Ristrutturazione: pannelli e lastre in cartongesso, polistirene, OSB… che la semplificano

Cartongesso, polistirene, OSB sotto forma di pannelli si rivelano alleati preziosi tanto negli interventi puntuali quanto nelle ristrutturazioni globali. Lasciando spazio alla creatività e snellendo il cantiere, con tutti i vantaggi che ne derivano.

Giovanna Strino
A cura di Giovanna Strino
Pubblicato il 29/03/2023Aggiornato il 29/03/2023
edilizia pannelli_applicazioni in cartongesso nascondere illuminazione

Le soluzioni per il mondo dell’edilizia spesso hanno la forma di un pannello. Con quelli in cartongesso (i cui primi tentativi di formulazione risalgono addirittura alla metà dell’Ottocento), per esempio, si può modellare ogni ambiente, abbassare il soffitto, nascondere impianti o irregolarità delle pareti, dare una forma inedita agli spazi, delimitare una zona o una stanza.

Anche altri tipi di pannelli, che una volta rifiniti restano anch’essi “invisibili”, risultano altrettanto risolutivi e performanti. Sono quelli in polistirene che possono essere utilizzati sia per coibentare sia, in formulazioni specifiche, per creare volumi persino in bagno, e per aggiungere i sistemi radianti di riscaldamento.

Di più recente applicazione nell’ambito residenziale sono infine i pannelli in OSB, acronimo di Oriented Strand Board, letteralmente “pannello a scaglie orientate”, un prodotto nato nel 1965 in California, ma da poco diventato di tendenza grazie al suo eccellente rapporto qualità/prezzo e al suo basso impatto ambientale. Questo materiale non va rifinito e la sua superficie ruvida e variegata, data dalle fibre di legno a vista, oggi caratterizza molti interni.

Pannelli di vari materiali per le ristrutturazioni interne

  • In cartongesso
    Materiale principe  delle ristrutturazioni, ha caratteristiche preziose  grazie alle molte versioni disponibili che permettono  un impiego in ogni contesto.
  • In polistirene
    È tra gli isolanti “non naturali” più utilizzati in&outdoor. I due tipi disponibili rispondono ad applicazioni differenti, coprendo gran parte delle necessità.  Con non poche sorprese.
  • In OSB
    Un materiale virtuoso  che dalla cantieristica  ha visto aumentare il suo impiego in ambienti residenziali, dove riscuote  un discreto successo.

Tipi di pannelli in cartongesso

Il cartongesso uno dei materiali più usati nell’edilizia leggera per la velocità di applicazione e la versatilità d’impiego. Poliedrico, esiste in molte versioni e dimensioni, con caratteristiche e prestazioni di tipo differente. Una delle prerogative che ne ha decretato la diffusione è la possibilità di realizzare pareti dallo spessore di 8-10 cm (due lastre + intercapedine riempita di materiale isolante) e controsoffitti di appena 1-2 cm. I pannelli – più propriamente lastre – si applicano a una struttura metallica specifica e si rifiniscono a piacere. Ecco i tipi che si trovano sul mercato:

  • Semplice La lastra è costituita da un nucleo di gesso rivestito, sulle due facce e lungo i bordi, da un cartone speciale perfettamente aderente.
  • Antincendio Si caratterizza per il colore rosa. La particolarità consiste nell’incremento della coesione del nucleo ad alta temperatura,  il cui gesso è additivato con fibre di vetro e vermiculite per aumentarne la resistenza al fuoco. La lastra viene utilizzata, infatti, in tutte le applicazioni in interni in cui è richiesto un comportamento al fuoco superiore a quello offerto dalla lastra semplice, come per esempio per il volume nel quale installare la cappa di un camino. È classificata secondo la norma UNI EN 520 e permette di ottenere le certificazioni REI previste dalla legge, purché si segua l’iter burocratico previsto per attestare la conformità dell’intervento.
  • Flessibile In gesso rivestito a spessore ridotto, è pensata per superfici curve: usata in doppio strato per comporre geometrie curvilinee.
  • Anti-umidità (idrolastra) Si riconosce dal colore verde acqua. L’anima in gesso è sottoposta a un processo che limita l’assorbimento di umidità, per questo si utilizza in ambienti “difficili” da questo punto di vista, quali bagni o cucine.
  • Resistente a fuoco e umidità Qui il gesso è rivestito ad alta densità e armato con fibre minerali per migliorare la tenuta al fuoco. La lastra è sottoposta a procedimenti che limitano l’assorbimento di umidità.
  • Isolante È fornita già accoppiata a materiali isolanti per la coibentazione indoor termica e/o acustica di una parete. Lo spessore aumenta, ma con esso anche le prestazioni. Esistono versioni diverse a seconda del tipo di isolamento: cartongesso + piombo, cartongesso + poliuretano…
  • A spessore maggiorato Questo tipo di lastra è studiato per sostenere carichi, e garantire maggiore resistenza della parete.
Per ambienti con umidità, come il bagno, Gypsotech® Aquasuper tipo Deh1di Fassa Bortolo (www.fassabortolo.it) ha ridotti assorbimento totale d’acqua (inferiore al 5%), e assorbimento superficiale (inferiore a 180 g/mq). È composta da uno strato di gesso (Solfato di Calcio biidrato CaSO4∙2H2O) trattato con additivi specifici e sostanze idrorepellenti.

