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Le idropulitrici ad alta pressione sono strumenti di pulizia rivoluzionari che sfruttano la potenza dell’acqua sotto pressione per rimuovere lo sporco più ostinato. Nel mondo delle idropulitrici, ci sono tre categorie principali in base all’alimentazione e alla tipologia:
- Idropulitrici ad acqua fredda: sfruttano la pressione dell’acqua domestica per una pulizia efficace. Per questo sono le più versatili e di più ampia diffusione, grazie anche alla loro facoltà di trovare un utilizzo nelle più svariate applicazioni. Possono infatti disporre di una miriade di accessori che consentono la semplice pulizia di muri e vialetti o il lavaggio di auto, moto, biciclette e attrezzatura agricola. Le opzioni economiche sono ideali per utilizzi domestici, ma ci sono anche modelli altamente professionali adatti ai più disparati settori lavorativi come l’edilizia e l’industria.
- Idropulitrici ad acqua calda: rispetto ai modelli ad acqua fredda, queste idropulitrici hanno in più una caldaia a gasolio che porta ad alte temperature l’acqua in uscita, aumentando l’efficacia e la forza pulente. Questo grazie alla forza sgrassante del calore, che evita di dover ricorrere ad una più alta pressione o all’utilizzo di detergenti aggressivi. La presenza della caldaia ne aumenta però peso e ingombro, riducendone la maneggevolezza. Si tratta di macchine molto ricercate dai professionisti che si trovano a dover pulire zone o macchinari particolarmente sporchi o grassi, come accade nelle officine o nell’industria alimentare. In questa categoria di idropulitrici esistono comunque anche modelli di fascia inferiore adatti per un utilizzo a livello hobbistico o semiprofessionale.
- Idropulitrici a scoppio: questi strumenti sono progettate per situazioni in cui non è disponibile una fonte di alimentazione elettrica; possono considerarsi macchine autonome o indipendenti. Sono apprezzate per la grande potenza erogata dai motori che, nei modelli di fascia alta superano anche i 10 HP, permettendo di raggiungere pressioni e portate difficilmente paragonabili alle macchine elettriche monofase. Se però da un lato il motore a scoppio offre un’elevata affidabilità, dall’altro comporta costi di acquisto e di esercizio superiori rispetto ai motori elettrici, nonché una più elevata rumorosità e una minore maneggevolezza dovuta al peso; per questi motivi sono macchine apprezzate specialmente da professionisti e aziende per la grande potenza erogata dai motori, che permettono all’acqua di raggiungere pressioni e portata difficilmente eguagliabili da un motore elettrico. Inoltre – e forse costituisce anche l’aspetto più importante – tale possibilità di utilizzo in qualsiasi condizione ne fanno una formidabile macchina anche sotto l’aspetto della versatilità.
Come vengono classificate le idropulitrici
Per compiere la scelta più corretta tra tutti i modelli offerti dai principali marchi di idropulitrici ad alta pressione presenti sul sito di Agrieuro.com (Karcher, Comet, Lavor, Annovi&Reverberi, Stanley, Black&Decker, Michelin, etc.), tutti di buon livello qualitativo, è opportuno comprendere la classificazione di queste idropulitrici e individuare il giusto livello della macchina da acquistare.
Il primo aspetto da considerare è la pressione erogata, che è direttamente correlata alla potenza della macchina. Tuttavia, è importante sottolineare che una pressione elevata non è sempre sinonimo di qualità e durabilità in una idropulitrice elettrica. Pertanto, è fondamentale valutare non solo il livello di pressione adeguato, ma anche la frequenza e l’intensità d’uso (A), oltre agli elementi o superfici (B) che si intendono pulire. A questo proposito, offriamo una breve guida basata sulla nostra classificazione personale, visibile qui sopra, per aiutarti nella tua scelta:
- Idropulitrici PICCOLE: adatte per un uso molto saltuario (A) e per pulire per esempio una piccola auto o una bicicletta (B);
- Idropulitrici HOBBISTICHE: si collocano a un livello leggermente superiore e sono indicate per uso saltuario (A), che comprende la pulizia di auto, motorino e tagliaerba (B);
- Idropulitrici SEMI-PROFESSIONALI: possono essere impiegate per un uso medio (A) e utilizzate per pulire un’auto grande, una moto e le superfici esterne (B);
- Idropulitrici PROFESSIONALI: indicate per essere usate in modo intenso e frequentemente (A) si prestano a pulire efficacemente camion, attrezzature varie e grandi superfici esterne (B);
- Idropulitrici Professionali TRIFASE: si tratta di macchoine professianali avanzate per uso industriale frequente (A) che risolvono la pulizia dell’intero parco automezzi, attrezzature industriali e grandi superfici (B);
Nel nocero delle pulitrici che finzionano ad acqua calda e a scoppio, si possono inoltre individuare:
- idropulitrice ad acqua calda hobbistica: con una potenza inferiore rispetto ad altre varianti, è perfetta per chi desidera comunque godere dei vantaggi di un’idropulitrice ad acqua calda senza la necessità di svolgere lavori intensi;
- idropulitrici ad acqua calda semi-professionale: questa categoria offre macchine potenti e di alta qualità, adatte a chi cerca prestazioni superiori senza necessariamente essere un professionista. Sono versatili e in grado di affrontare compiti impegnativi;
- idropulitrici ad acqua calda professionale monofase: queste macchine sono progettate per un utilizzo intensivo e continuo. Con motori monofase, sono ideali per lavori gravosi e continuativi;
- idropulitrici ad acqua calda professionale trifase: questa categoria rappresenta la massima potenza e professionalità nel campo dell’idropulizia. Sono adatte ad autolavaggi, operatori industriali e altri contesti dove la potenza e l’affidabilità sono essenziali.
