In Val Pusteria la famiglia Rubner, che ha fatto del legno e della sostenibilità la propria fortuna aziendale ed è proprietaria del marchio Rubner Haus che produce case industrializzate con questo materiale, ha bandito un concorso privato a inviti per la propria casa. Progettata partendo dal concept Studio dell’azienda, modello di abitazione industrializzata focalizzato sulla personalizzazione elevata e sulla originalità delle soluzioni architettoniche, sfrutta la materia prima derivata dagli alberi per un risultato estremamente scenografico.
Il legno ha fatto infatti grandi passi avanti nel settore dell’edilizia, con prestazioni analoghe a quelle dell’acciaio e del cemento armato, seppure con un peso sensibilmente inferiore di questi materiali (ad esempio circa il 75% in meno del calcestruzzo) e un ridotto consumo di energia in fase di produzione e di lavorazione. E questa casa ne è l’esempio: sfrutta il materiale tradizionale reinterpretandolo in chiave estremamente contemporanea, dal punto di vista sia dell’estetica sia della sostenibilità.
«Gli spunti che hanno ispirato questo ambizioso progetto sono stati diversi – introduce il progettista Stefan Hitthaler –. Innanzitutto le caratteristiche del terreno che dolcemente si apre su una piccola valle, da cui è nata l’idea di realizzare un’abitazione che ne seguisse la conformazione aprendosi verso ovest, dove il paesaggio è imponente.» Il volume del primo piano, interamente dedicato alla zona notte con quattro camere e due bagni, si distingue per i volumi aggettanti delle stanze, sorta di cannocchiali affacciati sul paesaggio montano circostante che terminano con balconi privati coperti. La cui struttura a sbalzo è completamente di legno, con travi portanti lamellari celate nei setti di muratura.
Al piano intermedio trova spazio l’area giorno, con cucina, soggiorno e bagno, mentre il volume sottostante ospita una sala da pranzo con cucina e bagno e una acetaia, in cui viene prodotto l’aceto balsamico di famiglia.
Gli interni, dal tratto elegante e minimale, sono illuminati da ampie vetrate aperte sulla natura, che mantengono un dialogo visivo costante tra interno ed esterno. Anche qui il legno è protagonista, declinato negli arredi su misura e nella scala con gradini a sbalzo, scenograficamente inserita tra un setto cieco e una parete di cristallo. «La sfida – spiega l’interior designer Barbara Mayr – era creare un ambiente accogliente e caloroso che allo stesso tempo fosse essenziale e coerente con lo stile lineare dell’architettura esterna. Unito, inoltre, alla volontà di realizzare un arredamento completamente personalizzato. Ecco perché abbiamo scelto di utilizzare materiali scuri che riuscissero a far risaltare la spaziosità e la luminosità caratteristiche di ogni ambiente, come la pietra oleata, il legno invecchiato o laccato.»
Di minimo impatto ambientale, la casa è autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie anche a un impianto geotermico, che sfrutta il calore del sottosuolo per cederlo a una pompa di calore. La quale lo incrementa ulteriormente e lo distribuisce all’intero edificio. Medesimo processo avviene al contrario durante il periodo estivo, per raffrescare i locali. In tal modo è possibile avere “gratuitamente” tutto l’anno riscaldamento, raffrescamento e acqua calda per tutta l’abitazione.
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