Parquet in bagno e in cucina

Contrariamente a quanto ancora molti pensano, non esistono controindicazioni per la posa del parquet in bagno o in cucina. Purché si seguano alcuni accorgimenti.

Tatiana Ceruti
A cura di Tatiana Ceruti
Pubblicato il 20/03/2018Aggiornato il 20/03/2018
Parquet in bagno e in cucina

Il principale timore per la posa del parquet in bagno e in cucina, riguarda la possibile presenza di umidità. In realtà, non è tanto l’umidità ambientale, quella che si forma dopo aver fatto il bagno o aver cucinato a lungo sul fornello, a rovinare il parquet. Almeno non in tempi brevi. E comunque il rischio si riduce al minimo se si assicura l’adeguata aerazione dei locali.

Diverso è il caso delle infiltrazioni idriche (allagamento, fuoriuscita di acqua dalla lavatrice ecc.). Anche in questo caso, però, il problema si può prevenire prestando alcune piccole attenzioni e soprattutto se la posa del parquet viene eseguita a regola d’arte.

Parquet in rovere grigio canapa della collezione Antico Asolo di CP Parquet. (www.cpparquet.it)

Parquet in rovere grigio canapa della collezione Antico Asolo di CP Parquet. (www.cpparquet.it)

Quale legno scegliere per il parquet?

Alcune essenze sono più stabili di altre al contatto con l’acqua. Tra queste: teak, iroko e doussié. La domanda che può sorgere spontanea, però, è questa: come mai, allora, la più diffusa oggi è quella di rovere? È sbagliato sceglierla per i bagni e le cucine? No. Il rovere, infatti è uno dei legni più resistenti e di eccezionale durezza e a queste caratteristiche deve il suo successo. Deve però essere protetto (come nel caso di altre essenze) con opportuni trattamenti.

Va bene il prefinito

Questa tipologia di parquet, in alternativa a quello fornito grezzo, da levigare e finire in opera, è oggi la più diffusa. Può essere posato tranquillamente anche in bagno e in cucina, purché si proceda a una mano di trattamento anche sul posto, per isolare quanto più possibile il legno tra un listello e l’altro. Meglio non risparmiare su trattamenti isolanti di questo genere: ridurremo drasticamente il rischio di danneggiamento irreparabile del nostro parquet.

La messa in opera

La posa a colla è sempre preferibile, perché, se ben eseguita, non lascia spazi vuoti tra il legno e il massetto, spazi in cui potrebbe infiltrarsi l’acqua. Al contrario, il parquet flottante sarebbe da evitare, perché non prevede colla tra il massetto e pavimentazione, ma solo tra un listello e l’altro. Così, in caso di infiltrazioni, la pavimentazione risulterebbe gravemente compromessa.

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A proposito di umidità

Per preservare la salute del parquet il livello di umidità deve rimanere entro un range del 50-70%. Durante la stagione invernale, però, a causa del riscaldamento dei locali, può subire una netta riduzione. È consigliabile l’utilizzo di umidificatori o di vaschette di ceramica da mettere sopra i radiatori. Precauzione che migliorerà anche la salubrità dei locali a vantaggio di coloro che li abitano. Il parquet si manterrà stabile e si eviterà la formazione di temporanee microfessure tra i listelli.

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