Sostituire le finestre: un esempio pratico con 14 fasi di lavoro

Ecco gli step dettagliati di un intervento eseguito a regola d’arte. Con una squadra di tre installatori, in una giornata di lavoro sono stati cambiati quattro infissi.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 12/07/2023Aggiornato il 12/07/2023
finestre pvc Oknoplast_Squareline

La finestra Squareline in PVC di Oknoplast ha il profilo snello e una maggiore superficie vetrata. Con ottimi i parametri d’isolamento acustico (43db) e termico (fino a Uw: 0.8W/m2K), è classificata in classe A. Prezzo su richiesta.

Cambiare i serramenti è un’esigenza che può sorgere per diversi motivi: a causa del deterioramento di quelli esistenti o della necessità di migliorare la tenuta termica della casa, incentivata quest’ultima da rilevanti sconti fiscali, anche per il 2023. Il primo passo è quello di recarsi presso un rivenditore/installatore di fiducia oppure presso un punto vendita di aziende produttrici di qualità. Al rivenditore occorre fornire una serie di indicazioni che saranno utili per orientarsi nella scelta:

  • tipologia del serramento esistente (stile, tipo di materiale, presenza di scuri, e se si tratta di finestra o portafinestra);
  • misure (a un rilievo particolareggiato ci penserà poi il rivenditore);
  • colore (ricordando che in condominio si è vincolati all’uniformità estetica);
  • eventuale necessità di differenziare la tinta tra interno ed esterno. A questo proposito si può considerare che in una finestra in pvc la combinazione standard (bianco fuori, tinta legno dentro) comporta una maggiorazione di costo di circa 10-12%; eventuale esigenza di serrature, dispositivi antieffrazione, maniglie.

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L’acquisto della finestra

Per concludere l’acquisto e formalizzare l’ordine è necessario conoscere il costo esatto: serve quindi il preventivo dettagliato (attenzione: non una stima approssimativa). Il rivenditore stila l’elenco dei servizi che fornirà e dei relativi prezzi sulla base del tipo di serramento scelto, considerando anche eventuali modifiche al prodotto in versione standard, e delle misure fornite.

Una firma per confermare

Perché il preventivo possa considerarsi approvato dall’acquirente – e si possa procedere con l’ordine – deve essere firmato dall’acquirente. Per tutela di entrambe le parti, il rivenditore fornisce anche un contratto contenente le “condizioni generali di vendita” che l’acquirente sottoscrive per accettazione.

Pagamenti in tre rate

Con la stipula del contratto si stabiliscono non solo le responsabilità e le condizioni che vigeranno fino alla consegna del lavoro finito, ma anche la predisposizione di eventuali dispositivi per svolgere l’intervento in sicurezza e soprattutto le modalità e i tempi di pagamento. Convenzionalmente si provvede a un acconto pari al 30% dell’importo totale al momento dell’ordine, a una seconda rata del 50% del totale in fase di installazione e al saldo dopo 30/60 giorni dalla fine dei lavori. Molti rivenditori offrono la possibilità di usufruire di un finanziamento per poter dilazionare il pagamento in tempi più lunghi e con quote inferiori.

Tempi di consegna

Dal momento dell’ordine a quello della posa in opera in genere fino a qualche anno fa trascevano circa 40 giorni. Questo perché ogni finestra viene realizzata su richiesta, quindi sono necessari i tempi dovuti per la produzione del serramento finito con le caratteristiche richieste. Nell’ultimo anno però l’aumento del costo delle materie prime e dell’energia ha portato anche ad attese di qualche mese in alcuni casi. Quindi è utile chiedere di sapere subito le tempistiche.

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1. Rilievo delle misure. Sottoscritto il contratto, il rivenditore/installatore esegue un sopralluogo per prendere visione della situazione reale. È il momento di rilevare le dimensioni delle finestre da fare produrre. E anche di verificare se sono necessarie realizzazioni fuori misura. Tra questa fase e la successiva trascorrono circa 40 giorni.

2. Fornitura del materiale. Durante il sopralluogo si individua anche come trasportare il materiale al piano di carico (se servono strutture ausiliarie che hanno un costo) e dove riporlo all’interno dell’abitazione. Viene allestito un mini cantiere per poter lavorare in sicurezza, comodamente e senza arrecare danni agli ambienti e all’arredamento.

