Eccoci allo step conclusivo (quello del montaggio dei primi mobili) del cantiere di una grande casa progettata dall’architetto Clara Bona e di cui già abbiamo visto diverse fasi:
- sopralluogo iniziale
- lavori di demolizione e costruzione
- progetto della nuova scala con ripostiglio e mini bagno
- posa delle finiture (parquet, tappezzerie, pitture)
- nuovi bagni
- progetto della cucina
- ristrutturazione degli spazi esterni, terrazzini e balconi
- finti camini come elementi d’arredo.
I mobili della casa sono in parte stati realizzati su misura, altri sono di produzione, ordinati in negozio, e altri ancora arriveranno al momento del trasloco, perché la padrona di casa li porterà con sé dall’abitazione precedente.
Iniziamo dalla sala da pranzo, dice Clara Bona, un ambiente che è collegato con un doppio passaggio al soggiorno vero e proprio, dove si trovano il divano e il camino. Qui, la parte di arredo su misura è un’intera parete progettatta con due armadi laterali con ante chiuse, che servono per riporre servizi di piatti e bicchieri, e una parte centrale bassa e aperta, tipo scaffale libreria, per ospitare libri e sul ripiano oggetti, lampade, sculture (foto sotto). Così si è creato uno spazio anche per appendere dei quadri. L’illuminazione è di design: due lampade storiche di Louis Poulsen illuminano il tavolo.
Le due parti laterali chiuse sono state disegnate con ante a riquadri con inseriti degli specchi, che aprono nuove prospettive e da alcune viste sembrano quasi due porte che conducono a un’altra stanza. Un trucco che uso spesso e che è molto utile per ampliare visivamente gli ambienti.
Lo stesso principio è stato adottato nella parete a boiserie che conduce alla zona della camera del figlio: anche qui il motivo a riquadri con specchi amplia e quasi raddoppia lo spazio. Nelle foto sotto si vedono vari montaggi di questo rivestimento, fino alla prova degli specchi e alla soluzione finita.
Tornando in sala da pranzo, il tavolo scelto è un grande classico del design, un Saarinen in versione ovale, lungo 220 centimetri, con piano in marmo di Calacatta. Intorno abbiamo voluto delle sedie imbottite, molto comode, che sono quasi delle poltroncine, realizzate dal tappezziere con rivestimento in velluto liscio. Nelle foto, vediamo alcune fasi del montaggio dei vari arredi nell’ambiente.
Infine, salendo al piano superiore, ecco gli armadi. Nella camera guardaroba, che si trova nel sottotetto, è stato sfruttato lo spazio sottofalda con ante su misura rivestite in carta da parati, una diversa dall’altra ma con la stessa base di colore (come abbiamo visto qui).
Per la camera da letto e il suo disimpegno sono stati invece realizzati degli armadi con le stesse linee della parete-boiserie del piano sotto e della sala da pranzo, ma senza specchi.
Il disimpegno della camera matrimoniale è rivestito di armadi su tutte le pareti, che inglobano anche le porte (della camera, del bagno e del corridoio stesso). Questi guardaroba all’esterno sono stati laccati opachi colore bianco 9016 (il bianco puro, per intenderci, non quello con una punta di giallo). Gli interni invece sono stati realizzati in laminato effetto tessuto color tortora: una soluzione elegante ma anche molto pratica da pulire. Gli interni sono stati disegnati calcolando esattamente tutto quello che vi si doveva contenere: per ogni cosa un suo posto. Quindi, vani con le giuste altezze a seconda dei vestiti che vi si devono mettere, oltre a ripiani, cassetti e utilissimi scomparti per le borse…. In ogni caso i ripiani interni sono spostabili, così da assecondare le nuove esigenze che nel tempo possono presentarsi. Al posto delle maniglie sono stati scelti dei pomolini realizzati a mano (ferramenta Spinardi di Milano), che aggiungono un’elegante nota decor.
Progetto di interior design e foto: architetto Clara Bona