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Perfetti per soddisfare le attuali esigenze progettuali (che sempre più richiedono di demolire le pareti sostituendole con grandi infissi, scorrevoli e non), i serramenti interni con vetrate sono l’ideale per dividere nettamente due ambienti lasciando aperta la visuale e ottenendo un effetto ottico di maggiore profondità degli spazi. A tutta altezza o comunque di grandi dimensioni, le vetrate sono di grande tendenza, che abbiano struttura in legno o in metallo. Si può optare per il legno laccato bianco o per il metallo, in genere verniciato bianco o nero. Di grande tendenza, le porte vetrate con profili in metallo quadrettati che richiamano anche i tipici serramenti originari delle costruzioni industriali.
Le vetrate, soluzione ideale per separare soggiorno e cucina o anche soggiorno e ingresso, vengono in genere realizzate su misura, sia che si opti per infissi di produzione industriale sia artigianali, opera di un falegname o di un fabbro, a seconda che si tratti di un serramento in legno o in metallo. Ma sulla base di cosa si deve decidere per un materiale piuttosto che un altro? Un criterio fondamentale è dato dallo stile della casa: in una più classica, per esempio con porte in legno bugnato, una vetrata in legno laccato bianco è l’ideale perché richiama lo stile degli altri infissi interni; in una più contemporanea e in stile industriale, la vetrata in ferro nero sortisce sicuramente un risultato d’effetto. Aggiunge, però, Clara Bona: “Nella scelta di una vetrata e del materiale con cui realizzarla si deve pensare al contesto e allo stile che si vuole dare all’interior. In una casa d’epoca possiamo dunque scegliere di continuare con lo stile originario e fare una vetrata classica, in legno dipinto di bianco, ma possiamo anche puntare sul contrasto netto di una vetrata in ferro, più moderna, che crea comunque un gradevole stacco. Non si può mai, invece, fare il contrario: in un appartamento moderno o comunque in una degli anni 60/70 una vetrata di sapore rétro stonerebbe e sembrerebbe proprio un falso storico. Io non lo consiglierei mai!”
Seguiamo l’architetto Clara Bona nel consueto giro virtuale di alcune case di cui ha seguito il progetto di interior decoration.
Una vetrata che trasforma la cucina con la luce
Come far diventare visivamente più grande lo spazio interno di questa cucina? Con l’apertura di un “buco” nella parete che divide dal soggiorno per aprire nuove prospettive e renderla più ariosa e speciale. Per chiudere l’apertura, è stata fatta realizzare su misura dal fabbro una vetrata in ferro. In questo modo la cucina rimane separata ma si apre totalmente alla vista dal living. Anche la porta della cucina, che in origine era in legno, è stata sostituita con una porta a vetri, realizzata in ferro nello stesso stile industriale della vetrata. In questo modo la luce che arriva dalla finestra della cucina si propaga fino al corridoio, che prima era completamente buio.
Una porta vetrata in legno bianco tra ingresso e soggiorno per cambiare totalmente l’effetto
Un piccolo living in una casa d’epoca acquista importanza grazie alla nuova vetrata che lo separa dal corridoio. Andiamo in cantiere con l’architetto Clara Bona per vedere come sono cambiati gli ambienti.
Una piccola modifica può apportare un grande cambiamento: come l’aver creato una più grande apertura tra ingresso e soggiorno nel bilocale di cui l’architetto Clara Bona ci ha raccontato alcuni lavori di cantiere (nella foto sotto a sinistra, il corridoio prima dell’intervento di restyling e dopo l’eliminazione di parte di parete).
La parte alta della vetrata è fissa, come le due laterali, mentre le due ante centrali si aprono completamente. Il motivo quadrettato, in legno bianco, richiama lo stile originale della casa. Il serramento è stato realizzato da un mobiliere ed è sicuramente l’elemento forte del progetto di interior design, in grado di cambiare radicalmente tutta l’immagine e lo stile della casa. Ecco la trasformazione del corridoio:
Un dettaglio importante: a terra, con la demolizione del muro per trasformare una semplice apertura in un grande vano di passaggio, si era creata a pavimento una fascia senza rivestimento. Nessun problema: in questi casi si possono trovare soluzioni del tutto indolori, anzi a volte anche decorative. In questo caso, la pavimentazione è stata integrata inserendo delle marmette in graniglia che riprendono il colore di quella esistente in corridoio.
Mini video del montaggio
Una vecchia porta vetrata in stile classico
In questo doppio soggiorno di una casa d’epoca con soffitti alti e stucchi “regna” una grande porta vetrata originale dal disegno molto elaborato). Si è voluto giocare sul contrasto inserendo elementi moderni e di design, come il tavolo super essenziale bianco di De Padova e la sospensione in carta di Ingo Maureer. Questi pezzi creano un forte contrasto con i tappeti antichi, i quadri pregiati, i mobili in legno scuro… evitando l’effetto museo. A metà strada ci sono le sedie, in legno e paglia di Vienna: un classico senza tempo, né antico né moderno.
Porte vetrate per valorizzare gli ambienti
Che tipo di porta realizzare per questa casa, di cui vedete qui sotto la planimetria e di cui abbiamo già visto la posa del pavimento in parquet?
Dal punto di vista tecnico, i profili in ferro sono stati scelti di misura adeguata alle dimensioni delle ante e poi sono stati laccati a fuoco in laboratorio con smalto micaceo, quello smalto un po’ luccicante con cui si dipingono spesso le strutture e i cancelli in ferro. Il colore? Antracite, un classico per questo genere di vetrate dal sapore industriale. Tutti i vetri sono antisfondamento, del tipo extrachiaro, per evitare l’effetto azzurrino del vetro normale: questi invece sono completamente trasparenti. La maniglia è integrata nella struttura, anch’essa laccata nella stessa tinta, così quasi non si vede.
Un altro infisso sul quale dovevo intervenire per migliorare la vivibilità della casa era quello della cucina: un normale battente avrebbe dato “fastidio”, perché l’apertura dell’anta avrebbe intralciato quella delle finestre. Quindi è stato sostituito il serramento con uno scorrevole a scomparsa, di tipo artigianale, con la stessa estetica della vicina vetrata grande. È stata quindi costruita una doppia parete in cartongesso, all’interno della quale un’intercapedine accoglie la vetrata piccola, che scorre all’interno del muro grazie al binario montato in alto dal fabbro, prima che la doppia parete fosse finita.
Collegare cucina separata e soggiorno con una vetrata
Una casa, seppur ristrutturata da qualche anno, può avere bisogno di un nuovo look, in linea con un gusto più attuale. In questa abitazione d’epoca con una pianta classica, tipica delle case di inizio secolo, lo schema distributivo della casa non necessitava di grandi modifiche. Sono stati mantenuti i parquet originali d’epoca a spina di pesce, le vecchie porte a doppio battente, i soffitti con gli stucchi e i rosoni in gesso: tutte le caratteristiche che rendono questa casa piena di atmosfera e di fascino.
L’intervento più importante è stato in cucina, l’ambiente che ha subito la più grande trasformazione: i nuovi proprietari preferivano avere una cucina abitabile separata ma più aperta verso la sala, in modo da creare maggior continuità tra tutta la zona giorno. Questo intervento è stato in pratica l’unico “invasivo”, perché ha comportato la demolizione di una porzione di parete tra sala e cucina.

