Prosegue il racconto dell’architetto Clara Bona a proposito della ristrutturazione di un appartamento di 170 mq: dopo averlo visionato con i proprietari e aver deciso con loro quali modifiche attuare, viene presentata la necessaria pratica edilizia con il nuovo progetto e poi arriva finalmente il momento di iniziare i lavori.
Nonostante la casa fosse abbastanza “in ordine”, non c’era in realtà nulla che valesse la pena salvare: per esempio nessun pavimento di pregio come parquet o marmo!
Diamo la parola all’architetto e seguiamolo in cantiere.
“Di solito cerco sempre di recuperare almeno qualcosa in una casa, ma qui proprio non c’era nulla da tenere. La ristrutturazione precedente, degli anni ’80, aveva snaturato tutte le caratteristiche originarie della casa e tra l’altro erano state aggiunte pedane, gradini, controsoffitti, pareti gradonate, soluzioni ormai molto datate.
Quindi tutto quello che si è potuto togliere è stato demolito, ad eccezione di alcuni gradini che per forza abbiamo dovuto mantenere.
Dato che molte pareti sono state spostate, è stato necessario presentare una CILA in Comune. I lavori di demolizione sono durati circa un mese, perché lo scarico macerie è stato abbastanza difficoltoso, visto che la casa non aveva accessi diretti sull’esterno che permettessero la posa di un argano. Sono stati rimossi tutti i pavimenti e i sottofondi di tutta la casa, le finestre, le porte, i sanitari, la scala interna.
Nuove pareti in cartongesso: perché?
Poi, dopo una grande pulizia di cantiere, abbiamo potuto iniziare la ricostruzione dei tavolati. Per motivi di peso e anche di velocità, abbiamo scelto di costruire i nuovi tavolati non con la tradizionale muratura, che poi va intonacata e rasata a gesso, ma con cartongessi specifici, che contengono al loro interno un isolamento acustico e termico e permettono anche di appendere poi qualsiasi cosa sulle pareti perché sono rinforzati.
È una soluzione più performante del mattone forato, molto più veloce e “pulita”, e anche lievemente meno costosa. Tutti
motivi che ci hanno convinto: nelle foto si vedono proprio i passaggi della costruzione a secco, con tutti i profili montati che formano una griglia sul quale poi vengono montati i pannelli in cartongesso isolati.
Di solito all’inizio vengono tutti tracciati a pavimento utilizzando il raggio laser per l’ortogonalità delle pareti, poi si fa un controllo con il cliente per verificare che tutto sia come si pensava e infine nel giro di qualche giorno le pareti di cartongesso vengono montate.
La settimana prossima vedremo la fase successiva, in cui la nuova casa inizia a prendere forma”.
Foto lavori in casa: le demolizioni
Progetto di interior design e foto: architetto Clara Bona