Per ambienti con umidità, come il bagno, Gypsotech® Aquasuper tipo Deh1di Fassa Bortolo (www.fassabortolo.it) ha ridotti assorbimento totale d’acqua (inferiore al 5%), e assorbimento superficiale (inferiore a 180 g/mq). È composta da uno strato di gesso (Solfato di Calcio biidrato CaSO4∙2H2O) trattato con additivi specifici e sostanze idrorepellenti.

La lastra GKB Advanced di Knauf (www.knauf.it) riduce il peso e aumenta le performance, grazie al cuore Li-Tek, una tecnologia che ha permesso di creare una nuova intelaiatura molecolare, più leggera per la riduzione di massa e più resistente allo stress meccanico e termo-igrometrico. Garantisce duttilità e diminuzione del carico sismico gravante sull’edificio.

La lastra GKB Advanced di Knauf (www.knauf.it) riduce il peso e aumenta le performance, grazie al cuore Li-Tek, una tecnologia che ha permesso di creare una nuova intelaiatura molecolare, più leggera per la riduzione di massa e più resistente allo stress meccanico e termo-igrometrico. Garantisce duttilità e diminuzione del carico sismico gravante sull’edificio.

Di Fassa Bortolo (www.fassabortolo.it), Gypsotech® focus tipo dfi (secondo la norma EN 520) è una lastra a coesione del nucleo di gesso migliorata nei confronti dell'incendio. È formata, infatti, da uno strato di gesso (Solfato di Calcio biidrato CaSO4∙2H2O) additivato con fibre di vetro, incorporato fra due fogli di cartone speciale ad alta resistenza.

Di Fassa Bortolo (www.fassabortolo.it), Gypsotech® focus tipo dfi (secondo la norma EN 520) è una lastra a coesione del nucleo di gesso migliorata nei confronti dell’incendio. È formata, infatti, da uno strato di gesso (Solfato di Calcio biidrato CaSO4∙2H2O) additivato con fibre di vetro, incorporato fra due fogli di cartone speciale ad alta resistenza.

 

Cartongesso anche per elementi d’arredo

L’immmagine qui sotto illustra parte dell’intervento realizzato dall’architetto Luigia Pace (www.luigiapacearchitetto.it) per la ristrutturazione di un appartamento a Ortona, in provincia di Chieti. Nel soggiorno è stata aggiunta una quinta in cartongesso (a destra) per ricavare vani a giorno, in uno dei quali, quello inferiore, è stato inserito un camino a bioetanolo. Anche la libreria a sinistra della foto è realizzata con lo stesso materiale: con le lastre è stata creata una controparete per ricavare nicchie a sviluppo orizzontale che accompagnano il tavolo da pranzo.

Courtesy of arch. Luigia Pace

Courtesy of arch. Luigia Pace

Esempi di utilizzo del cartongesso nei vari ambienti della casa

Intervista all’architetto Giulia Grillo, http://www.giuliagrilloarchitetto.com

In quali casi e per cosa utilizza pannelli in cartongesso nei suoi progetti?

