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PROGETTO 1: nascondere il letto con una parete traforata
In un monolocale la zona notte può essere progettata con elementi d’arredo trasformabili (in genere divano letto) o a scomparsa (perlopiù letto abbattibile, nascosto cioè in un armadio). Prendiamo in considerazione un monolocale di cui vi presentiamo qui sotto la pianta dello stato di fatto e più in basso quella di progetto e la vista 3D realizzati dall’architetto Ornella Musilli.
L’interno del monolocale ha una forma allungata ed un’unica fonte di illuminazione dall’esterno per la zona giorno. Le predisposizioni impiantistiche sono rimaste nella posizione originaria, ma gli ambiti del mini appartamento sono stati riorganizzati con l’intento di ottimizzare la ridotta metratura e renderli funzionali, anche con modifiche di tramezzature e porte, e di ottenere un risultato curato e arredato con pezzi di design.
Gli impianti di bagno e cucina sono disposti entrambi nel muro che confina con l’alloggio adiacente, della stessa proprietà, dove saranno replicati e disposti in modo speculare.
Ambienti ed arredi fissi sono allineati, assecondando la distribuzione e anche il fluire della luce naturale, a scalare verso l’ingresso, con diversa profondità: al bagno segue il volume filtro di servizio che ospita una piccola lavanderia, a seguire c’è il blocco cucina ed infine l’armadiatura con l’elemento terminale a profondità ridotta e a giorno.
Ogni centimetro libero lungo la parete è stato fruttato grazie a mobili su misura. La cucina con basi e pensili è compatta ma dotata di tutte le attrezzature necessarie. È stata nascosta alla vista dall’ingresso poiché un portale, in struttura metallica e cartongesso, la delimita ed illumina con faretti Led ad incasso.
Il pannello che divide e scherma la zona notte
Tra le soluzioni adottate quella che caratterizza maggiormente l’interno è una partizione verticale con fori circolari, che scherma l’area notte senza chiuderla, si tratta di una separazione “leggera” realizzata con blocchi forati in gesso ceramico, versatili perché lasciano passare luce e aria e consentono di contenere lo spessore risparmiando spazio.
Una seconda delimitazione della zona notte – una pannellatura a secco che non raggiunge il soffitto se non per un elemento di raccordo e aggancio a esso – si trova all’ingresso dell’appartamento ed ha l’unico scopo di nascondere alla vista la zona con il letto.
Alcuni degli arredi inseriti nel progetto
- Schermatura in elementi componibili di gesso ceramico eco friendly verniciabile, Cobogò Vintage di MG12
- Piastrelle di rivestimento, decoro mix azzurro lux, Scenario di Marazzi
- Tavolo Zoom, sedie A.I., vaso Matellassé e vassoio Jellies Family, di Kartell
- Divano Pillow19, tavolini Sen e Chab Table, lampade Elementi e Mogura, di De Padova
- Set di immagini, paesaggio blu, Grömby di Ikea
PROGETTO 2: nascondere il letto (già pronto da usare) dietro ante
In questo monolocale si voleva trovare una soluzione per avere un letto già fatto, ma che non fosse visibile di giorno. Ecco la soluzione con progetto 3D dell’architetto Musilli.
Il monolocale, da utilizzare come residenza temporanea, destinato quindi a soddisfare un’esigenza abitativa limitata nel tempo e relativa a persone che lavorano in una sede diversa da quella abituale, è stato progettato con zone multifunzione per sfruttare al massimo lo spazio con arredi su disegno e su misura.
Sono state dunque identificate due aree alle estremità della casa, in corrispondenza delle rientranze presenti, una formata dalle tramezzature del bagno e l’altra a lato dell’ingresso all’appartamento.
Lo spazio centrale, nel progetto, viene pensato per cucinare, pranzare, studiare o rilassarsi, mentre i due ambiti perimetrali devono essere progettati ad hoc e arredati con soluzioni su misura funzionali e “ingegnose”.
Per il blocco notte/cucina, quindi, viene ideato un sistema particolare con un letto sopraelevato da una piattaforma e schermabile all’occorrenza da persiane pieghevoli in legno. Sotto questa pedana i vani sono dei contenitori apribili dall’alto e sul davanti, dove c’è anche un gradino/libreria. Tutto è estraibile.
La parte alta del sistema-letto è attrezzata da un controsoffitto-ripostiglio apribile, in cui riporre valigie o coperte e biancheria.
La cucina è compatta ed ha pensili e basi con lavello, lavastoviglie, frigo, piano cottura e forno. A sinistra, la porta filomuro dell’antibagno conduce nel locale di servizio retrostante.
