MCZ reinterpreta il tema “fuoco” con tre grandi designer

Presentati al The Mall di Milano i nuovi prodotti MCZ realizzati con la collaborazione di Patricia Urquiola, Paola Navone e Michael Geldmacher.

Alma Dainesi
A cura di Alma Dainesi
Pubblicato il 01/04/2019Aggiornato il 01/04/2019
camino MCZ PAOLA NAVONE

MCZ, leader nella produzione di stufe e caminetti, ha scelto di coinvolgere grandi nomi del design internazionale nella progettazione di tre dei suoi prodotti novità per il 2019: le stufe firmate da Patricia Urquiola e da Michael Geldmacher, e il rivestimento per camino disegnato da Paola Navone sono stati presentati a Milano in esclusiva alla stampa e ai distributori europei.

“Collaborare con designer di grande esperienza nel mondo arredo ci ha permesso di ricollocare il fuoco al centro delle ultime tendenze dell’abitare”, spiega Andrea Brosolo, direttore marketing di MCZ Group. “Sempre più i consumatori desiderano abitazioni belle da vivere in senso lato, quindi comode, attente ai consumi, sane e sostenibili. La riscoperta del fuoco domestico si colloca perfettamente in questa linea di tendenza.”

Nel settore del riscaldamento, il marchio MCZ (www.mczgroup.it) si distingue tra quelli che più hanno
lavorato per far dialogare un oggetto tecnico e funzionale come la stufa o il camino con
il contesto della casa e dell’arredo. Il 2010 ha segnato l’inizio di questo percorso: con il premio IF Design Award assegnato al modello Toba, MCZ vince il primo importante premio internazionale assegnato ad una stufa a pellet e cambia completamente la prospettiva con cui guardare all’oggetto.

“Quest’anno abbiamo sviluppato contemporaneamente tre progetti innovativi”, continua Brosolo, “collaborando con tre firme del design internazionale che ci hanno saputo offrire un punto di vista alternativo e originale.”

I designer coinvolti si sono avvicinati con curiosità ad un settore, quello del fuoco, che per tutti e tre rappresenta una novità, ma è interessante per i suoi contenuti emozionali e per i temi legati alla sostenibilità ambientale. Il risultato finale è una rilettura raffinata ed evoluta di un oggetto in cui l’estetica deve convivere con la componente tecnologica.

Architettonica la prospettiva di Patricia Urquiola, che ha realizzato per MCZ la stufa Wall. Poetica ed essenziale l’interpretazione di Michael Geldmacher, che ha disegnato la stufa Reflex. Materica e anticonvenzionale la visione di Paola Navone, a cui è stato affidato il rivestimento per il camino Sahara.

Gallery 

  • MCZ stufa Reflex
  • MCZ Stufa Wall
  • camino MCZ PAOLA NAVONE

 

MCZ Stufa Wall

La stufa a pellet Wall di MCZ è stata disegnata da Patricia Urquiola – molto coinvolta dal progetto anche perché il pellet è un combustibile green – per poter dialogare perfettamente con l’ambiente in cui si colloca. A una forma cilindrica molto sobria, priva di griglie di aerazione frontali si accosta una struttura lineare che si appoggia al muro. In questo modo la struttura, interamente realizzata in acciaio verniciato black , nasconde le tubature e gli elementi tecnici di collegamento della stufa. Un dettaglio poi la rende unica: il basamento, disponibile in acciaio uguale alla struttura oppure in legno, cemento o terrazzo di marmo.

MCZ stufa Reflex

Michael Geldmacher ricorre al Piccolo Principe per spiegare il concept alla base di Reflex di MCZ, la stufa a pellet da lui disegnata. L’essenziale è invisibile agli occhi, proprio come la fiamma in questa stufa che non si vede direttamente, ma se ne colgono il bagliore e il calore. Realizzata interamente in acciaio, è caratterizzata da una porta a lame verticali, che nasconde il focolare e lascia filtrare solo i riflessi, diversi a seconda dell’angolo di visione. A sinistra è ospitato il serbatoio per il pellet (verniciato black come la griglia, oppure gold, a contrasto).

MCZ_Vivo90pellet_Sahara_01

Ispirato al nord Africa il rivestimento per camino Sahara di MCZ disegnato da Paola Navone è realizzato in piastrelle zellije di terracotta smaltata (disponibili white o grey,). Lo zellije è una ceramica naturale modellata a mano proveniente dal Marocco, dall’effetto perlaceo. Ogni piastrella è diversa dalle altre nella tonalità, nella brillantezza e nella trasparenza e insieme incorniciano il camino in modo irregolare e unico, creando un effetto sorpresa, come se le piastrelle fossero inaspettatamente comparse durante una ristrutturazione, scrostando dal muro lo strato superficiale di intonaco. Il rivestimento si abbina al camino Vivo 90, in versione Wood e Pellet.

 

Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 0 / 5, basato su 0 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!
Tags:mcz