Risparmiare sulle bollette del gas (e dell’elettricità), imperativo imprescindibile data la situazione socio-economica attuale, può diventare più semplice. Lo dimostra – e quantifica – un recente studio di ENEA, che annovera una serie di misure adottabili nel settore residenziale per arrivare a tagliare 2,7 miliardi di metri cubi di metano. E di conseguenza le bollette degli italiani di circa 180 euro all’anno.
“Risparmiare energia – spiega il presidente ENEA Gilberto Dialuce – è un imperativo e vogliamo dare il nostro contributo sul fronte della ricerca, delle tecnologie innovative e della promozione di una cultura sull’uso intelligente di questo bene, senza rinunciare al comfort, in una prospettiva di de-carbonizzazione e di progressiva riduzione delle forniture dall’estero già da quest’inverno.”
Risparmiare sulle bollette con azioni singole e comuni
Due le linee di azione individuate per risparmiare sulle bollette: comportamentali, ovvero attuabili dai singoli cittadini, e amministrative, a carico dei responsabili territoriali. Mirate in particolare al riscaldamento invernale. “Se anche solo la metà delle famiglie del nostro paese adottasse le misure che non richiedono spese iniziali, si potrebbe arrivare già dal prossimo inverno a un risparmio di 1,8 miliardi di metri cubi di gas – aggiunge Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento Efficienza energetica sempre dell’ENEA –, ma non solo. È necessario accrescere la consapevolezza con una diretta correlazione fra l’uso domestico dell’energia, il consumo e il costo. La vera chiave di volta è proprio la diffusione di sistemi di misura negli edifici, che possano evidenziare ai consumatori l’impatto di atteggiamenti poco virtuosi e mitigarli attraverso azioni comportamentali o l’impiego di sistemi di regolazione automatici (come la domotica o building automation). I quali hanno ormai costi contenuti, semplicità di installazione e interfacce intuitive.”
Consigli ENEA per risparmiare:
- utilizzare lampadine a risparmio energetico, come quelle a led
- migliorare la coibentazione dell’abitazione con un isolamento termico a cappotto dell’involucro
- isolare il tetto o almeno i soffitti degli ambienti, per evitare dispersioni di calore verso l’alto
- optare per serramenti esterni a doppi (o tripli) vetri
- ridurre l’utilizzo di acqua calda prediligendo la doccia al bagno (una doccia di tre minuti consuma 35-50 litri, di cinque minuti 75-90 litri, un bagno 120-160 litri), chiudendo l’acqua quando ci si insapona e installando frangi-getto o riduttori di flusso ai rubinetti e alle doccette
- preferire elettrodomestici di classe energetica superiore (una lavatrice o un frigorifero di venti anni fa consumano rispettivamente fino al 35% e al 40% di energia elettrica in più rispetto ad apparecchi attuali in classe A)
- utilizzare “ciabatte” multi-presa con interruttore, da spegnere per non lasciare diverse apparecchiature elettroniche (tv, computer, stereo) in stand-by, che assorbe mediamente una potenza da 24 a 96 Watt al giorno
- spegnere tutta l’illuminazione che non serve
- realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile, sfruttando il sole (pannelli fotovoltaici o solari), il vento (mini pala eolica sul tetto), l’acqua (sistema geotermico)
- effettuare periodicamente la manutenzione degli impianti, per garantire sicurezza, risparmio, sostenibilità ambientale
- controllare la temperatura degli ambienti nella stagione invernale ed eventualmente abbassarla (dai 20 °C abituali ai 19 °C, secondo lo studio dell’ENEA, porterebbe a un risparmio medio nazionale del combustibile del 10,7%)
- regolare le ore di accensione del riscaldamento (la riduzione di un’ora al giorno può contribuire ad una diminuzione del 3,6% del consumo)
- schermare le finestre con persiane e tapparelle durante la notte, per evitare dispersioni di calore
- togliere eventuali ostacoli (come tende, mobili, schermi) alla diffusione del calore dei radiatori e inserire un pannello riflettente tra caloriferi e parete retrostante, specie nei casi in cui quest’ultima è ridotta in spessore dalla nicchia di incasso degli elementi
- commissionare a un tecnico il check-up dell’immobile, per valutarne la prestazione energetica
- dotare l’impianto di riscaldamento di una centralina di regolazione della temperatura (cronotermostato)
- dotare i termosifoni di valvole termostatiche, che evitano di superare la temperatura media dell’appartamento
- utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore (dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche per i singoli caloriferi)
- sostituire la caldaia esistente con una caldaia a condensazione
- sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori, per migliorarne l’efficienza energetica.