La riscoperta dei vantaggi delle costruzioni in legno è, negli ultimi anni, oggetto di grandissima attenzione nel settore edile. A rilanciare l’utilizzo di questo materiale contribuiscono diverse sue caratteristiche: naturale, rinnovabile, igroscopico, durevole, più sicuro del metallo anche in caso d’incendio e riciclabile all’infinito, è anche antisismico. Una proprietà, quest’ultima, considerata in questo momento di interesse prioritario in Italia soprattutto, nell’ambito della ricostruzione e della messa in sicurezza degli edifici pubblici e privati nelle zone del Centro Italia – Lazio, Umbria e Marche – colpite dagli eventi sismici nell’ultimo anno. Per aggiornare nella preparazione tecnica sulle costruzioni in legno gli operatori del settore edile, FederlegnoArredo (www.federlegnoarredo.it) e Conlegno (www.conlegno.eu), in partnership con la Fondazione Symbola, promuovono un programma di formazione che verrà presentato il 13 giugno a Macerata (all’Università di Macerata, presso Polo Pantaleoni, via ex Pescheria Vecchia). In occasione della presentazione, si svolgerà il convegno dal titolo “Il legno, nuovo modello di sostenibilità e di economia circolare” al quale prenderanno parte docenti universitari e amministratori locali di alcuni paesi colpiti dal sisma; è previsto anche un intervento in videoconferenza di Stefano Boeri che illustrerà i vantaggi delle costruzioni in legno nelle zone simiche in alternativa ad altri materiali.
Programma di formazione e convegno si pongono l’obiettivo di sensibilizzare a tutti i livelli gli operatori del settore edile e le istituzioni sulla sicurezza e il comfort abitativo che le costruzioni in legno comportano, nelle zone a rischio e non soltanto.
Una delle qualità che rendono le costruzioni in legno particolarmente performanti e sicure dal punto di vista statico è la sua leggerezza: il materiale, utilizzato per le coperture, i solai o altre parti stutturali degli edifici fa sì che questi in caso di terremoto subiscano minori danni in quanto il minor peso li sottopone a una forza inferiore. Anche nei fabbricati già esistenti, magari vecchi e danneggiati a più rirprese, più si alleggerisce la struttura (in particolare i diaframmi) – per esempio tramite la sostituzione di solai in laterocemento con solai in legno – meno si va incontro a rischio sismico. Ma oltre alle proprietà meccaniche del legno, sono le tecniche costruttive impiegate, in combinazione con la ferramenta in acciaio a fare la differenza. È così che le costruzioni in legno – un materiale per sua natura più fragile rispetto alla muratura e al cemento – possono risultare altamente resistenti. Altro fattore importante da prendere in considerazione, data l’urgenza imposta dalla ricostruzione post sismica, sono le tempistiche: le tecniche per le costruzioni in legno richiedono procedure molto più rapide per la realizzazione e gli interventi di ristrutturazione. Con un utilizzo più diffuso del legno il patrimonio edilizio italiano potrà migliorare dal punto di vista qualitativo. Anche le nuove NTC (Norme Tecniche per le Costruzioni), che dovrebbero entrare in vigore il prossimo autunno, conterranno la prescrizione di utilizzare il più possibile il legno nelle costruzioni per alleggerire gli edifici e renderli più sicuri.