Siccome parliamo di un materiale capace di fondere estetica e funzionalità, il suo utilizzo si rende indispensabile nel corso di molte ristrutturazioni d’interni. Per esempio, si riescono a nascondere gli impianti con nuovi volumi integrabili perfettamente nell’architettura esistente. Inoltre, si possono inglobare elementi strutturali portanti, come pilastri e colonne, per mimetizzarli con mobili su misura. Guaine elettriche, canalizzazioni per impianti di condizionamento, tubazioni idrauliche possono essere mimetizzate attorno a strutture portanti o celate all’interno degli scatolati realizzati in cartongesso, senza alcun problema. Senza dimenticare che con il cartongesso si possono nascondere tutte le irregolità che inficiano l’estetica di un ambiente. Un valore aggiunto, infine, è quello della possibilità di inserire, in adiacenza al pannello, l’isolamento termico e/o acustico. Certo, si riduce di qualche centimetro lo spazio della casa ma i vantaggi sono innegabili.

Quali potenzialità estetiche offre il cartongesso?

È molto di aiuto a noi architetti d’interni, e di conseguenza ai fruitori dello spazio poiché, definendo forme nuove come sagome murarie, tramezzature o controsoffitti customizzati, riusciamo a disegnare ambienti a misura delle esigenze del committente. Personalmente l’utilizzo più comune del cartongesso è finalizzato alla creazione di ribassamenti del soffitto al di sopra dei pensili della cucina, solitamente utili anche per integrare il sistema di illuminazione d’ambiente, oppure in corrispondenza di zone che voglio evidenziare, anche attraverso un’illuminazione dedicata, come una postazione per lo smart working o un angolo che accoglie oggetti di particolare pregio, come un quadro oppure una collezione.

Quanto costa il cartongesso? 

I prezzi variano molto in base all’area geografica e alla qualità della manodopera, oltre che alle caratteristiche dell’intervento e del tipo di cartongesso impiegato. Il nostro studio di progettazione di interni, per esempio, è improntato su valori sartoriali, con un’attenzione particolare ai dettagli, per i quali sono richieste precisione e qualità di esecuzione, che hanno ovviamente un costo. Solo per capire di quali cifre parliamo, elenco alcuni prezzi riferiti però a interventi inseriti in un contesto di ristrutturazione totale (inferiori rispetto a interventi puntuali): 110 euro/mq per pareti verticali; 85-95 euro/mq per controsoffitto; 250 euro per il rivestimenti di un pilastro di 40x40xH300 cm.

 

Controsoffitto: le lastre di cartongesso sono state impiegate per ribassare il soffitto; intervento utile per riproporzionare il corridoio.

Controsoffitto: le lastre di cartongesso sono state impiegate per ribassare il soffitto; intervento utile per riproporzionare il corridoio.

Ridisegnare l'architettura: qui il materiale è stato variamente utilizzato per ridisegnare gli ambienti e nascondere gli impianti.

Ridisegnare l’architettura: qui il materiale è stato variamente utilizzato per ridisegnare gli ambienti e nascondere gli impianti.

Portali e profili: in questo caso il cartongesso è servito per definire ed evidenziare l'angolo cottura nel living multifunzione.

Portali e profili: in questo caso il cartongesso è servito per definire ed evidenziare l’angolo cottura nel living multifunzione.

Arredo&Co: nel sottotetto, con le lastre è stato delineato un vano guardaroba, poi chiuso con ante scorrevoli in vetro.

Arredo&Co: nel sottotetto, con le lastre è stato delineato un vano guardaroba, poi chiuso con ante scorrevoli in vetro.

Controparete funzionale: facendo ricorso esclusivamente al tipo idoneo, anche in bagno il cartongesso è prezioso.

Controparete funzionale: facendo ricorso esclusivamente al tipo idoneo, anche in bagno il cartongesso è prezioso.

Quanto costano le opere in cartogesso

La parete in cartongesso ha un inserto di vetro (a destra) che favorisce il passaggio della luce da un ambiente all'altro. 

La parete in cartongesso ha un inserto di vetro (a destra) che favorisce il passaggio della luce da un ambiente all’altro. Costo: controparete con taglio di luce vetrato a nastro (vetro compreso): 110-120 euro/mq.

In entrambi i sottotetti (nelle due foto qui a sinistra) si è fatto largo uso di cartongesso per ridefinire gli interni, da un punto di vista volumetrico e anche da quello estetico, e per migliorare le condizioni di abitabilità aggiungendo comfort a 360°. Le lastre sono state usate per isolare termicamente gli ambienti, realizzare superfici complanari e integrare i corpi illuminanti.

