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Le porte a battente – il tipo di infisso più comune – vantano il pregio di costare meno degli altri tipi di serramenti interni (quelli con apertura scorrevole, a libro, rototraslante… ) e presentano il solo “difetto” di richiedere più spazio per la movimentazione dell’anta, caratteristica che nella maggior parte dei casi non comporta alcun problema e che solo dove servano porte salvaspazio può diventare un deterrente e far propendere per diversi tipi di apertura.
Le porte a battente hanno l’anta fissata al telaio con cerniere a vista oppure a scomparsa, a definirne un’estetica più lineare. Poiché la porta è a pieno titolo un elemento d’arredo e, come tale, va scelta in armonia oppure in contrasto (se si sceglie di metterla in maggiore evidenza) con mobili, pavimenti e rivestimenti a parete. I materiali più utilizzati per la sua realizzazione sono il legno e il vetro, spesso in abbinamento all’alluminio.
Le porte a battente hanno apertura tradizionale e anche se richiedono spazio libero per l’apertura dell’anta, sono quelle più comuni, sia per il prezzo inferiore rispetto alle versioni scorrevoli o con aperture speciali (ad esempio soffietto, pivot o rototraslante), ma anche per semplicità di posa.
La varietà di finiture, delle porte a battente come delle altre tipologie, è un aspetto particolarmente degno di nota, in virtù del fatto che si tratta di veri e propri elementi d’arredo che completano gli ambienti. La possibilità di scegliere l’estetica tra moltissime proposte permette di avere soluzioni personalizzate, il che significa riuscire sempre ad armonizzare le ante nella propria abitazione, qualsiasi stile abbia.
Che cosa sapere sulle porte a battente
Nelle porte a battente l’anta viene fissata tramite le cerniere a un lato del vano dell’apertura e ruota sull’asse laterale verticale per aprirsi. La porta può essere a una o a due ante a seconda della larghezza del vano (che è detta “luce”). Si consiglia di non superare gli 80 cm con l’anta unica. Meglio optare per un doppio battente se si va oltre tale valore.
L’apertura può essere sul fianco destro o sinistro a seconda della posizione più comoda per la maniglia. Solitamente è a sinistra del battente per favorire l’impugnatura con la mano destra. Inoltre si può decidere il senso di rotazione dell’anta: verso l’interno della stanza (“a spingere”) o verso l’esterno (“a tirare”), secondo l’esigenza. In genere si sceglie la prima opzione perché l’apertura verso l’esterno è più vincolante e di intralcio. Sono entrambe decisioni da prendere subito, al momento della scelta e prima della posa in opera.
Vantaggi e vincoli
Se la praticità è solo uno dei molti punti di forza che rendono le porte a battente ancora le più vendute, uno dei vincoli è invece lo spazio richiesto per l’apertura: corrisponde al raggio (pari alla larghezza dell’anta) che questa traccia con un angolo di almeno 90°. In tale area non può esserci alcun ostacolo. Da tenere presente anche il volume occupato dalla persona che apre la porta: dovrà infatti avere spazio sufficiente di manovra per muoversi e camminare.
Porte a battente in legno, qualità intramontabile
Il legno è un materiale molto usato per le porte, in genere con anta tamburata perché più leggera, composta da una struttura in essenza di legno che ne costituisce l’ossatura, con all’interno una struttura alveolare a nido d’ape.
I pannelli di rivestimento, su entrambe le facce, sono in essenza di legno pregiata (derivati del legno come Mdf), laccati oppure in laminato, materiale sintetico disponibile in molte superfici decorative anche ad effetto legno o tridimensionali.
La scelta della finitura può cambiare aspetto alla porta; se è in essenza o in Mdf può avere finitura naturale o tinta, più tradizionale ma elegante, oppure laccata in una vasta gamma cromatica, dal bianco, ai toni tenui o vivaci, da scegliere in base allo stile dall’arredo.
Tinta legno, laccata o decor?