3. Rimozione delle vecchie ante: inizia il lavoro vero e proprio. Si comincia da un’apertura e si completa tutto l’intervento. Le ante del serramento esistente vengono sollevate per essere sganciate dalle cerniere e separate dal telaio. Poiché devono essere smaltite, si accatastano momentaneamente, per poi essere trasportate fuori dall’abitazione.

Vecchio e nuovo: conta il materiale

È importante specificare al rivenditore il tipo di materiale del serramento da sostituire: non tanto perché ci siano problemi di compatibilità con quello nuovo, ma perché il materiale su cui lavorare incide sia sulla procedura di installazione della finestra, sia sui relativi costi, e anche sullo smaltimento di quella vecchia. Per esempio un infisso in legno è più facile da rimuovere o da sezionare: le viti di fissaggio si allentano in modo semplice e in poco tempo; i profili si tagliano velocemente con una lama dentata di piccole dimensioni. Invece è più lungo e complesso il lavoro su un serramento esistente in metallo, che ovviamente va tranciato con un disco da taglio elettrico. Anche l’eventuale distacco dalla muratura è un po’ più difficoltoso. 

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4. Distacco del vecchio telaio: In questo caso il vecchio telaio in legno è stato mantenuto. Nelle finestre (foto in alto) si è però provveduto a tagliare e rimuovere il traverso inferiore, per una migliore estetica (il bordo sarebbe risultato troppo largo) e una maggiore praticità d’uso. È rimasto intatto, invece, nella portafinestra (foto in basso), ottenendo un rialzo comunque accettabile.

5. Taglio delle cerniere: Con l’ausilio di un troncatore a disco, si tagliano dal telaio mantenuto tutti i corpi delle cerniere. Il lavoro deve essere eseguito alla perfezione, per non compromettere l’applicazione della nuova finestra. Si prepara la superficie dei montanti e si eliminano polvere e detriti di lavorazione.

6. Prova del nuovo telaio: Prima di installare la nuova finestra, si esegue una prova a secco (senza collante) di posizionamento. Il nuovo telaio viene inserito all’interno del vano apertura e sovrapposto a quello vecchio: in questo modo si individuano con precisione i punti di fissaggio e si valutano eventuali “aggiustamenti”.

La posa in sovrapposizione

Rispetto all’installazione di una finestra in un edificio di nuova costruzione, quando si tratta di una sostituzione si pone il problema del serramento esistente. Se infatti le ante vengono rimosse ed eliminate senza problemi, il telaio non sempre può essere tolto. È una prassi, come detto, e non un’eccezione, che il nuovo telaio venga sovrapposto al vecchio. Questo comporta una riduzione dell’apertura (il termine tecnico è “luce”) con conseguenze sulla luminosità interna della stanza e sulla quantità dell’aria in entrata/uscita rispetto all’ambiente stesso. Per limitare questo inconveniente, nelle sostituzioni si prediligono quei serramenti che hanno i profili ridotti, specifici per ristrutturazione. Per esempio, nell’intervento illustrato sono stati utilizzati profili che hanno occupato circa 4,5 cm per ogni lato, a fronte dei 6/7 cm di un profilo standard. Si riesce a togliere interamente il vecchio telaio – indipendentemente dal materiale con cui è realizzato – solo nel caso in cui è agganciato a un falso telaio (composto da tavole di legno che foderano lo spessore in muratura del vano dell’apertura) e non direttamente alla parete.

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 7. Predisposizione dei fori: Utilizzando un trapano dotato di punta idonea al materiale – in questo caso pvc – e con diametro adatto alle viti previste da aggiungere, i profili del nuovo telaio vengono forati in più punti (secondo le posizioni stabilite con la prova a secco di posizionamento). Si opera dal lato interno di ciascun bordo.

8. Applicazione del collante: Pulito e liberato il vano dell’apertura, si procede con l’applicazione del nuovo telaio. Sul davanzale si stende il sigillante, che nel caso dell’infisso in pvc deve essere un silicone neutro. È importante che il prodotto abbia anche caratteristiche di elasticità, adesione e resistenza ad alte e basse temperature.

9. Fissaggio del serramento: Sovrapposto il nuovo telaio a quello vecchio, si prosegue con il fissaggio definitivo della finestra. Prima di assicurare bene le viti autofilettanti in modo che i profili siano solidali, con l’ausilio di una livella si verifica che l’infisso sia in bolla nel vano, cioè perfettamente ortogonale.

