In più un nuovo balcone

Un’opportunità che talvolta si offre nelle ristrutturazioni totali degli edifici. Ricavare un balcone che non c’era, infatti, richiede di intervenire sulla facciata, modificandone l’aspetto estetico. Un lavoro alquanto invasivo perché interessa la struttura della casa, ma dai risultati eccellenti.

Fotografo Adriano Pecchio
A cura di Fotografo Adriano Pecchio
Pubblicato il 11/02/2014Aggiornato il 11/02/2014
In più un nuovo balcone

Lo spazio per il balcone in questa casa è stato ricavato nel living, in corrispondenza di due finestre esistenti, sottraendo alla stanza circa 3,5 mq. La superficie è stata così delimitata con due nuove spallette in muratura, dal forte spessore, e con un nuovo serramento scorrevole. L’apertura in facciata, con la demolizione di una porzione di parete esterna pari all’altezza dell’abitazione, è stata compensata con un’architrave in cemento armato che borda il balcone nella parte superiore. Questo elemento strutturale si raccorda lateralmente alla muratura portante verticale (in parte esistente, in parte aggiunta ex novo) formando un motivo architettonico a portale che caratterizza esteticamente il balcone anche dall’interno. L’intervento è naturalmente frutto di una progettazione accurata, completa di obbligatori calcoli statici che hanno permesso di intervenire senza compromettere la stabilità dell’edificio.

 

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 Per la pavimentazione: sassi, vetro e…

Per la pavimentazione del nuovo balcone si è pensato a un materiale adatto per l’esterno, ma inusuale per un terrazzo, invece piuttosto evocativo degli spazi urbani all’aperto. Sono stati utilizzati infatti sassi bianchi del Piave, tipici dell’architettura tradizionale del luogo dove è ubicato l’edificio. Le pietre sono state posate in modo da valorizzare i singoli pezzi, ma anche con l’accortezza di ottenere una superficie calpestabile omogenea – quindi pratica: sono annegate a filo nella malta.
• Il rivestimento si estende anche alla soglia sopraelevata del parapetto, formando un piano unico, molto gradevole alla vista. La protezione è costituita da una struttura metallica in acciaio inox, distanziata ai lati e nella parte inferiore rispetto alla muratura per avere un effetto sospeso e di leggerezza. Due lastre di vetro satinato completano la barriera, favorendo la luminosità del balcone e, allo stesso tempo, garantendone la privacy rispetto all’esterno. A soffitto, l’architrave di sostegno in cemento è ribassata rispetto alle travature del plafone; questo contribuisce a mediare la luce del sole nelle ore di punta.

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Progetto: Studio associato Sanson Architetti, Motta di Livenza (Tv) sansonarchitetti@virgilio.it
Foto: Adriano Pecchio

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