In entrambi i sottotetti (nelle due foto qui a sinistra) si è fatto largo uso di cartongesso per ridefinire gli interni, da un punto di vista volumetrico e anche da quello estetico, e per migliorare le condizioni di abitabilità aggiungendo comfort a 360°. Le lastre sono state usate per isolare termicamente gli ambienti, realizzare superfici complanari e integrare i corpi illuminanti. Costo: controsoffitto inclinato che segue le falde del tetto: 75-85 euro/mq; veletta orizzontale per nascondere la trave e integrare le luci 100-110 euro/metro lineare.

Il gioco di volumi in cartongesso a soffitto ha permesso di nascondere il sistema di illuminazione e di separare visivamentegli spazi nell'open space.

Il gioco di volumi in cartongesso a soffitto ha permesso di nascondere il sistema di illuminazione e di separare visivamentegli spazi nell’open space. Costo: ribassamento di controsoffitto con alloggiamento di faretti incassati: 75-85 euro/mq.

Tipi di pannelli in polistirene

Detto anche polistirolo, polimero termoplastico che contiene il monomero stirene, questo materiale si può trovare sotto forma di sfere di piccola dimensione che vengono utilizzate prevalentemente per gli imballaggi oppure, in pannelli, a scopo isolante. Per il mondo delle costruzioni, questi sono disponibili in due versioni, che si differenziano per il processo di lavorazione e, di conseguenza, per performance e impiego: EPS (polistirene  espanso sinterizzato) e XPS (polistirene estruso). Eccoli nello specifico:

  • Espanso sinterizzato (EPS) Ha la struttura a celle chiuse, dovuta al processo di sinterizzazione durante il quale le perle di polistirene espanso si legano fra di loro creando una struttura omogenea: sottoposte nuovamente all’azione del vapore acqueo, infatti, le perle si uniscono e compattano fino a formare un blocco omogeneo di materiale espanso, rigido, ad alta densità ma a basso peso. Proprio per la sua conformazione, che presenta quasi il 98% d’aria al suo interno, è utilizzato come isolante termico ad alte prestazioni. Inoltre, è riciclabile e resistente all’umidità.
  • Estruso (XPS) Presenta una solida struttura a celle chiuse che non permette di assorbire acqua piovana e umidità. Ha un’alta resistenza a compressione. Generalmente viene usato come isolante (anche esterno nei sistemi a cappotto), in ambienti umidi o nelle porzioni basse degli edifici, quelle cioè a contatto con il terreno. Può essere usato da solo o accoppiato a cartongesso, pannelli in fibra di legno o laminati plastici e/o metallici per isolare anche pavimenti e soffitti. Il polistirene estruso presenta delle proprietà termoisolanti molto buone e il livello di resistenzaalla diffusione  del vapore acqueo µ è tra 80 e 200 (valori più bassi indicano permeabilità al vapore). Per fare un esempio, la fibra di legno ha µ compreso tra 4 e 8. Grazie alla struttura espansa a cellula chiusa e alla pellicola di espansione sui due lati del pannello, l’assorbimento d’acqua è estremamente ridotto. 
Con il pannello di Wedi (www.wedi.it) - che presenta un nucleo azzurro di schiuma rigida di polistirene estruso senza HCFC - è possibile realizzare interamente un bagno con tutti gli elementi del caso: dalle pareti al mobile lavabo, dalla vasca alla doccia con sedute.

Con il pannello di Wedi (www.wedi.it) – che presenta un nucleo azzurro di schiuma rigida di polistirene estruso senza HCFC – è possibile realizzare interamente un bagno con tutti gli elementi del caso: dalle pareti al mobile lavabo, dalla vasca alla doccia con sedute.

Il  pannello Proheater di Progress Profiles (www.progressprofiles.com) con uno spessore di soli 42 mm somma due sistemi innovativi dell'azienda: pannello portante in polistirene estruso ad alta densità Profoil Panel + membrana Prodeso Heat Grip con rilievi per l'aggancio del cavo elettrico riscaldante). Nella foto è proposto con un rivestimento in lastra a basso spessore di ceramica che, grazie alla sua elevata conducibilità termica, si riscalda facilmente irraggiando subito calore in modo omogeneo.