Dividono locali e donano privacy a una stanza ma nella loro semplicità le porte a battente possono essere anche elementi decorativi oltre che funzionali. La scelta della finitura deve dipendere anche da quella degli altri infissi, da pavimenti e rivestimenti e dall’arredo, in modo che l’insieme risulti armonico ed equilibrato.
Il legno, solitamente, viene preferito per dare un tocco di calore all’ambiente. Il pannello della porta a battente può essere liscio e decorato dalle sole venature naturali del legno oppure più classico. La scelta della tonalità del legno varia da quelli più naturali come il rovere, a quelli più tradizionali come il ciliegio o il noce, fino a quelli più scuri, come il rovere tinto.
Se l’arredo è monocolore, si possono scegliere anche laccati in una tinta a contrasto per le porte, che sia opaca, lucida o metallizzata e che ricopra o meno tutta la superficie o solo alcune parti.
Porta in legno con superficie lavorata
La superficie può essere lavorata con pantografature, ovvero bassorilievi che creano diversi spessori e che creano un effetto tridimensionale. In genere le pantografature sono leggere, ovvero lo spessore non è troppo accentuato, ottenendo un design più contemporaneo.
Possibili anche le superfici con incisioni, che possono essere a base geometrica, con linee, cerchi o figure più elaborate come fiori stilizzati, che danno anch’esse un effetto tridimensionale alla superficie.
Quanto costa una porta a battente?
Nei negozi di bricolage, fai da te e hobbistica – dove si trovano in vendita anche modelli “base” di noti produttori, che in genere destinano a questi punti vendita linee diverse da quelle fornite tramite i serramentisti e i propri showroom – il costo base di una porta a battente, standard, bianca può essere anche molto contenuto, tra i 120 euro e i 140 euro. Per un modello a battente, con anta non liscia ma bugnata, il costo sale a 275-300 euro; anche le versioni filomuro hanno un prezzo superiore, intorno ai 400 euro.
In generale, più il modello di porta offre un’ampia possibilità di scelta di colore e misure standard o vanta caratteristiche particolari (materiali più resistenti, finiture più raffinate, lavorazioni speciali come incisioni, disegni o inserti), più il costo aumenta.
La porta a battente reversibile Badia della collezione Bronze di OBI è in tamburato spessore 44 mm e caratterizzata da un telaio piatto in MDF, coprifilo da 60 mm, anta bianca con finitura in microtek, dall’aspetto liscio. Una serratura meccanica e una cerniera a vista in stile classico completano la porta. Il telaio in MDF è realizzato con fibre di legno pressate insieme a resina o colla ad alte temperature. Misura L 80 x H 210 cm. Prezzo 135 euro. http://www.obi-italia.it
Porte a battente: foto, modelli, caratteristiche e prezzi
Porte in legno con superficie lavorata
Pantonext LP1 della linea Laccate a Mano di Bertolotto ha verniciatura all’acqua a basso impatto ambientale e che mantiene la brillantezza nel tempo; qui in versione Quarzo Opaco. L’anta è in legno tamburata con cerniere a scomparsa e serratura magnetica. Nell’immagine c’è una porta reversa a tirare con telaio TKT e un’altra con telaio TKS, con telaio e coprifilo complanare sul lato a spingere o sul lato a tirare. http://www.bertolotto.com
Anche se l’anta ha dimensioni standard, in questa versione XL di Solid Light di Style House le cornici diventano una sorta di boiserie che dona un effetto a tutt’altezza. La superficie ha un disegno tridimensionale geometrico, con la luce che esalta il gioco di pieni e vuoti. La finitura è bianca da pitturare o laccata ultra satinata zero gloss. Prezzo: 1.945 euro + Iva. http://www.shporte.it
Elegante e particolare, Nidio NL15 di Flessya ha la superficie con fasce incise con volute di ispirazione naturalistica. Il decoro è ottenuto con lavorazione a laser, che permette di creare bassorilievi dettagliati, personalizzabili a richiesta. L’anta è tamburata e la finitura è laccata fango Becker 8070; ha telaio Lineo e cornice Plana, dalle linee squadrate. Prezzo: 1.171 euro + Iva. http://www.flessya.it
Porte in legno con la superficie incisa
