Scegliere la scala è sempre indubbiamente un passo da ponderare bene perché, oltre che comoda, questa deve essere sicura e bella da vedere, soprattutto se si tratta di una scala interna a un’abitazione. In particolare nel caso del recupero di un sottotetto da collegare al livello inferiore, situazione in cui è sempre da realizzare ex novo, valutandone la posizione più opportuna, la tipologia (in muratura, costruita in opera, o prefabbricata), la forma (rettilinea, a L, a U, a C, oppure a chiocciola) e i materiali (metallo, legno, vetro… ). Ecco 8 diverse soluzioni, adottate in alcune case pubblicate sul sito di Cose di Casa, diverse per caratteristiche ed effetto estetico.
Quando lo spazio scarseggia, la scala da preferire perché che occupa l’ingombro a terra inferiore è certamente quella a chiocciola, ma esistono soluzioni (vedi la gallery qui sotto) che consentono anche di risparmiare centimetri utili, sfruttando il vano sotto la scala progettando per esempio alcuni gradini-cassetti apribili.
Perfetta, in una casa piccola o poco luminosa, la scala a giorno, cioè con alzate aperte, si rivela ideale per creare un volume arioso, non visivamente “bloccato” dalla presenza di una struttura spesso importante nel mezzo della stanza. Qualora la scala fosse una presenza molto evidente nell’ambiente, per attenuarne l’impatto visivo è bene optare per parapetti vetrati o per sbarre metalliche sottili o realizzate in una tonalità che possa facilmente diventare un tutt’uno con le pareti che fanno da sfondo.
Al contrario, se si desidera valorizzare al massimo la scala e renderne molto evidente la presenza, come elemento architettonico ma soprattutto come d’arredo, essa dovrà avere finitura in contrasto con la parete cui poggia; se la scala, per esempio, è di colore chiaro, si staglierà alla perfezione su uno sfondo colorato.
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