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Con i modelli del passato i nuovi camini hanno in comune il fatto di essere elementi d’arredo in grado di rendere gli ambienti intimi e accoglienti, anche a fronte di un design moderno e spesso essenziale. Il focolare, che può essere considerato il cuore del camino, in cui avviene la combustione della legna (o un suo derivato) è invece diventato un prodotto altamente tecnologico. E non solo per la potenza termica e il rendimento che oggi sono spesso molto elevati. I maggiori produttori hanno perfezionato sistemi per il controllo e l’ottimizzazione della combustione e per la drastica riduzione di emissioni nocive nell’atmosfera. Inoltre le dispersioni termiche sono minori ed è possibile riscaldare in modo omogeneo più ambienti della casa.
Focolare: due tipologie
Aperto
Possono essere in ghisa, pronti per l’installazione, o in materiali refrattari, forniti in kit da assemblare in opera. Spesso insufficienti per il riscaldamento di ambienti molto ampi, sono indicati invece in alcuni casi per cucinare.
Chiuso
Funzionano solo a sportello chiuso, offrendo rendimenti nettamente superiori. La quantità controllata di aria e l’aggiunta di sfiatatoi fanno sì che il combustibile bruci in modo pulito ed efficiente, massimizzando il calore e diminuendo il consumo di legna.
Non solo nuove installazioni
Se si possiede un vecchio camino malfunzionante si può sostituirlo con un inserto: già dimensionato, va solo inserito nel vano e collegato alla canna fumaria.
L’estetica
Se il focolare è la parte interna, l’aspetto esteriore del camino è costituito dal rivestimento.
• I due elementi sono indipendenti, quindi la scelta dell’uno e dell’altro sarà basata su diverse esigenze: per esempio di prestazioni riscaldanti per il primo, di tipo estetico per il secondo.
• Tipiche dei camini sono le cosiddette “cornici”, così chiamate perché, applicate a installazione conclusa, contornano e caratterizzano il focolare che è stato inserito nel vano a parete.
• Tra i materiali più utilizzati, marmo, pietra naturale e maioliche fatte a mano, per interni in stile tradizionale; acciaio verniciato per ambienti d’impronta contemporanea. Oppure ancora, passepartout sottilissimi ed essenziali.
Focolare per uno o più ambienti
Prima di acquistare un camino, occorre avere presente l’utilizzo che se ne vorrà fare: decorativo, per cucinare o per riscaldare uno o più ambienti. In quest’ultimo caso, il tecnico impiantista deve calcolare il fabbisogno termico dell’abitazione, in base al quale verrà scelto un focolare con potenza termica adeguata. Per esempio, per scaldare 150-200 mc, servirà una potenza di 5-8 kW. Determinanti sono il volume complessivo da riscaldare, il grado di isolamento dell’edificio, la sua esposizione e la zona climatica. In particolare, per riscaldare più locali si può ricorrere a focolari chiusi dotati di sistemi di canalizzazioni ad aria calda. Opportunamente coibentate, diffondono in modo uniforme il calore che fuoriesce da bocchette presenti nelle singole stanze. Nei modelli più innovativi è presente una centralina elettronica che regola in modo preciso la diffusione del calore tra i vari ambienti in cui l’aria viene canalizzata.
I modelli ad acqua
Il focolare a legna o a pellet è un vero e proprio generatore di calore che, oltre a riscaldare, può anche produrre acqua calda. Per questo serve però un prodotto particolare, il termocamino ad acqua. l Tramite la combustione della legna o del pellet questo apparecchio produce l’acqua calda necessaria ad alimentare i caloriferi e/o i pannelli radianti di tutta la casa, proprio come una caldaia tradizionale a gas. In più, può essere collegato a impianti di riscaldamento esistenti, anche in associazione a pannelli solari. Una soluzione adottabile in abitazioni di ampie metrature, anche disposte su più livelli, purché la potenza sia idonea. l Per la produzione di acqua calda sanitaria, quando si sceglie un termocamino si può fare installare un serbatoio d’accumulo, dove immagazzinare l’acqua a una temperatura elevata e dalla quale l’impianto idrico-sanitario attinge al bisogno
Focolare a parete o al centro
Il primo tipo di collocazione è il più frequente. Di facile esecuzione è il raccordo con la canna fumaria, che si trova in genere all’interno o a ridosso del muro cui viene appoggiato. A centro stanza vengono invece inseriti i focolari bifacciali o passanti. La posa in opera va effettuata solo da professionisti in grado di rilasciare, alla fine dei lavori, la certificazione di conformità alla normativa (Uni 10683). La canna fumaria è fondamentale per il funzionamento e la sicurezza del camino, in quanto elemento deputato allo smaltimento dei fumi di combustione. Ogni camino deve essere collegato a un proprio condotto che possa scaricare i fumi nel punto più alto dell’edificio. A uso esclusivo devono essere anche la presa d’aria esterna e il comignolo. I raccordi alla canna fumaria possono avere un’inclinazione massima di 45°, in modo da agevolare l’evacuazione dei fumi.