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Entrare in una nuova abitazione o affrontare la ristrutturazione della propria casa comporta un importante investimento per il quale si richiede la massima professionalità di tutte le parti coinvolte, dall’architetto/progettista alle aziende fornitrici di materiali ed arredi, fino ai professionisti che si occupano dei lavori (posatori, elettricisti, idraulici, muratori… ).
In particolare, nel caso della posa di pavimenti o rivestimenti, il risultato finale troppo spesso non è come quello immaginato in quanto le piastrelle risultano, ad esempio, opache, presentano aloni e macchie, o appaiono semplicemente diverse da quelle acquistate. Inizia, dunque, uno spiacevole iter di contestazione, che nel 98% dei casi è rivolto alle aziende produttrici del materiale, in quanto si ritiene danneggiato o non conforme.
Il consumatore riceve, quindi, una seconda delusione. Dopo il sopralluogo dell’assistenza tecnica emerge spesso che la non conformità non è dovuta al materiale (alla piastrella) ma al lavoro di posa e di pulizia, non effettuato nel rispetto della normativa UNI 11493:2016.
Questa norma – a tutela del consumatore e del professionista qualificato – regolamenta la posa delle piastrelle ceramiche a pavimento e a parete, interne ed esterne, posate con stucco cementizio, epossidico o altri sistemi. La norma prevede l’obbligo della pulizia contestualmente alla posa, per eliminare completamente tutti i residui di materiale di posa dalla piastrella.
Valida a livello nazionale, regola la scelta dei materiali, la progettazione, l’installazione, l’impiego, la manutenzione, e specifica quali sono le soluzioni da adottarsi per assicurare il raggiungimento di un alto livello qualitativo e il suo mantenimento nel tempo.
La norma UNI 11493 si pone comunque come un testo di riferimento per il settore, in quanto viene sempre più spesso utilizzata nella stesura dei capitolati d’appalto, oltre a essere adottata come paradigma di un lavoro svolto o meno a regola d’arte, nel caso si rendano necessarie perizie tecniche nel corso di un contenzioso in sede di tribunale.
FILA, attraverso il costante investimento in ricerca e sviluppo, è riuscita nel tempo a consolidare partnership con oltre 200 produttori internazionali di materiali per pavimenti e rivestimenti, che affianca quotidianamente nella consulenza dei migliori sistemi per il trattamento, la protezione e manutenzione di tutte le superfici. Proprio per questo, è tra i soci fondatori di Assoposa, l’associazione dei posatori certificati e qualificati, che assicurano, attraverso un percorso certificato di formazione specializzata, un lavoro svolto secondo la norma UNI 11493.
Gallery: casa con superfici trattate con prodotti FILA
Dopo la posa a regola d’arte, conta anche la pulizia!
Ecco i prodotti FILA da scegliere
A COSA SERVE FILA DETERDEK
- Rimuove le incrostazioni del dopo posa e lo sporco da cantiere.
- Elimina le efflorescenze saline dal cotto.
- Elimina il calcare da pavimenti, rivestimenti (docce), sanitari.
- Pulisce a fondo i pavimenti esterni.
- Efficace contro le macchie di ruggine.
I VANTAGGI
- Acido tamponato, non sviluppa fumi nocivi per l’operatore e per l’ambiente: sostituisce l’acido muriatico.
- Non altera l’aspetto e la colorazione dei materiali.
- Pulisce ma non aggredisce.
- Rispetta le fughe.
- Non rovina profili ed elementi in alluminio e acciaio (cappe, condotti… ).
- È multiuso: cotto, gres porcellanato, ceramica, pietre resistenti agli acidi.
- È multifunzione: a seconda della diluizione pulisce e disincrosta.
- È efficace anche per la rimozione del residuo di fughe addittivate.
COME SI USA
Diluizione: da1:5 a 1:10 a seconda dello sporco da rimuovere. 1:3 per la rimozione di fughe addittivate.
Applicazione: Per il lavaggio dopo posa: bagnare preventivamente con acqua la superficie. Utilizzare quindi DETERDEK diluito in proporzione 1:5 o 1:10 (1 litro di prodotto in 5 o 10 litri d’acqua). Stendere la soluzione pochi metri quadrati per volta, attendere 2-3 minuti e quindi intervenire energicamente con lo spazzolone o monospazzola. Raccogliere il residuo con uno straccio o aspiraliquidi e risciacquare con abbondante acqua. Qualora rimanessero residui di sporco tenace, ripetere il lavaggio con soluzioni più concentrate. Per la manutenzione straordinaria di superfici esterne con segni evidenti di invecchiamento (smog, polveri… ): diluire 1 litro di prodotto in 10 litri di acqua. Seguire quindi le medesime modalità di applicazione sopra descritte.
A COSA SERVE FILACLEANER
- Pulisce delicatamente tutti i pavimenti e i rivestimenti.
- Rispetta le superfici trattate e delicate.
- È indispensabile per il lavaggio dopo posa dei pavimenti in pietra naturale con finitura lucida e sensibili ai detergenti forti.
I VANTAGGI
- Pulisce ma non aggredisce.
- A elevate diluizioni (1:200) non serve risciacquo perché non lascia residuo.
- Molto concentrato, può essere usato a varie diluizioni.
- Ideale per la manutenzione di tutte le superfici cerate.
- Si può utilizzare con macchina lavasciuga a diluizioni elevate (da 1:200).
- Ideale per laminati.
- Profumazione gradevole.
COME SI USA
Diluizione: da 1:30 a 1:200 a seconda delle necessità.
Applicazione: per la manutenzione ordinaria di tutti i tipi di superfici. Diluire FILACLEANER 1:200 (25 ml in 5 litri d’acqua). Non occorre risciacquo. Per gli sporchi più tenaci eseguire il lavaggio con soluzioni più concentrate. Per il lavaggio dopo posa di superfici delicate (marmo, travertino, granito, agglomerati lucidi…). Diluire FILACLEANER 1:30 e stenderlo sul pavimento con spazzolone o monospazzola con disco morbido. Raccogliere il residuo con stracci o aspiraliquidi. Risciacquare alla fine. Per macchine lavasciuga. Diluire FILACLEANER 1:200. Versare la soluzione nel serbatoio. Per la manutenzione straordinaria di superfici molto sporche. Diluire FILACLEANER da 1:30 a 1:50 secondo l’intensità dello sporco. Lavare con straccio e spazzolone. Raccogliere lo sporco e risciacquare.
FILA. Se dici superfici. – http://www.filasolutions.com
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