Il  pannello Proheater di Progress Profiles (www.progressprofiles.com) con uno spessore di soli 42 mm somma due sistemi innovativi dell’azienda: pannello portante in polistirene estruso ad alta densità Profoil Panel + membrana Prodeso Heat Grip con rilievi per l’aggancio del cavo elettrico riscaldante). Nella foto è proposto con un rivestimento in lastra a basso spessore di ceramica che, grazie alla sua elevata conducibilità termica, si riscalda facilmente irraggiando subito calore in modo omogeneo.

Una soluzione già pronta per il montaggio - scarico incluso  - che risolve tutte le fasi di lavoro di una doccia filopavimento, rendendo semplice e veloce il compito degli installatori: è il sistema con scarico integrato Fundo Integro di Wedi (www.wedi.it), con pannelli dal nucleo azzurro di schiuma rigida di polistirene estruso senza HCFC.

Una soluzione già pronta per il montaggio – scarico incluso  – che risolve tutte le fasi di lavoro di una doccia filopavimento, rendendo semplice e veloce il compito degli installatori: è il sistema con scarico integrato Fundo Integro di Wedi (www.wedi.it), con pannelli dal nucleo azzurro di schiuma rigida di polistirene estruso senza HCFC.

 

Pannelli in OSB, quali tipi

È formato da strati di scaglie di legno di pioppo pressate e incollate con collante fenolico. A prima vista sembra un insieme casuale di scarti di legno, in realtà la disposizione è studiata: eliminate le scaglie sottili, quelle più grandi vengono orientate in modo da rendere il pannello resistente. Delle quattro classi in cui si distinguono le tipologie di materiale, la 3 è la più utilizzata, grazie all’ottima stabilità e resistenza all’umidità, con un buon rapporto qualità/prezzo. Da un uso prevalentemente di servizio, questi pannelli sono stati da qualche anno rivalutati anche per un impiego indoor. Secondo la norma UNI EN300:2006, esistono diverse tipologie di pannelli OSB, che si differenziano per caratteristiche e impieghi:

  • OSB1 A tale classe appartengono i più comuni e generici pannelli composti da questo materiale. Vengono utilizzati in ambienti asciutti, per realizzare prevalentemente complementi d’arredo.
  • OSB2 Sono più resistenti e hanno maggiori capacità portanti rispetto a quelli del primo tipo. Vengono utilizzati in ambienti secchi, generalmente per allestimenti fieristici.
  • SB3 Sono simili a quelli in  classe 2 per composizione, ma questi in classe 3 sono adatti anche ad un uso strutturale in ambienti umidi.
  • OSB4  Ancora più resistenti dei pannelli in classe 3, possono essere utilizzati in ambienti umidi e per funzioni strutturali.
Uno dei principali distributori di marchi austriaci e tedeschi che producono pannelli in OSB è Tonelli (www.tonellionline.it). Commercializza pannelli di OSB III di pioppo, disponibili in diversi spessori (da 9 a 30 millimetri) e differenti formati. I pannelli OSB hanno un costo che parte da 12,50 euro/mq. In base allo spessore e al formato del foglio, il prezzo può superare i 40 euro/mq per gli spessori da 30 mm.

Uno dei principali distributori di marchi austriaci e tedeschi che producono pannelli in OSB è Tonelli (www.tonellionline.it). Commercializza pannelli di OSB III di pioppo, disponibili in diversi spessori (da 9 a 30 millimetri) e differenti formati. I pannelli OSB hanno un costo che parte da 12,50 euro/mq. In base allo spessore e al formato del foglio, il prezzo può superare i 40 euro/mq per gli spessori da 30 mm.

Come utilizzare i pannelli in OSB

Intervista all’architetto Silvia Cirabolini – Studio Ghostarchitects, http://www.ghostarchitects.it

In quali contesti consiglia l’utilizzo dei pannelli OSB?

In Italia lo si vede spesso utilizzato per le cesate di cantiere, come materiale provvisorio. Noi siamo arrivati a utilizzarlo in contesti domestici, per la realizzazione di arredi su misura per un appartamento di cui abbiamo seguito la ristrutturazione (foto a destra). Dato il suo aspetto ruvido e particolare, in cui sono ben visibili le scaglie di legno che lo compongono, lo consigliamo quando si vuole dare un aspetto industrial alla propria casa. Esteticamente lo vediamo adatto in abbinamento a materiali come il cemento, oppure in contesti total white, per evidenziare il contrasto con il materiale.