Andromeda della Collezione Costellazioni di Bertolotto ha disegni geometrici sull’anta che riprendono le linee essenziali delle diverse costellazioni della volta celeste. La struttura della porta è solida e robusta, il decoro è leggero con i dettagli rifiniti. La finitura può essere opaca o lucida al poliestere, per un perfetto effetto specchio. La laccatura è realizzata con una verniciatura all’acqua garantendo sia un basso impatto ambientale sia la brillantezza della finitura nel corso del tempo. http://www.bertolotto.com
Warp della collezione Accademia di GD Dorigo nasce dalla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Verona. Ha griglie prospettiche sulla superficie che creano un forte senso di movimento e profondità, assottigliandosi in prospettiva. Qui è proposta nella versione W14 con linee a tutt’altezza. La struttura è in legno con superficie laccata in vari colori. Prezzo da 1.503 euro + Iva. http://www.gd-dorigo.com
L’essenzialità delle sottili linee incise di Yncisa Tratto di FerreroLegno, ravviva e apre a nuove interessanti prospettive dal deciso carattere moderno. Una linea continua e rigorosa in cui design e decorazione si uniscono per un’anta dalla forte estetica contemporanea, in grado di valorizzare sia contesti classici sia moderni l’anta è complanare con i coprifilo. Qui è proposta nella finitura Ontario Sabbia, con telaio Evoluto Eleva. http://www.ferrerolegno.it
Le porte a battente in vetro
Le porte con anta in vetro devono essere prima di tutto sicure, quindi realizzate con vetro temperato, stratificato o stratificato temperato, che unisce le due lavorazioni.
Il vetro temperato subisce un processo di tempra a temperature altissime e poi viene sottoposto a un veloce raffreddamento che provoca uno shock termico che lo irrobustisce; in caso di rottura i frammenti sono piccoli e privi di bordi taglienti. Il vetro stratificato si compone di due o più sottili lastre, incollate su una pellicola di materiale plastico trasparente pvb, dove, se si dovesse rompere, i frammenti si attaccano.
Il vetro per le porte è disponibile in un’ampia scelta di finiture: trasparente, satinato opaco, sabbiato con effetto opalescente, ma può avere anche disegni geometrici o naturali sulla superficie oppure avere lavorazioni particolari, come per esempio sottili tessuti inseriti tra le due lastre dell’anta. Il telaio della porta in genere è in alluminio, sottile o più in evidenza, a definirne anch’esso l’estetica, con finitura metallica o colorata, in abbinamento al vetro.
A sinistra, la porta in doppio vetro bronzo reflex con profilo alluminio color champagne ha il telaio Eclisse 40 di Eclisse, anch’esso bronzo chiaro, che ha la particolarità della strombatura a 40°, mentre sull’altro lato la porta è filomuro. Misura L 80 x H 240 cm. Compresa la maniglia 40+uno in tinta e ferramenta, prezzo da 4.000 euro. A destra, la porta in doppio vetro bronzo trasparente e telaio in alluminio bronzo chiaro ha controtelaio a scomparsa Syntesis® Line, misura L 80 x H 240 cm; compreso il profilo Mimesi e la maniglia di serie prezzo 3.500 euro. http://www.eclisse.it
Eletta di Scrigno ha l’anta in vetro, disponibile in un’ampia gamma di colori e finiture e la struttura è in alluminio con profili ridotti, dal design minimale, personalizzabili in diverse finiture. Qui è proposta con vetro laccato terra e telaio marrone. Lo spessore del vetro varia da 5 a 6 mm, in base alla tipologia. Robusta e versatilè, è personalizzabile anche nelle misure, con lunghezza fino a 100 cm e altezza fino a 270 cm. Prezzo inclusa maniglia: da 2.174 euro + Iva. http://www.scrigno.it
La porta a battente Simple Light di BiHome ha telaio e profili in alluminio con finitura Brown. L’anta è in cristallo Satinato Bronzo, che scherma l’ambiente senza permettere di vedere all’interno, ma lasciando filtrare la luminosità. La maniglia è il modello Basco finitura con finitura Brown. http://www.bihome.it
Porte a battente filomuro
Le porte filomuro sono particolari modelli molto lineari, poiché, oltre ad avere le cerniere a scomparsa, non hanno stipiti, coprifili e cornici, quindi l’anta (da un lato) è in perfetta continuità con la parete e non sporge. Possono essere fornite grezze, da rivestire come la parete, mimetizzandosi, oppure avere finitura in diversi materiali e colori, ad esempio in legno, laccate, in laminato o in vetro.
