Prima di tutto, che cosa è un vespaio? In edilizia si tratta del sistema di isolamento dall’umidità del suolo del piano terreno (o dello scantinato) di un edificio. Il vespaio può essere costruito in vari modi, che hanno in comune il principio della circolazione dell’aria al disotto del pavimento
In alcuni casi, i tipi più semplici, si tratta di uno strato di pezzi di pietra, assestati in modo da lasciare dei vuoti tra uno e l’altro, e gettando sopra un massetto di cemento che costituisce il sottofondo del pavimento; in altri, per esempio in costruzioni con abitazioni, pertanto con ambienti che necessitano di un migliore isolamento, il vespaio è ottenuto mediante una serie di muretti poggiati su uno strato di calcestruzzo o isolati dal terreno con asfalto e sostenenti una copertura a voltine o più comunemente un tavellonato sul quale si costruisce il pavimento del locale sovrastante, in modo da creare dei piccoli vani in cui il passaggio dell’aria è assicurato da aperture lasciate nei muretti e da un canale di ventilazione che li collega all’esterno.
Se il vespaio serve a limitare l’umidità nella casa, va detto che le principali e più rilevanti cause dell’umidità sono la condensa e le infiltrazioni nei muri. In presenza di condensa, il vapore acqueo (dell’aria o prodotto negli ambienti) si accumula allo stato liquido sul muro freddo. Sulle pareti della stanza, a causa dei fenomeni di condensa, possono comparire delle macchie. In questi casi a volte è la corretta aerazione degli ambienti a scongiurare il formarsi di eccessiva umidità.
L’umidità in casa però può essere provocata anche e soprattutto da infiltrazione d’acqua dal terreno ed è in questi casi che si rivela necessaria la presenza del vespaio, obbligatorio in molte regioni, soprattutto al Nord, in relazione anche alla presenza del gas radon.
L’infiltrazione può provocare sollevamenti, ossidazioni e zone opache sui pavimenti dei piani terra. Ad eccezione delle situazioni in cui si tratti di umidità per risalita capillare (per le quali occorre a volte una specifica soluzione), contro le infiltrazioni di umidità dal terreno è fondamentale l’eliminazione del contatto tra la soletta della struttura e il terreno. Questa barriera è appunto il vespaio e si può ottenere in due modi: interponendo uno “strato” di aria (vespaio aerato) – di cui proponiamo qui un esempio – o prevedendo l’inserimento di un qualche materiale (vespaio isolato).
Un esempio di questo genere di barriera si ottiene con casseri a perdere Cupolex (Ponterolo Engineering), sistema brevettato per la creazione di vespai aerati che consente la realizzazione veloce ed economica di un cosiddetto vuoto sanitario per ottenere salubrità dei locali soprastanti contro gli effetti dell’umidità e del ristagno di gas nocivi alla salute come il pericoloso Gas Radon. I casseri per edilizia, che si collegano gli uni altri velocemente, compongono una struttura autoportante, adatta a supportare la soletta. Questa (getto in calcestruzzo o altro materiale), poggiante sui pilastrini e con un’intercapedine sottostante libera ventilata, può avere spessore variabile in funzione dei sovraccarichi. I casseri sono prodotti con plastica riciclata e sono al 100% riciclabili.
Con l’utilizzo di cassaforme, la barriera tra il terreno ed il fabbricato migliora le performance e la durata dell’edificio. La peculiare sagomatura, inoltre, permette di assorbire le vibrazioni provocate durante l’operazione di lisciatura meccanica del pavimento evitando il formarsi di microfessure.
Altri vantaggi del vespaio aerato realizzato con casseri sono la maggior economicità e rapidità rispetto ai sistemi tradizionali realizzati con ghiaia, la grande adattabilità a qualsiasi forma di pianta attraverso taglio veloce, la possibilità di trovare ideale utilizzo con riscaldamento o condizionamento a pavimento.