Le scale interne si possono suddividere in due tipologie indipendentemente da forma, dimensioni e materiali con cui sono realizzate: quelle in muratura, costruite solitamente in opera, vengono eseguite su progetto e richiedono maggiore spazio; le prefabbricate sono invece modelli proposti dalle aziende specializzate. Versatili, leggere e talvolta molto compatte, sono componibili e riadattabili nel tempo. Oggi la gamma di realizzazioni è veramente vasta, con un’offerta di modelli che differiscono non solo per forma e materiale ma anche per stile. Prima della scelta definitiva occorre valutare bene alcuni fattori. Uno dei principali è il dislivello da colmare: se è basso si può optare per una rampa continua, altrimenti è più indicato un modello ad angolo o uno con pianerottolo intermedio. Altri elementi determinanti sono: la superficie che la struttura dovrà occupare a terra, il suo peso e quello che dovrà sostenere, nonché la sua posizione all’interno di un ambiente (al centro della stanza, nell’angolo, addossata alla parete).
Per realizzare una scala dove non ne esiste ancora una, va preventivamente chiesto il parere di un tecnico strutturista, in grado di valutare se la soletta è da rinforzare o meno, o se eventualmente è preferibile scegliere un modello con struttura più leggera. L’installazione avviene a opere murarie finite, dopo aver predisposto il foro del solaio e posato i pavimenti. Il progettista stabilisce la zona in cui è necessario demolire il solaio: per questo bisogna tenere conto della presenza di eventuali impianti ed elementi strutturali. Un limite può essere rappresentato dal riscaldamento a pavimento: in questo caso, in corrispondenza della scala, occorre infatti lasciare un’area priva di tubi.
Tra i modelli prefabbricati esistono molte soluzioni salvaspazio. Grazie agli attuali sistemi – alcuni particolarmente ergonomici – si possono avere scale a chiocciola anche di 115 cm di diametro senza rinunciare alla comodità. Misure e proporzioni sono stabilite dalle normative (Uni 10804 e Uni 10809). Nei modelli a chiocciola, per esempio, il passaggio utile minimo deve essere di 70 cm, l’apertura minima dei gradini 22°, l’alzata massima 24 cm. Perché una scala sia comoda, le dimensioni della pedata sommate a due volte quelle dell’alzata devono fornire un valore compreso tra 62 e 65. Per la sicurezza dei bambini, inoltre, in tutte le scale la distanza tra una colonnina e l’altra del parapetto deve essere uguale o inferiore a 10 cm.