Il vetro delle finestre deve essere a prova di urto e rottura se per esempio si tratta di porte-finestre che affacciano sul giardino. Le lastre della vetrocamera, basso-emissive o selettive che siano, possono avere al contempo altre caratteristiche.
- Quelle stratificate sono costituite da due o più elementi, uniti da materiale plastico, sono considerate di sicurezza a seconda della classe di resistenza all’urto certificata secondola norma UNI EN 12600.
- Il tipo temprato, sottoposto cioè a trattamento termico, in caso di urto si rompe in frammenti piccoli e non taglienti (“sicurezza di protezione contro le ferite” secondo la UNI EN 12600). Anche la resistenza all’urto può essere certificata dai costruttori (norma UNI 7697).
- D’altro genere è invece la sicurezza “a prova di furto”, sempre certificata dal produttore sulla base di norme tecniche europee di riferimento. Si basa sulla resistenza all’effrazione (norma di riferimento UNI ENV 1627, che definisce 6 classi, di cui la 4 è la massima prevista per le abitazioni) e/o ai proiettili, considerata requisito speciale che compete ai modelli in gergo definiti “blindati”. In questo tipo di infisso anche i vetri devono essere certificati (UNI EN 356).
- Commisurato a dimensioni e peso delle ante è invece il numero delle cerniere: una singola può sostenere una finestra senza problemi di sicurezza, anche con vetro stratificato. Solitamente per anta se ne prevedono due; tre nelle portefinestre. Cerniere supplementari o di portata maggiorata si montano su ante di dimensioni e peso maxi.