Dall’altro lato del monolocale, la profondità della rientranza, vicina all’ingresso dell’appartamento, viene aumentata con dei setti per ricavare un contenitore a colonna apribile con anta battente, un guardaroba ed un ripostiglio; questi ultimi si chiudono con due ante scorrevoli a scomparsa, il cui controtelaio, posizionato al centro, ha uno spessore che permette di nascondere anche i collegamenti ed i supporti del televisore a parete.
PROGETTO 3: nascondere il letto con una vetrata
Come dividere zona giorno e zona notte nel monolocale? Vediamo un esempio con pianta e render 3D di una soluzione con vetrata.
In un monolocale – mini appartamento adatto a un single o a una coppia – le decisioni cruciali riguardano sempre dove collocare la zona giorno e dove la zona notte, e soprattutto come dividere i due ambiti partendo dal presupposto che lo spazio deve restare un unico vano (ad eccezione del bagno e dell’antibagno), essendoci probabilmente solo una finestra per l’aerazione. E preferibilmente, si dedica in genere lo spazio più luminoso, vicino a finestre o balconi, al soggiorno-cucina. Prendiamo in esame il monolocale in pianta, con il bagno subito a sinistra dell’entrata.
Anche in questo caso, le finalità funzionali del progetto sono assecondare il fluire della luce naturale dall’unico infisso esterno verso la zona più buia e verso l’ingresso e al contempo schermare la zona notte.
Per quanto riguarda lo stile, si intende proporre una dinamica interazione fra contemporaneo e classico, quest’ultimo già presente nell’edificio nel suo complesso.
La zona notte dunque viene “naturalmente” sistemata verso l’entrata dell’appartamento. Il disimpegno di ingresso, che ha funzione anche di antibagno, è chiuso da una porta scorrevole con anta vetrata. Lo spazio camera viene delimitato e schermato (lasciando comunque aperto un grande passaggio) con due separé: uno dal lato soggiorno in legno laccato bianco e vetro e con disegno rigoroso a quadrati, leggermente modanati; uno sul lato corridoio con montanti fissati a pavimento e soffitto, aperto in alto. Per dare maggiore privacy all’ambiente camera, è possibile celare ulteriormente il letto con un tendaggio da chiudere all’occorrenza.
Le rientranze perimetrali formate dalla struttura portante dell’edificio sono sfruttate con l’inserimento di arredi fissi su misura; la regolarità dei volumi di cucina e armadio si interrompe in prossimità della vetrata, diminuendo gradualmente in profondità e rendendo il passaggio più agevole.
La parete attrezzata che fronteggia la cucina è divisa in due settori da strette colonne portaoggetti: da un lato ci sono mensole, contenitore e tv, dall’altro un ripiano sporgente che raddoppia se ribaltato e serve come scrivania o tavolo da pranzo. Per ampliare all’occorrenza lo spazio per pranzo e cena, tavolo e sedie pieghevoli sono sospesi a muro nell’ingresso.
PROGETTO 4: schermare il letto con porte scorrevoli grandi
Nei monolocali uno degli obiettivi principali è quello di schermare il letto, almeno in parte e all’occorrenza. Funzionale, armonioso e sfruttato al centimetro: ecco 3 qualità imprescindibili per un monolocale. E per vivere comodamente in quell’unico ambiente a disposizione, è utile che “la zona notte” possa essere separata o, perlomeno, facile da nascondere quando serve.
In alcuni casi l’unica soluzione possibile per far convivere soggiorno e “camera da letto” è puntare su divani trasformabili. In altri, come in questo, esiste invece la possibilità di avere zona giorno e zona notte separate.
Vediamo il progetto del nostro architetto Elisa Coffinardi in risposta alla lettrice Giovanna M. che ci ha chiesto un consiglio per rendere più funzionale possibile il suo monolocale di circa 30 mq. Vuole isolare, almeno parzialmente, la zona letto dal resto della stanza, limitando il numero degli interventi, tenuto anche conto del fatto che gli attacchi degli impianti della cucina sono predisposti sia sulla parete che confina con il bagno sia su quella opposta e che il parquet esistente è ancora in buono stato, quindi da conservare.
Dallo stato di fatto al progetto
La forma dell’appartamento, caratterizzata dalla rientranza del blocco ascensore, con il bagno posto su un lato, tre finestre nell’open space e la doppia predisposizione degli attacchi della cucina, offre una buona base di partenza per poter fruire del monolocale come se fosse un bilocale. È sufficiente, infatti, realizzare piccole porzioni di parete (senza dover intervenire sulla pavimentazione) per poter installare un sistema di pannelli scorrevoli da aprire e chiudere a piacere per isolare la stanza da letto e ricavare anche una zona con la cabina armadio.
