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Scala a giorno e gradini contenitore per unire due appartamenti e sfruttare il sottotetto
Il progetto di ristrutturazione per una tipica corte lombarda dei primi del Novecento ha previsto l’accorpamento di due unità adiacenti e la realizzazione di un soppalco. Chiave di volta per unire i livelli è stato l’inserimento di una scala contenitore con gradini a giorno, che sembrano sospesi nel nulla. Ancorati alla muratura da un lato e al corrimano dall’altra, sono composti dalla sola alzata realizzata in massello di faggio tinto grigio, tonalità scelta per essere in linea con i colori del pavimento. Una struttura di rinforzo inglobata nella muratura risolve le questioni statiche.
Particolarmente originali i primi tre gradini, diversi dai successivi e composti da moduli contenitori che si integrano con l’arredo del soggiorno; due hanno una finitura bianca – per coordinarsi con il mobile basso, il centrale è anch’esso in massello di faggio.
La scala per il nuovo soppalco dedicato alla camera da letto
Un bilocale di soli 37 metri quadrati e l’altezza sufficiente per inserirvi un soppalco: l’appartamento in un edificio di fine Ottocento è stato rinnovato senza stravolgere particolarmente la pianta ma semplicemente inserendo un soppalco, con struttura di sostegno in ferro ancorata al muro portante della casa. Per l’accesso al nuovo livello è stata scelta una scala realizzata in tubolare metallico, smaltato, di 5x5x6 cm; una balaustra ne segue l’andamento e il perimetro del soppalco.
Le singole pedate sono ancorate alla struttura e raggiungono il piano di arrivo che è a 1,60 m da terra; per sfruttare lo spazio sottostante è stato inserito un guardaroba organizzato con barre e stender.
15 mq in più e la scala per raggiungere il soppalco
Un altro esempio dove la ricerca di spazio residenziale aggiuntivo porta all’inserimento di un nuovo soppalco e alla ricerca di una scala che rispetti lo stile dell’abitazione; in questo caso il punto di partenza era un appartamento di medie dimensioni, distribuito su meno di 100 metri quadrati, a cui mancava uno studio. Per realizzarlo, è stato inserito un soppalco di circa 15 metri quadrati; la struttura portante è in putrelle di ferro e il piano di calpestio è in parte in grigliato metallico. Una scelta in linea con lo stile industriale dell’intero appartamento e che si ritrova anche nella scala di collegamento, in metallo e di geometria semplice.
Quattro rampe per una scala a giorno che collega piani sfalsati, compreso il soppalco
Un opificio con pianta ad ‘L’, organizzato su piani sfalsati e diverse coperture – una a falda e una piana, è stato ristrutturato cercando di ottimizzare l’uso dello spazio disponibile e organizzare un appartamento confortevole e funzionale. Le altezze dei volumi hanno influenzato la distribuzione degli spazi e spinto a inserire anche un soppalco. Oggi, alla quota zero si sviluppa la zona giorno mentre ai livelli superiori, sfalsati, trova spazio la zona notte. Per collegare i vari piani è stata inserita una scala a giorno con quattro rampe, due che collegano soggiorno e zona notte; la terza collega balconata e studio, la quarta raggiunge il terrazzo sul tetto.
Le scale e le ringhiere sono realizzate con profili metallici estrusi a sezione quadrata; sono stati saldati fra loro in modo da formare una trama reticolare che sostiene e irrigidisce, mantenendo la struttura leggera. I profili sono stati tinteggiati di bianco in un secondo momento, in modo da rispettare le scelte cromatiche effettuate per il resto dell’appartamento.