La progettazione della scala è sempre molto importante quando si tratta di ristrutturare una casa su due piani. Seguiamo in cantiere l’architetto Clara Bona, che prosegue il racconto dei lavori di ristrutturazione di un appartamento su due livelli in un tipico edificio con ballatoio milanese.
“In questa abitazione – dove pur sono stati previsti molti altri lavori di demolizione (di semplici tramezzi non portanti, pedane, gradini, controsoffitti, “pareti gradonate”… ) e ricostruzione – per problemi strutturali non era possibile pensare a un’altra posizione per la scala, quindi la collocazione doveva rimanere la stessa, ma non necessariamente anche la struttura e la tipologia.
La scala preesistente, in ferro dipinto di bianco, aveva una rampa dritta che poi in alto girava a piè d’oca con gli ultimi gradini. A me sarebbe piaciuto proporre una scala aperta e aerea, molto leggera, ma lo spazio sottoscala era troppo prezioso per sprecarlo. Così abbiamo deciso di sfruttarlo come ripostiglio nella parte più bassa e come mini bagno per gli ospiti, con solo lavamani e wc, nella parte più alta.
Per perseguire l’obiettivo, quindi, è stato indispensabile sostituirla con un’altra struttura e “chiuderla” con un tavolato, sul quale sono state create le due aperture, necessarie per usufruire dei due vani ricavati nella parte inferiore, chiusi il primo con due ante e il secondo con una porta rasomuro, quasi invisibili sulla parete.
La scala sale con una larghezza di 90 centimetri tra muro e muro. La nuova struttura è stata realizzata sempre in ferro, su disegno, dal fabbro, così da poterla poi rivestire con alzate e pedate in legno di rovere, nella stessa essenza scelta per il pavimento in parquet. Quindi dopo aver smontato la vecchia struttura è stata montata la nuova, realizzata in più parti in laboratorio, perché fosse più facilmente trasportabile e poi saldata in opera. Il montaggio della scala ha richiesto due giornate di lavori circa.
Poi, come si vede nella foto, abbiamo fatto delle prove del rivestimento: volevo che alzata e pedata proseguissero senza sbalzi per ottenere uno stile più secco ed essenziale.
Sulla parete sono stati portati dei punti luce bassi, a circa 30 centimetri dal gradino, su cui poi sono state montate delle piccole lampade che illuminano il percorso dal basso.
Questa parete, che è quella che delimita il nuovo piccolo bagnetto ricavato nel sottoscala, è stata dipinta in una tonalità di blu molto scuro, mentre l’altra è stata lasciata bianca. Entrambe sono dipinte a smalto per essere maggiormente protette, visto anche che non ho volutamente previsto lo zoccolino lungo i gradini, per evitare quell’effetto a zig zag che non mi piace perché interrompe la linearità dell’insieme.”
Foto lavori sulla scala
Progetto di interior design e foto: architetto Clara Bona
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