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Come combattere l’inquinamento indoor e vivere in una casa più salubre? Un aiuto può arrivare dalle finiture delle pareti e, più nello specifico, da quelle di ultima generazione. Si tratta per esempio di pitture lavabili, basate su formulazioni che sfruttando diverse tecnologie contrasterebbero anche formaldeide e VOC.
Le finiture attive
Fra le tecnologie utilizzate per le formulazioni attive, la più frequente e diffusa è quella che si concentra sull’effetto fotocatalitico, ottenuto attraverso l’ossido di titanio e che permette di ‘disgregare’ diversi inquinanti dell’aria grazie all’ossigeno atmosferico e all’attivazione provocata dalla luce. Ne definisce con chiarezza il funzionamento la Sezione Valutazione Ambiente Urbano di ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, secondo cui esistono diverse tipologie di pitture denominate ‘anti-inquinamento’, un esempio tra tutte è costituito dalle vernici fotocatalitiche che utilizzano catalizzatori a base di biossido di titanio; tali vernici, in presenza di aria e luce, attivano un processo ossidativo che porta alla trasformazione delle sostanze organiche ed inorganiche inquinanti con cui entrano in contatto in sostanze inerti (quali nitrati di sodio, carbonati di sodio e calcare). Tali reazioni chimiche sono responsabili delle proprietà di tali prodotti.
Stop alla formaldeide
Fra le caratteristiche delle pitture igienizzanti e virtuose, anche la capacità di contrastare la formaldeide, un gas incolore, di odore pungente, solubile in acqua. Questo elemento è presente anche in natura ma le principali fonti di esposizione sono legati ai processi di combustione: scarico dei veicoli, centrali elettriche, inceneritori, stufe, fumo di sigaretta, cibi affumicati o fritti, cosmetici, vernici o coloranti. Accusata di essere uno fra gli elementi colpevoli di generare la Sick Building Syndrome e di minare l’igiene in casa, la formaldeide può essere attivamente combattuta anche scegliendo specifiche pitture.
Basse emissioni di VOC
Un altro parametro per valutare se una pittura partecipa attivamente alla definizione di ambienti salubri riguarda la sua bassa emissione di VOC (composti volatili organici), composti chimici di vario genere caratterizzati dalla ‘volatilità’, dal fatto cioè che si disperdono facilmente nell’ambiente causando in individui più fragili l’insorgenza di varie patologie, soprattutto a livello respiratorio. Hanno alti valori di VOC diversi prodotti delle industrie chimiche, i solventi e gli alcol, fra gli altri. Una specifica certificazione, nata in Francia, indica nella classe A+ i prodotti con le più basse emissioni.
Anche facilità nella pulizia e nella detersione
Un altro modo in cui le pitture possono collaborare alla creazione di microclimi salubri riguarda la loro capacità di essere deterse facilmente. Questo accade per esempio quando la formulazione è realizzata con specifici polimeri che rendono le superfici super-lavabili e resistenti, igienizzabili in pochi tocchi, senza che si rovinino anche ripetendo le operazioni.
Biutacolor di Baldini Vernici è un’idropittura traspirante con formula certificata A+ per le basse emissioni di composti organici volatili. Grazie alla composizione con speciali copolimeri, garantisce forti caratteristiche di adesione, copertura e pennellabilità. http://www.baldinivernici.it