Quali caratteristiche peculiari ha l’OSB?

Sicuramente l’estetica, ma soprattutto ha ottime caratteristiche tecniche: il prodotto finale ha proprietà simili al compensato, ma è più uniforme ed economico e resiste meglio ai carichi. Noi l’abbiamo utilizzato in sostituzione dell’Mdf. È più leggero, per esempio e questa è una caratteristica importante quando si opera in case i cui solai hanno dei limiti più stretti in termini di resistenza al carico concentrato. Inoltre, grazie alle prestazioni meccaniche, con questo materiale è possibile realizzare facilmente gli incastri necessari alla realizzazione dei mobili, utilizzandolo come materiale da costruzione primario e non solo come rivestimento finale.

L’osb costa più di altri materiali?

Dipende con quale materiale lo si paragona. Rispetto all’Mdf è sicuramente più economico, in quanto la produzione in sé costa meno ed inoltre il prodotto è già finito, non ha bisogno di ulteriori vernici.

 

Elementi d’arredo in OSB

Cristina Galliena Boham - courtesy of arch. Silvia Cirabolini

Base del letto, ante, contenitori e scrittoio: tutto in osb. Foto di Cristina Galliena Boham – courtesy of arch. Silvia Cirabolini

Foto di pannelli per ristrutturare casa

  • Per ambienti con umidità, come il bagno, Gypsotech® Aquasuper tipo Deh1di Fassa Bortolo (www.fassabortolo.it) ha ridotti assorbimento totale d’acqua (inferiore al 5%), e assorbimento superficiale (inferiore a 180 g/mq). È composta da uno strato di gesso (Solfato di Calcio biidrato CaSO4∙2H2O) trattato con additivi specifici e sostanze idrorepellenti.
  • La lastra GKB Advanced di Knauf (www.knauf.it) riduce il peso e aumenta le performance, grazie al cuore Li-Tek, una tecnologia che ha permesso di creare una nuova intelaiatura molecolare, più leggera per la riduzione di massa e più resistente allo stress meccanico e termo-igrometrico. Garantisce duttilità e diminuzione del carico sismico gravante sull’edificio.
  • Di Fassa Bortolo (www.fassabortolo.it), Gypsotech® focus tipo dfi (secondo la norma EN 520) è una lastra a coesione del nucleo di gesso migliorata nei confronti dell'incendio. È formata, infatti, da uno strato di gesso (Solfato di Calcio biidrato CaSO4∙2H2O) additivato con fibre di vetro, incorporato fra due fogli di cartone speciale ad alta resistenza.
  • Con il pannello di Wedi (www.wedi.it) - che presenta un nucleo azzurro di schiuma rigida di polistirene estruso senza HCFC - è possibile realizzare interamente un bagno con tutti gli elementi del caso: dalle pareti al mobile lavabo, dalla vasca alla doccia con sedute.
  • Il  pannello Proheater di Progress Profiles (www.progressprofiles.com) con uno spessore di soli 42 mm somma due sistemi innovativi dell'azienda: pannello portante in polistirene estruso ad alta densità Profoil Panel + membrana Prodeso Heat Grip con rilievi per l'aggancio del cavo elettrico riscaldante). Nella foto è proposto con un rivestimento in lastra a basso spessore di ceramica che, grazie alla sua elevata conducibilità termica, si riscalda facilmente irraggiando subito calore in modo omogeneo.
  • Una soluzione già pronta per il montaggio - scarico incluso  - che risolve tutte le fasi di lavoro di una doccia filopavimento, rendendo semplice e veloce il compito degli installatori: è il sistema con scarico integrato Fundo Integro di Wedi (www.wedi.it), con pannelli dal nucleo azzurro di schiuma rigida di polistirene estruso senza HCFC.
  • Uno dei principali distributori di marchi austriaci e tedeschi che producono pannelli in OSB è Tonelli (www.tonellionline.it). Commercializza pannelli di OSB III di pioppo, disponibili in diversi spessori (da 9 a 30 millimetri) e differenti formati. I pannelli OSB hanno un costo che parte da 12,50 euro/mq. In base allo spessore e al formato del foglio, il prezzo può superare i 40 euro/mq per gli spessori da 30 mm.

 

Tratto da Cose di Casa febbraio 2022

 

Case: alcune esempi di ristrutturazione con l’utilizzo di pannelli per l’edilizia

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