- idropulitrici a scoppio: queste macchine non richiedono una fonte di alimentazione esterna, rendendole ideali per situazioni in cui l’accesso alla corrente elettrica è limitato o impossibile. Sono perfette per utilizzi in ambienti remoti o in movimento.
Elementi da valutare per la scelta dell’idropulitrice
- LIVELLO PRODOTTO: è il primo elemento da valutare; riguarda l’intensità e la frequenza con le quali utilizzerai l’idropulitrice;
- PORTATA: si tratta di un dato che viene spesso trascurato, ma che, al contrario, andrebbe tenuto in considerazione più della stessa pressione, in quanto esprime la reale capacità di lavaggio dell’idropulitrice; le macchine con una portata elevata sviluppano infatti un getto molto più corposo e si dimostrano di conseguenza molto più efficienti di quelle con portata limitata; questo valore può essere misurato in litri di acqua al minuto, secondo la seguente classificazione:
- fino a 6.9 lt/min
- da 7 a 7.9 lt/min
- da 8 a 7.9 lt/min
- da 9 a 9.9 lt/min
- da 10 a 10.9 lt/min
- da 11 a 11.9 lt/min
- da 12 a 12.9 lt/min
- oltre 13 lt/min
- PRESSIONE: è il dato che esprime con maggiore immediatezza la potenza e la capacità lavante delle idropulitrici. Queste ultime variano dalle più basse sotto ai 119 bar fino alle più potenti, che spesso sono a scoppio e superano i 200 bar.
- MARCA MOTORE: un dato che permette di dividere le macchine tra un motore di marca ed uno cosiddetto proprietario, ovvero privo di brand;
- POTENZA MOTORE: la potenza è in genere direttamente proporzionale a PRESSIONE e PORTATA (maggiori sono questi dati e maggiore sarà la potenza del motore elettrico). Si suggerisce soltanto di verificare attentamente questo dato per evitare di acquistare idropulitrici con potenze e assorbimenti che eccedano la potenza di corrente disponibile nel contratto di fornitura domestico (il più delle volte pari a 3 KW).
- REGIME DI ROTAZIONE: più è basso e maggiore sarà la qualità e la durevolezza della pompa; tuttavia, le pompe da 1450 giri/min. si trovano solamente sulle versioni più equipaggiate di idropulitrici, che sono anche quelle di rango professionale. La maggioranza degli utenti che ricercano un’idropulitrice al di sotto del rango di professionale troveranno pertanto questo filtro ben poco utile.
- REGOLATORE PRESSIONE: analogamente al punto precedente, il regolatore si trova in genere soltanto su idropulitrici di rango professionale. L’utilità è comunque abbastanza superflua su macchine con motore monofase, in quanto i modelli più grandi tra queste ultime arrivano ad un massimo di 160 bar di pressione. Non avrebbe perciò molto senso ridurre quest’ultima limitando ulteriormente le prestazioni dell’idropulitrice, con l’inutile effetto di allungare i tempi di esecuzione di un lavaggio. Stiamo infatti parlando di livelli di pressione con i quali non si rischia di danneggiare neanche le superfici più delicate;
- MATERIALE TESTATA: questo filtro è di fondamentale utilizzo per individuare uno dei caratteri qualitativi e di durata più importanti della pompa; la testata in plastica è economica, la testata in alluminio è di livello medio, la testata in ottone è la più durevole e resistente all’alta pressione (l’ottone è uno dei metalli più duri e resistenti in natura);
- AVVOLGITUBO, SERBATOIO DETERGENTE e LANCIA UGELLO ROTANTE, sono equipaggiamenti aggiuntivi, dei quali alcuni modelli di idropulitrici sono dotati di serie ed altri no. Tuttavia, essi rimangono tutti e tre consigliati: l’avvolgitubo facilita la raccolta del tubo ed un semplice rimessaggio; il serbatoio detergente può ampliare anche di molto il potere lavante dell’idropulitrice, così come la lancia con ugello rotante, la quale concentra tutta la portata dell’acqua su un unico punto concentrato, che la rotazione dell’ugello fa spostare velocemente.
Quali marchi considerare nel campo delle idropulitrici?
Il catalogo di AgriEuro (http://www.agrieuro.com) può contare sulla presenza di nomi leader nella fabbricazione delle idropulitrici. Proprio come per altre tipologie di prodotto, scegliere un marchio serio, conosciuto e fidato vuol dire optare per qualità e sicurezza.
I brand che si consiglia di valutare qualora si decida di acquistare un’idropulitrice – sia essa domestica o professionale – sono:
- Comet
- Lavor
- Annovi Reverberi
- Karcher
- DeWalt
- Michelin
- Black & Decker
- Stanley
- Bosch
- Ryobi
- Stiga
- Greenworks
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