Effetto finale del soggiorno finito e vista sulla cucina: grazie alla nuova apertura vetrata la sala e la cucina sono ora in stretta connessione. Con due parti laterali fisse e due centrali apribili a 180 gradi, la porta ha struttura in ferro a riquadri, di sapore industriale, scelta per creare un contrasto moderno con la casa d’epoca. È stata realizzata artigianalmente da un fabbro, su disegno, ed è stata laccata a fuoco color grigio antracite. I vetri sono antisfondamento extra chiaro (per evitare l’effetto del vetro azzurrino).

La parete della cucina prima della demolizione: si è scelto di demolirne una porzione per creare un’apertura, larga 2 metri e alta 240 centimetri, da chiudere però con una vetrata, una schermatura leggera che quando è chiusa crea un effetto vedo-non vedo.
Nuovo pavimento cucina
In origine c’erano delle cementine ma erano molto rovinate, al punto che non valeva la pena di pensare a un recupero. Si è quindi deciso di toglierle e di sostituirle con un pavimento bello da vedere ma più pratico da utilizzare in piastrelle di gres di colore grigio (collezione Mews prodotta da Mutina, nella versione Chevron Fog), posate a spina di pesce, proprio come il parquet della casa. L’effetto finale è mosso e materico, perché il colore non è uniforme ma ha varie gradazioni di colore che lo rendono molto particolare.
Come posare le piastrelle a spina di pesce? In che direzione orientarle?
Per decidere la direzione della spina, è sempre bene fare delle prove, come si vede nella foto. In questo caso si è scelto di posarle rivolte verso la finestra per catturare più luce.
Le modifiche alla cucina
Nella nuova cucina la parte operativa si sviluppa sulle stesse pareti, ma lo stile è completamente diverso: i mobili sono neri, con il piano e il l’alzata in marmo Calacatta.
Al posto del tavolo c’è un’isola centrale illuminato da 3 lampade molto minimal (Nabila di Tooy) e che funge sia da banco di lavoro sia da zona pranzo, attrezzata con sgabelli. I mobili (di Arclinea) hanno ante in Fenix senza maniglie e interni in noce canaletto. I pensili sono realizzati con ante in vetro specchiante, che si può illuminare internamente.
Una vetrata per far diventare luminosi corridoio e ingresso
In questa casa la cucina è stata lasciata dove si trovava, adiacente all’ingresso. Le due finestre la rendevano molto luminosa, mentre invece l’entrata dell’appartamento risultava troppo buia. Come ribaltare in positivo anche questa caratteristica? Sono stati due gli interventi che hanno permesso di dare luminosità al corridoio e all’ingresso: allargare l’accesso alla cucina chiudendola con una grande porta vetrata e creare su un altro lato una sorta di finestra con vetri non apribili, che mettesse in connessione i due ambienti e lasciasse filtrare la luce naturale dalla cucina all’entrata.

La nuova grande porta vetrata tra cucina e corridoio è in legno laccato bianco è stata realizzata da un falegname serramentista su disegno con il profilo meno grande possibile per questo tipo di materiale, circa 3 cm. Le quadrettature sottili, senza dettagli arrotondati, ne ingentiliscono lo stile: non doveva essere una vetrata di sapore industriale, ma un modello più adatto a un appartamento tradizionale.
Progetti di interior design e foto: architetto Clara Bona
Vetrate per separare ma lasciare a vista
Le vetrate con struttura a riquadri sono di grande tendenza, di colore nero soprattutto, ma anche in bianco per chi preferisce qualcosa di meno “evidente”. Guarda anche queste altre case con pareti vetrate:
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