La tenuta dipende da tre fattori

All’efficacia di una finestra concorrono il tipo di serramento (la cui qualità è data dal telaio e dalla vetrazione) e la posa in opera. In totale si tratta di tre fattori che sono imprescindibili e dai quali dipende la riuscita dell’intervento di sostituzione. Un serramento con requisiti di isolamento termico ha specifiche caratteristiche che ne determinano le prestazioni: la sua capacità di contrastare la dispersione di energia è la “trasmittanza termica”, misurata in watt su mq per grado Kelvin (W/m2K). Si esprime con il simbolo U (Ug per il vetro, Uf per i profili e Uw per l’intero serramento cioè telaio + vetrazioni). Quanto più basso è il valore, tanto più la finestra ha potere isolante. Quindi, per verificare la sua tenuta, il dato da controllare sulla scheda-prodotto dell’infisso è Uw. Per quanto riguarda la vetrazione, la vetrocamera è il tradizionale tipo di vetro isolante, costituita da due o più lastre, separate da una o più intercapedini riempite di aria o, più spesso, di gas Argon. Se realizzati in pvc, come in questo caso, i profili pluricamera offrono le migliori prestazioni. Infine l’installazione deve essere accurata e prevedere tutti quegli accorgimenti (sigillante e isolante) che eliminano i punti di discontinuità tra il serramento e la muratura alla quale viene fissato.

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10. Posa delle nuove ante: Il nuovo telaio è stato fissato, per cui la “base” della finestra è pronta per sostenere le ante. La loro posa è una fase semplice e veloce, perché si tratta semplicemente di agganciarle alle cerniere poste ai lati. Tutto combacia, se negli step precedenti ogni azione è stata compiuta a dovere.

11. Regolazione ferramenta: Una serie di “prove di chiusura” servono per testare il meccanismo e per calibrare la ferramenta. In particolare si devono regolare le cerniere (benché già pronte, vanno adattate) e si devono mettere a punto i nottolini di chiusura: quegli elementi metallici tondi posti lungo i lati di ante e telaio che si innestano uno nell’altro.

12. Sigillare il perimetro: Si passa al completamento: tutti i vuoti intorno al serramento devono essere colmati e coibentati con schiuma poliuretanica sigillante espandente, per evitare le fessure attraverso le quali si disperde calore ed entra freddo. Prima però si posano eventuali dispositivi o cavi dei sistemi antintrusione.13-14-sostituire-finestra

13. Messa in opera dei profili: Ed ecco la fase di finitura. Si provano e si tagliano a misura i coprifilo: i listelli di completamento, coordinati per colore e materiale al telaio della finestra, che coprono i vecchi bordi e incorniciano il vano. All’interno e all’esterno, si applicano con silicone neutro, prima quelli verticali e poi quelli orizzontali.

14: Termine dei lavori: Concluso il lavoro, si chiude il cantiere. Delle vecchie finestre tutto quanto viene rimosso va portato in discarica. In questo caso al servizio ha provveduto l’installatore. Altrimenti ci si adopera per farlo da sé, ma secondo le disposizioni comunali, in genere contattando l’azienda comunale dei servizi ambientali.

Leggere il preventivo

L’elenco dei costi che viene presentato all’acquirente deve essere dettagliato e deve specificare tutti i prodotti e i servizi forniti e quelli che invece sono esclusi; come viene eseguito il lavoro; tempi e modalità di pagamento e data di consegna.
• I prezzi indicati sono privi di aliquota Iva, che viene conteggiata a parte e che varia secondo la “voce di capitolato” e del tipo di intervento.
• Secondo la normativa vigente, infatti, quando si tratta di manutenzione ordinaria o straordinaria (come nel caso della sostituzione) l’Iva agevolata (10%) non può essere applicata all’intero costo del serramento ma solo a una parte, perché tale prodotto è classificato come “bene significativo”. L’Iva ridotta al 10% vale invece per il costo della prestazione lavorativa (mano d’opera, accessori, ecc).
• Eventuali servizi supplementari offerti gratuitamente dal rivenditore (smaltimento materiale, oneri di cui si fa carico, pratica detrazioni fiscali, omaggi) devono essere esplicitati. Infine, si tenga conto che sul preventivo incidono gli eventuali costi per il carico del materiale al piano di cantiere.

Cambiare le finestre con gli sconti fiscali

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