In sintesi gli obiettivi del progetto
- ottimizzare anche il più piccolo spazio a disposizione studiando al meglio la disposizione di arredi e complementi
- selezionare opportunamente mobili e soluzioni salvaspazio
- seguire un filo conduttore per colori e finiture
- enfatizzare la luce naturale con una buona illuminazione artificiale
Il punto di partenza: la cucina
Elemento centrale nella stesura del progetto è la sistemazione dell’angolo cottura: la scelta di una composizione angolare posta di fronte all’ingresso e chiusa sui due lati da due spallette in muratura determina una sorta di piccolo living che lascia spazio alla “camera da letto” dalla parte del bagno. Le due aree funzionali, comunicanti ma divisibili, risultano ben vivibili e con passaggi agevoli.
Separare solo quando serve
Fra la zona giorno e la zona notte si è scelto di inserire un sistema di pannelli scorrevoli che permette di dividere senza creare strutture fisse. I pannelli si possono scegliere in diversi colori e materiali, realizzare su misura e fissare a parete o a soffitto: un buon mix di versatilità ed estetica, risolutivo negli ambienti piccoli, come questo. Dove può essere necessario installare ante che non raggiungono il soffitto, lasciando passare aria e luce per garantire i rapporti aeroilluminanti, nel rispetto delle dimensioni minime dei diversi ambienti previste dai Regolamenti edilizi.
L’arredamento del monolocale nel dettaglio
Di fronte alla porta d’ingresso, la spalletta in cartongesso (1) che definisce una piccola area d’accoglienza e delimita la zona giorno è larga 45 cm. Serve anche a chiudere la composizione della cucina che, su questo lato, termina con un tavolo allungabile utilizzabile anche come scrivania (2). Da affiancare a questo c’è un set di sedie pieghevoli che, quando non servono, si possono appendere al muro. Di fianco al tavolo, la composizione continua con un modulo a colonna che ospita il frigorifero e prosegue con una serie di basi che ospitano le zone lavaggio e cottura, opportunamente intervallate da superfici d’appoggio “libere”. L’angolo conversazione, invece, è risolto con un divano letto (3) opportunamente sistemato di fronte a un mobile basso porta tv (4) che chiude la composizione della cucina. L’imbottito, posizionato vicino alla nuova parete scorrevole (5), si rapporta con un divano integrato in un modulo multifunzione scelto per la zona notte (6). Questa soluzione, che nasconde un letto a ribalta apribile con pochi gesti, consente di raddoppiare le sedute nell’angolo conversazione durante il giorno e al tempo stesso di disporre di un letto matrimoniale. Ai lati della struttura, per completare la parete sono previsti due elementi a colonna in parte a giorno, in parte chiusi da ante (7). Da quest’area, attraverso un corridoio dove è stata allestita una cabina armadio (8) e sistemata una cassettiera (9), si raggiunge il bagno che è preceduto da un antibagno attrezzato come prezioso ripostiglio.
Da antibagno a ripostiglio
Questo locale, obbligatorio per isolare il vaso igienico dalla zona cottura (in base ai Regolamenti Edilizi, gli ambienti che li ospitano devono essere separati da due porte), si può facilmente adibire a ripostiglio organizzandolo con mobili di profondità ridotta: bastano infatti 35-40 cm per poter sistemare tutto il necessario per le pulizie domestiche, dai secchi alle scope, ai prodotti per l’igiene, all’aspirapolvere.
Negli spazi piccoli può essere necessario ricorrere a soluzioni su misura, ma esistono anche numerose proposte di produzione in una vasta gamma di misure, ccon moduli componibili e non, e in diverse finiture: ottimo il rapporto qualità prezzo della melamina che è anche di facile manutenzione.
Letto a doppio uso
Anche nelle abitazioni mini un letto in più fa sempre comodo. Così, al posto del tradizionale divano si è scelto un letto tessile in versione dormeuse. Considerato che il piano di seduta corrisponde a quello di riposo (cioè il materasso largo 80 o 90 cm), per utilizzarlo comodamente in versione giorno basta arricchirlo con cuscini d’arredo che ne riducono la profondità. Scegliendoli di diversa forma e misura, si può ottenere un mix esteticamente vincente, anche giocando con i colori e le fantasie dei tessuti. Da considerare per quanto riguarda le forme i cuscini a rullo, perfetti come braccioli. Alcuni modelli hanno la base che può essere attrezzata con contenitori o con un letto in più.
Modi per separare ambienti
Separare con i mobili
Separare con vetrate
Dividere la camera in due con l’armadio
Dividere con pareti scorrevoli
Dividere con le porte scorrevoli grandi
Come dividere visivamente cucina e soggiorno?
Arredi trasformabili
Un altro modo per avere un letto invisibile è quello di ricorrere ai modelli a scomparsa. Scopri tantissime versioni nei nostri articoli sui mobili multifunzione.