L’idea di facilitare meccanicamente il trasporto verticale di persone ha origini antichissime: Vitruvio racconta che già Archimede avesse progettato un ascensore. E altri esempi compaiono nella Spagna islamica. I primi elevatori a motore servivano soprattutto come montacarichi, oggi si possono trasportare persino autovetture. Le tecnologie moderne hanno permesso di sviluppare modelli sempre più efficienti e “green” che rispondono alle più esigenti domande di sicurezza, eleganza e versatilità di impiego.
Alternativo all’ascensore tradizionale elettrico che funziona a magneti permanenti, elementi di difficile smaltimento, è l’ascensore oleodinamico, detto anche idraulico.
In termini generali, esso funziona collegando una cabina a un sistema pistone in cui viene immesso tramite una centralina, un fluido in pressione la cui portata è regolata da una valvola meccanica, oppure elettronica nei prodotti più innovativi. La discesa avviene per gravità e quindi a costo zero. Durante il funzionamento in salita, invece, l’energia consumata è proporzionale alla velocità di cabina (che nei modelli più recenti può elevarsi fino a 1 m/s) e al carico che si deve movimentare. Non soltanto risparmio energetico, ma anche sostenibilità ambientale: i modelli più avanzati di ascensore prevedono l’utilizzo, al posto dell’olio minerale, di fluidi ecologici che azzerano i fattori di rischio di inquinamento in caso di dispersione nel suolo grazie ad una biodegradabilità del 90%. Inoltre prevedono minore utilizzo di materiali (a parità di prodotto, il peso di un ascensore idraulico è minore) ed un ciclo di vita più elevato (alcuni prodotti prevedono addirittura una garanzia fino a 10 anni).
La scelta di un impianto idraulico comporta anche maggiore sicurezza; nelle zone ad alta vulnerabilità sismica è preferibile questo tipo di tecnologia in quanto funziona per gravità senza prevedere l’uso di contrappesi e quindi carichi sospesi, come accade invece nel caso degli ascensori elettrici. Inoltre, in caso di black-out, gli ascensori di ultima generazione possono essere programmati per la discesa a pianterreno con successiva apertura delle porte e l’opportunità quindi per i passeggeri di lasciare l’abitacolo. Inoltre con un sistema di apertura porte a fotocellula, non si corrono rischi di chiusure non preventivate in presenza di persone, animali e oggetti. Infine va considerato che l’ascensore idraulico, in particolare nelle versioni con valvola elettronica, costituisce oggi la soluzione migliore e meno costosa specie in edifici fino alle 6 fermate.