Ideali per chi deve salire e scendere le scale più volte al giorno portando pesi o per le persone anziane o non in perfetta salute, i miniascensori trovano uso in ambiente domestico, per esempio nelle abitazioni unifamiliari disposte su più piani, ma anche in condominio. Sia per l’acquisto, sia per la manutenzione e i consumi rappresentano una soluzione meno costosa di un vero e proprio ascensore che invece deve essere preferito in tutte le situazioni in cui vi sia un uso molto intensivo. Consumano quanto un normale elettrodomestico e non necessitano di un potenziamento dell’impianto elettrico, poiché per il loro collegamento è sufficiente un punto luce con un’alimentazione a 230 V. Anche l’illuminazione della cabina a LED ha consumi energetici molto ridotti. Hanno una velocità limitata rispetto ai grandi ascensori, in ogni caso non superiore a 0,15 metri al secondo. Tutti i modelli sono dotati di dispositivo automatico di sicurezza che in caso di blackout riporta la cabina al piano e consente ai passeggeri di uscire. Hanno un ingombro molto ridotto e si può scegliere tra una vasta gamma di finiture e colori che permettono di coordinare l’arredo interno a quello dell’abitazione. Le strutture possono essere in metallo per una protezione totale dalla luce oppure in vetro se si preferisce una forma più leggera. Possono essere installati all’interno di un vano scala realizzato in cemento armato o mattoni, all’interno in una struttura portante metallica, senza dover effettuare per questo opere murarie, oppure all’esterno dell’edificio – sempre da tecnici abilitati. Per i miniascensori vi è per legge l’obbligo di manutenzione: la verifica deve essere effettuata semestralmente da parte di personale specializzato; ogni due anni invece l’apparecchio va sottoposto a controllo da parte di un ente preposto, certificato e autorizzato.