Non solo quando si cambia casa, ma anche quando – per mutate esigenze – la stanza di un familiare passa ad un altro, può capitare di volerla adattare alle esigenze e ai gusti del nuovo “occupante”, senza ricorrere a interventi troppo invasivi, come la demolizione di muri per ingrandire o ridurre i vani a vantaggio di altri.
Una situazione tipica in cui si presenta la necessità di modificare la zona notte è quella dello scambio tra fratelli e sorelle: per esempio, quando arriva un altro bebè, la camera da uno deve diventare da due; o quella di due bimbi che dormono insieme ma crescendo necessitano di indipendenza e vengono “divisi” in stanze diverse, magari rinunciando allo studio o unendo la cucina al soggiorno.
L’intento in genere, appena si va ad abitare una nuova casa, è quello di pensare da subito a eventuali possibili evoluzioni dell’assetto familiare o alle mutate esigenze di studio o di lavoro che potrebbero intervenire, così da poter limitare le modifiche importanti e da non dover rimettere in discussione tutto l’impianto e il layout a distanza di breve tempo. Ma anche con piccoli accorgimenti si può trasformare la cameretta in poche mosse e ottenere un eccellente risultato. Come quelli che ci racconta oggi l’architetto Clara Bona messi in atto in un appartamento in cui ha seguito il restyling della stanza da letto di un bambino di 5 anni, da trasformare nel rifugio romantico di una femmina di 11 anni, età in cui si è ancora bambine ma prestissimo si diventerà adolescenti, con un radicale cambiamento di gusti e desiderata. Le lasciamo la parola.
“Senza modifiche strutturali, potevamo facilmente trasformare la cameretta utilizzando solo carta da parati, nuovi colori e nuovi mobili. Le passioni della ragazzina, oltre ai suoi irrinunciabili peluche e pupazzi, erano tutti i toni del rosa e i motivi floreali. Scelte romantiche, che contraddistinguono proprio quell’età.
Mi piaceva l’idea di non farla rinunciare a nulla, cercando di esaudire tutti i suoi desideri, ma facendo delle scelte che potessero essere facilmente trasformabili nel giro di qualche anno senza dover rivoluzionare tutto. Tra i desideri c’era anche il letto a una piazza e mezza, che è proprio il segno distintivo del passaggio da bimba a adolescente. Abbiamo quindi deciso, insieme alla mamma, di acconsentire a questo cambiamento, che sicuramente sarebbe stato apprezzato anche negli anni a venire.
Ma veniamo al progetto vero e proprio. La caratteristica della stanza sono due nicchie simmetriche ad arco, scavate nella muratura perimetrale. Il mio progetto ha mirato a valorizzarle, ponendo il letto al centro e colorandole di un rosa intenso, in risalto con il rosa tenue, quasi cipria, scelto per dipingere il resto della parete.
Per la testata del letto in tessuto è stato scelto un azzurro verde, che si lega alla carta da parati sull’altro muro e crea un contrasto con il rosa, scelta per rivestire la parete della finestra, in cui il disegno con gabbiette, uccellini e fiori gioca nei toni dell’azzurro e del verde, con piccolissime note di rosa.
Le due nicchie color fragola sono state completate da mensole laccate bianche, perfette per essere riempite di tutte le centinaia di piccoli oggetti che affollano la cameretta di ogni preadolescente.
Sulla parete opposta è stata posizionata una grande libreria di De Padova, che al momento è riempita di giochi e pupazzi, ma che nel futuro potrà diventare una libreria adatta alla camera di una ragazza più grande. Quando i gusti evolveranno e cambieranno, nel resto della stanza basterà eliminare il rosa a favore di un colore più neutro e la camera assumerà subito un altro stile, senza dover cambiare i mobili.
Ma nelle fase degli 11 anni, piace ancora giocare ed essere lievi, e per questo abbiamo scelto un lampadario da sogno: si chiama la “Voliere” ed è una lampada molto particolare realizzata con una gabbia da voliera al cui interno volano farfalle e uccellini.
Il risultato finale è forse un po’ carico agli occhi di un adulto, ma rispecchia la personalità della ragazzina che la abita felice, invidiatissima dalle amichette”.
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Progetto di interior design e foto: architetto Clara Bona