Per l’installazione è importante sapere che ogni porta ha propri telaio e controtelaio, quindi se avete una porta a battente tradizionale e volete sostituirla con un modello filomuro è necessario togliere la struttura e mettere la nuova.
Ha un decoro pantografato che s’ispira all’Art Decò la porta filomuro Yncisa70 della collezione Zero di FerreroLegno, con telaio A_Filo, privo si stipiti e coprifili. È proposta nella finitura ULTRAopaco Corallo Light, al tatto morbido e vellutato, antimpronta e resistente ai graffi. La finitura è realizzata con vernici bio a base d’acqua, atossiche ed ecologiche, con ridottissimo contenuto di VOC (composti organici volatili), prive di formaldeide, e realizzate con un ciclo di produzione che riduce le emissioni di CO. Misura L 80 x H 210 cm e costa 967 euro + Iva. http://www.ferrerolegno.it
Absolute Swing di Ermetika è una porta filomuro con apertura a spingere, priva di stipiti e coprifili, che crea continuità con la parete. È disponibile sia nella versione per intonaco che per cartongesso, con anta singola oppure doppia, ma anche trapezoidale e a tutt’altezza. Diverse le finiture possibili, anche come la parete e rivestita con carta da parati, oltre che laccata. Nella misura L 80 x H 210 cm, telaio e anta grezza per intonaco costano 822,50 euro + Iva. http://www.ermetika.it
Il telaio Filomuro Corpo Unico di Mito ha larghezza pari allo spessore della parete, sia a intonaco che cartongesso e rende l’anta, che qui è laccata con finitura wengè, a filo della muratura. Il frontale del profilo in alluminio non necessita di stuccatura o rasatura. Il maniglione a tutt’altezza Full Height è anodizzato argento. Prezzo: da 959 euro. http://www.mito.it
Porte a battente automatiche
Esistono sistemi automatici che agevolano l’apertura delle porte senza bisogno di impugnare la maniglia. Attraverso un pulsante o con un telecomando è infatti possibile aprire automaticamente ogni tipo di porta. Si tratta solitamente di dispositivi con avvio e arresto rallentati, quindi silenziosi, che si applicano su qualunque porta (o sul telaio). La guida di scorrimento può essere facilmente incollata sul manto e in caso di bisogno si rimuove senza lasciare tracce. Funzionano a elettricità e vanno solo collegati a una presa.
Il sistema di automatismo PortaMatic di Hörmann permette di aprire la porta in modo automatico. Si tratta di un dispositivo di motorizzazione adatto sia per porte in legno che in acciaio. Funziona con telecomando o radiotastiera, con cui impostare quattro funzioni per diversi livelli di automatismo, sia totale che parziale. È una soluzione ideale per abbattere le barriere architettoniche. http://www.hormann.it
Porte a battente in versione blindata per interni
Una delle tendenze finalizzate a garantire la sicurezza negli ambienti domestici sono le porte blindate per interni. Sono realizzate come le porte di sicurezza per l’ingresso per offrire le medesime performance, come la struttura cib lastra in lamiera zincata, rostri di tenuta e serratura antieffrazione. Inoltre, sono molto curate nelle finiture.
È in classe 3 antieffrazione la porta bilndata per interni Silence di Dierre, ideale per proteggere la camera o una zona importante dell’abitazione. Ha cerniere nascoste, tre rostri fissi e serratura mezzo cilindro a tre catenacci e scrocco. In versione raso muro, nella misura L 90 x H 210 cm costa da 1.700 euro + Iva, trasporto e montaggio. http://www.dierre.com