Per trasformare una casa non è necessario ricorrere a costosi lavori di ristrutturazione e nemmeno sostituire tutti i mobili. A volte può bastare cambiare i colori alle pareti (nemmeno di tutte!) o ridipingere/laccare i vecchi arredi. Proprio come è stato fatto nella cucina del bilocale d’epoca, rinnovato in tempi brevi con interventi veloci e anche poco costosi. Il lavoro più consistente è stato quello della demolizione del controsoffitto dell’ingresso e dell’apertura ingrandita tra soggiorno e corridoio, ora divisi da una bellissima porta vetrata che riprende lo stile delle originarie porte in legno, già presenti nella casa.
Oggi l’architetto Clara Bona ci accompagna in cantiere per vedere come è stata trasformata la camera da letto, una stanza che aveva un bel soffitto con qualche stucco e dei pavimenti in marmette originali da valorizzare con i giusti abbinamenti di colore. Ecco il suo racconto.
L’arredo è (e resterà) semplice: un letto con testata in legno e due piccoli comodini. Il restyling riguarderà però un’intera parete, dominata dalla presenza ingombrante e visivamente invasiva di un armadio con un vano a libreria e profili rossi. Le ante sono rivestite con una carta da parati a fiorellini, di ispirazione giapponese. Molto delicata e gradevole, questa tappezzeria non sta però bene abbinata ai listelli della riquadratura e soprattutto non si intona per nulla con il pavimento creando una dissonanza sgradevole. Anche il lampadario a soffitto non è di qualità: tutto l’insieme non funziona.
La trasformazione, semplicissima, è avvenuta in soli 4 passaggi:
1. Ho deciso di mantenere l’armadio: cambiarlo era troppo costoso, ma ho fatto dipingere di bianco tutte le parti rosse. L’effetto strong si è subito smorzato, e anche l’accostamento con il pavimento è diventato più equilibrato.
2. La parete di fronte all’armadio è stata dipinta dello stesso colore del fondo della carta da parati: un grigio/verde/azzurro molto rilassante e adatto alla zona notte.
3. Sull’altra parete della camera, sono stati fissati dei cilindretti per appendere le collane che la padrona di casa non sapeva dove mettere: un’idea comoda e decorativa allo stesso tempo.
4. Il vecchio lampadario è stato smontato, tolto il paralume in plastica e montato in bagno, mentre al suo posto al momento c’è solo un cavo in tessuto bordeaux con portalampadina in ceramica e lampadina. Una soluzione semplice, economica, ma di carattere. In attesa di scegliere magari una lampada più scenografica.
Progetto di interior design e foto: architetto Clara Bona