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Il principale timore per la posa del parquet in bagno e in cucina, riguarda la possibile presenza di umidità. In realtà, non è tanto l’umidità ambientale, quella che si forma dopo aver fatto il bagno o aver cucinato a lungo sul fornello, a rovinare il parquet. Almeno non in tempi brevi. E comunque il rischio si riduce al minimo se si assicura l’adeguata aerazione dei locali.
Diverso è il caso delle infiltrazioni idriche (allagamento, fuoriuscita di acqua dalla lavatrice ecc.). Anche in questo caso, però, il problema si può prevenire prestando alcune piccole attenzioni e soprattutto se la posa del parquet viene eseguita a regola d’arte.
Quale legno scegliere per il parquet?
Alcune essenze sono più stabili di altre al contatto con l’acqua. Tra queste: teak, iroko e doussié. La domanda che può sorgere spontanea, però, è questa: come mai, allora, la più diffusa oggi è quella di rovere? È sbagliato sceglierla per i bagni e le cucine? No. Il rovere, infatti è uno dei legni più resistenti e di eccezionale durezza e a queste caratteristiche deve il suo successo. Deve però essere protetto (come nel caso di altre essenze) con opportuni trattamenti.
Va bene il prefinito
Questa tipologia di parquet, in alternativa a quello fornito grezzo, da levigare e finire in opera, è oggi la più diffusa. Può essere posato tranquillamente anche in bagno e in cucina, purché si proceda a una mano di trattamento anche sul posto, per isolare quanto più possibile il legno tra un listello e l’altro. Meglio non risparmiare su trattamenti isolanti di questo genere: ridurremo drasticamente il rischio di danneggiamento irreparabile del nostro parquet.
La messa in opera
La posa a colla è sempre preferibile, perché, se ben eseguita, non lascia spazi vuoti tra il legno e il massetto, spazi in cui potrebbe infiltrarsi l’acqua. Al contrario, il parquet flottante sarebbe da evitare, perché non prevede colla tra il massetto e pavimentazione, ma solo tra un listello e l’altro. Così, in caso di infiltrazioni, la pavimentazione risulterebbe gravemente compromessa.
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A proposito di umidità
Per preservare la salute del parquet il livello di umidità deve rimanere entro un range del 50-70%. Durante la stagione invernale, però, a causa del riscaldamento dei locali, può subire una netta riduzione. È consigliabile l’utilizzo di umidificatori o di vaschette di ceramica da mettere sopra i radiatori. Precauzione che migliorerà anche la salubrità dei locali a vantaggio di coloro che li abitano. Il parquet si manterrà stabile e si eviterà la formazione di temporanee microfessure tra i listelli.