delle malerbe si inizia a notare circa 4-5 giorni dopo il trattamento ed è reso evidente da un ripiegamento seguito da un arrossamento delle foglie, permanendo invece perfettamente verde ed integro il tappeto erboso circostante. Successivamente la pianta dissecca e facilmente si asporta con il taglio o con un rastrello.
Quando si può intervenire
Per poter essere attivate, le molecole del diserbante necessitano di temperature minime. Generalmente si interviene con questi prodotti quando le temperature minime notturne sono stabilmente al di sopra dei 12-14 °C; al di sotto di tali valori, le molecole delle sostanze diserbanti sono scarsamente efficaci. Evitare di intervenire anche in presenza di temperature eccessivamente alte (oltre 30 °C), se c’è vento o se piove o è prevista pioggia entro i due giorni successivi. Operare preferibilmente nella prima parte della giornata, su un tappeto erboso ben irrigato e tagliato da circa una settimana, in modo da colpire i giovani ricacci delle infestanti, ben più sensibili rispetto alle piante adulte. È fondamentale attenersi alle dosi indicate in etichetta. Per almeno due giorni dopo il diserbo, il prato non va bagnato, al fine di non dilavare il prodotto distribuito.