Il cappotto termico fa risparmiare energia e soldi. Per incrementare la diffusione del “cappotto termico” nei condomìni, supportata dagli incentivi fiscali rinnovati fino al 2021 (valgono fino al 31/12/2018, invece, per le singole unità immobiliari), Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile che svolge anche il ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica, ha recentemente lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione sul cappotto termico per sollecitare l’attenzione di tutti gli amministratori condominiali e di tutti i condòmini.
Con 50 cappotti di tutti i colori appesi sulla facciata della propria sede romana, l’ENEA ha lanciato la campagna di comunicazione istituzionale “Fai il cappotto al tuo palazzo, usa le detrazioni fiscali del 75%”. In sostanza, un’operazione pensata per sensibilizzare i cittadini sulle opportunità e le novità degli ecobonus del 70 e del 75% (http://www.acs.enea.it) e dei nuovi meccanismi di cedibilità del credito previsti dalla legge di Bilancio per incentivare la riqualificazione energetica dei condomìni (cappotto termico compreso).
Questi strumenti possono attivare già da quest’anno ingenti investimenti, con benefici per il rilancio della filiera edilizia e dell’occupazione, e per ridurre i consumi fino al 60% del totale. Secondo le stime, infatti, in Italia i condomìni sono oltre 1 milione e il costo indicativo per efficientare un immobile di medie dimensioni, per esempio anche con il cappotto termico, (circa 20 appartamenti) si aggira intorno ai 300-350mila euro.
I soldi spesi per i lavori si recuperano fino al 75%
Gli ecobonus del 70 e del 75% e i nuovi meccanismi previsti dalla legge di Bilancio 2018 per incentivare la riqualificazione energetica dei condomìni (cappotto termico compreso) possono attivare già da quest’anno ingenti investimenti, con benefici per il rilancio della filiera edilizia e dell’occupazione e per ridurre i consumi fino al 60% del totale. Secondo le stime, infatti, in Italia i condomìni sono oltre 1 milione e il costo indicativo per efficientare un immobile di medie dimensioni (circa 20 appartamenti) si aggira intorno ai 300-350mila euro.
“Moltissimi cittadini italiani vivono in grandi condomìni costruiti negli anni ‘50, ‘60 e ‘70 nelle periferie senza nessuna attenzione agli aspetti energetici: su questi immobili non sono mai stati fatti interventi di efficientamento che invece potrebbero far risparmiare fino al 60% dei consumi”, ha sottolineato il presidente di Enea Testa. “I nuovi meccanismi introdotti dalla manovra finanziaria consentono a tutti, anche a coloro che non hanno capienza fiscale sufficiente o che ritengono di non essere in grado di utilizzarle, di cedere le detrazioni a chi decide di farsi carico degli interventi. Si capisce, quindi, la valenza energetica ambientale ed anche sociale di questo strumento di intervento su edifici e quartieri che sono spesso fra i più degradati del Paese”. “I nuovi meccanismi e la circolare dell’Agenzia delle entrate in uscita aprono nuovi spazi per la cedibilità degli ecobonus, nel rispetto delle regole europee di bilancio, e consentono di far decollare gli interventi più volte sollecitati da settori importanti della nostra economia”, ha dichiarato il viceministro Morando. “Così come sono stati configurati e migliorati con l’ultima legge di Bilancio gli ecobonus (di cui il cappotto termico può godere) consentiranno risparmi sulle bollette, una delle voci che più pesano sui bilanci delle famiglie”, ha detto la viceministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova in un videomessaggio. “Le iniziative che stanno partendo in questi giorni confermano la validità dello strumento che potrà essere una leva strategica per realtà importanti del Sud Italia”.
Risparmi in bolletta dal 60% al 77% (un esempio concreto)
Alcuni audit effettuati da ENEA confermano la possibilità di risparmi elevati. Ad esempio, per un tipico condominio popolare romano costruito nel 1926 nel quartiere di San Lorenzo, l’attuale spesa di 9.790 €/anno tra energia elettrica e gas metano, potrebbe ridursi a 2.200 €/anno con un risparmio di ben 7.590 €/anno, pari al 77%, grazie a interventi di efficientamento. E, dall’analisi economica, emerge che a fronte di una spesa di €150.900, l’ecoincentivo sarebbe di € 102.630 con un “tempo di ritorno semplice” di soli 6,4 anni e un considerevole risparmio annuo in bolletta. Fra le iniziative in cantiere, il Piano del gruppo Iren che investirà almeno 50 milioni di euro nei prossimi anni in interventi per ridurre fino al 60% del fabbisogno energetico degli edifici e di risparmiare circa 2.000 tep, pari a 2,5 milioni di kWh. “Abbiamo realizzato circa 150 audit energetici gratuiti su condomìni di nostri clienti in provincia di Reggio Emilia e adesso siamo pronti ad avviare la fase commerciale e realizzativa. Riteniamo che l’adesione da parte dei nostri clienti possa essere molto elevata”, ha spiegato l’amministratore delegato di Iren, Bianco.