Hit ArcHITects, camminando nella casa che verrà grazie alla realtà virtuale

Immaginare come verrà una stanza (o una casa) intera dopo la ristrutturazione diventa facile con la tecnologia messa a punto dallo studio HIT ArchHITtects. Un casco, uno spazio in cui muoversi e un programma evoluto di realtà virtuale: così il progetto è subito reale.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio
Pubblicato il 27/05/2017Aggiornato il 27/05/2017
Hit ArcHITects, camminando nella casa che verrà grazie alla realtà virtuale

Quando si pensa di ristrutturare casa o anche soltanto di rinnovare gli arredi di una stanza, molte volte il progetto dell’architetto sulla carta non basta per farsi un’idea concreta di quale potrà essere il risultato finale: l’ideale sarebbe poterlo invece vedere in anteprima. È questa l’opportunità offerta dalla nuova tecnologia HTC Vive dello studio di architettura milanese HIT arcHITects (http://www.hit-architects.com) che propone ai suoi clienti una nuova dimensione dell’architettura, da vivere appunto in diretta grazie alle potenzialità, in continua evoluzione, della realtà virtuale.
Grazie a HIT arcHITects è quindi possibile “entrare” nel progetto e vedere l’effetto finale prima della sua realizzazione: con il privilegio quindi di poter suggerire all’architetto o all’interior design tutte le modifiche che si ritengono opportune. Ma come funziona nella realtà il sistema? A Milano, presso lo studio di HIT arcHITects (in viale Bligny 41) è stato allestito uno spazio di 25 mq all’interno del quale i clienti possono sperimentare in 3D il progetto elaborato dagli architetti: molto più di una sala di posa, quindi. Il funzionamento è semplice. Si indossa un casco completamente oscurante, all’interno del quale viene proiettato, a dimensione reale, l’ambiente che si intende ristrutturare completo di tutti gli arredi e gli eventuali accessori che si è preventivato di inserirvi.

La particolarità della tecnologia di HIT arcHITects è che anche le distanze sono reali e il cliente che indossa il casco può camminare nei 5×5 mq dello studio, spostandosi avanti e indietro o lateralmente e osservando da vicino ogni singolo elemento: un tavolo, una libreria o una struttura architettonica; può guardare tutto in ogni direzione, da sopra o da sotto. Anche i colori e le finiture offrono effetti realistici. Diventa in questo modo facile rendersi conto in anticipo, per esempio se una cabina armadio è attrezzata in modo pratico e funzionale, se i ripiani di un mobile sono troppo alti o troppo bassi, se bisogna aggiungere o togliere qualcosa. “Lo spazio si percepisce in toto”, spiega l’architetto Tomaso Piantini di HIT arcHITects. E se il progetto si articola in più ambienti, con un telecomando ci si sposta da una stanza all’altra e si continua la visita virtuale in un’esperienza molto coinvolgente. Al termine, l’utente può segnalare al professionista tutto ciò che non lo convince e il progetto potrà essere in un secondo momento modificato in base alle esigenze emerse, evitando così le correzioni a opera ultimata.
Questa tecnologia messa a punto da HIT arcHITects può essere applicata a qualsiasi tipo di progetto, dall’appartamento al negozio, fino a un intero palazzo. Per il momento, oltre a essere a disposizione dei clienti di HIT arcHITects, è stata adottata dall’azienda di arredamento Extendo (www.extendoweb.com) per i propri utenti. 

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