Impianti a Livelli è una nuova classificazione degli impianti elettrici domestici, nata in seguito all’entrata in vigore della nuova variante alla norma CEI 64-8. Tale classificazione comporta livelli personalizzabili in base alle singole esigenze e dotazioni che garantiscono il rispetto degli standard di qualità, efficienza e sicurezza. L’utente finale può quindi chiedere all’installatore che la realizzazione dell’impianto elettrico sia di Livello 1 (configurazione minima ritenuta a norma), oppure di Livello 2 (standard) o di Livello 3 (domotico).
Cosa sono i livelli dell’impianto elettrico
Per spiegare le caratteristiche dei vari livelli e chiarire tutti i dubbi, Anie, Federazione di aziende del comparto dell’Elettrotecnica ed Elettronica di Confindustria, ha realizzato un semplice manuale “Impianti a livelli for dummies” destinato a chi, dovendo installare o aggiornare un impianto elettrico domestico, vuole sapere cosa può chiedere al suo installatore. Non solo per essere sicuro in casa, ma soprattutto per vivere al meglio nella propria abitazione senza far lievitare la bolletta energetica. In una casa di nuova costruzione il costo dell’impianto elettrico incide per il 2%, ma che con un investimento poco superiore al 3% si può installare un impianto domotico di base. Il corretto uso di questa tecnologia può portare un risparmio sui consumi elettrici fino al 12% e fino al 26% sul sistema di riscaldamento.
I tre livelli sono personalizzabili in base alle esigenze di dotazione e garantiscono il rispetto degli standard di qualità, efficienza e sicurezza.
I 3 livelli
Livello 1: È il livello minimo per cui un impianto possa essere considerato a norma e prevede: un numero minimo di punti prese e punti luce in funzione della metratura o della tipologia di ogni locale dell’appartamento; un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell’appartamento; almeno due interruttori differenziali al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio.
Livello 2: Rispetto al livello 1, prevede un aumento della dotazione e dei componenti, oltre che l’installazione di dispositivi per la protezione e la sicurezza della casa quali il videocitofono e i sistemi antiintrusione.
Livello 3: Oltre a un ulteriore aumento delle dotazioni, introduce la domotica a beneficio del risparmio energetico all’interno dell’abitazione. L’impianto per essere considerato domotico deve gestire almeno quattro funzioni domotiche, tra cui: antiintrusione, controllo carichi, gestione comando luci, gestione temperatura, gestione scenari, controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema antiallagamento e/o rilevazione gas.