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Quando si parla di ricavare la seconda camera si presuppone che si stia parlando di un appartamento con una sola stanza, quindi di un bilocale. Necessariamente in questo caso, quindi, per ritagliare lo spazio necessario per una stanza in più significa che va tolto agli altri ambienti che sono il soggiorno, il “cucinotto” d’altri tempi o la cucina – ammesso che questa sia separata – e il bagno. Per fare ciò senza contravvenire alla legge occorre che:
- siano rispettate le misure minime per i diversi ambienti
- siano rispettati i rapporti aeroilluminanti
- sia presente un antibagno (che è richiesto una volta che si metta mano a un appartamento per una ristrutturazione).
COME RICAVARE LA SECONDA CAMERA?
Con interventi rilevanti di ristrutturazione almeno parziale
Unendo soggiorno e cucina (e demolendo una parete)
In genere, la soluzione più praticabile è quella di rinunciare alla cucina separata e utilizzare la sua finestra per una camera da letto. La parete da demolire deve essere un tramezzo e non un muro portante.
Sfruttando il sottotetto
Se hai un’area sottotetto o un attico inutilizzato, si può verificare se è possibile renderlo abitabile e convertirlo in una seconda camera. Questa opzione richiede lavori di ristrutturazione e di coibentazione del tetto se già non è ben isolato, ma può essere una soluzione efficace per sfruttare spazi altrimenti non utilizzati. Occorre richiedere i permessi in Comune e informarsi bene sulla possibilità di recupero del sottotetto prevista da molte Regioni.
Creando un soppalco
Se hai soffitti alti abbastanza da ricavare uno spazio a norma sia sopra che sotto il soppalco, potresti considerarne la realizzazione per creare la seconda camera. Indispensabile consultare un professionista per la pratica burocratica necessaria.
Dividendo lo spazio con una parete scorrevole
I serramenti interni scorrevoli possono essere impiegati per dividere uno spazio in modo flessibile: quando serve, si lasciano aperti e si ha uno spazio più ampio, diversamente li si chiudono per ottenere privacy e un ambito separato. Si ricorda che una camera da letto, per essere ammessa come tale, deve essere dotata di finestra, oltre che di una metratura minima.
Ricavare la seconda camera senza demolire né costruire pareti
Se non si modifica la struttura della casa ovvero non si interviene su pareti esistenti o non se ne costruiscono, si può ottenere uno spazio notte in modi diversi, tutti ammessi per legge se vengono utilizzate strutture non fisse e mobili, come:
- mobili trasformabili con letto abbattibile
- divani letto
- mobili bifacciali inseriti a centro stanza che dividono gli ambiti. Pareti mobili di questo tipo sono librerie divisorie o armadi divisori possono essere utilizzati per definire una zona e creare una sorta di una stanza separata.
- mobile con soppalco e letto in quota
- tende o tendaggi pesanti da fissare a soffitto per delimitare gli spazi offrendo un po’ di privacy
1) PROGETTO IN 3D: RICAVARE LA SECONDA CAMERA E INGRANDIRE IL BAGNO
Aggiungere una seconda camera, aumentare la superficie del bagno e incrementare la possibilità di stoccaggio: ecco gli obiettivi raggiunti nel primo progetto in 3D che vi presentiamo.
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L’acquisto di questo appartamento è stato voluto dai proprietari per il grande terrazzo che gira attorno e per la vista mozzafiato. Presentava però internamente alcune problemi di distribuzione e funzionalità: c’era una sola camera da letto e gli spazi non erano ben “tagliati”, l’ingresso era per esempio troppo grande e poco sfruttabile.
L’obiettivo della ristrutturazione è stato quindi prima di tutto quello di poter disporre di una seconda camera da letto (anche rinunciando alla cucina separata) e di realizzare un disimpegno di ingresso che potesse essere attrezzato per il contenimento.
La piccola cabina armadio esistente è stata eliminata (perché non ritenuta dai nuovi proprietari necessaria in una casa vacanza) a favore di un miglioramento del bagno padronale, che diventa più grande e fruibile con una grande doccia sotto finestra.
Nella zona living preesistente, con grandi vetrate, è stata inserita la cucina utilizzando la parete lineare confinante con il bagno, per poter sfruttare attacchi e scarichi dell’acqua. Per guadagnare spazio le basi sono sistemate anche sotto alla finestra; la colonna frigo è stata collocata in una rientranza presente sulla parete dell’altro bagno, che risulta così mascherata.
Sempre in un’ottica anche salvaspazio, il bancone snack centrale funge anche da schienale per il divano e un angolo del soggiorno, prima inutilizzato e difficile da sfruttare, diventa l’angolo pranzo con la classica panca in legno.
Lo stile della casa è moderno e lineare. I tagli orizzontali e verticali accentuati in nero danno un tocco contemporaneo e attuale ma la presenza del legno e della pietra conferisce calore all’insieme con un chiaro riferimento ai materiali tipici dell’architettura alpina.
2) DA BILOCALE A TRILOCALE: COME RICAVARE LA SECONDA CAMERA E LA LAVANDERIA
Se si rinuncia alla cucina separata, trasformare il bilocale in trilocale è piuttosto semplice. Ma per renderlo funzionale servono interventi mirati. Come in questo progetto 3D, realizzato dall’architetto Elisa Coffinardi.
Trasformare il bilocale in trilocale è uno degli interventi di ristrutturazione più comuni e, nella maggior parte dei casi, la necessità è quella di ricavare la seconda camera da letto. In base alla maggior parte dei regolamenti edilizi la camera singola deve misurare almeno 8 mq: una metratura che spesso si può ottenere semplicemente rinunciando alla cucina separata, come in questo caso.
Progetto: ricavare seconda camera e lavanderia
Il progetto che proponiamo si riferisce a un appartamento di circa 63 mq che, allo stato originario, ha una pianta molto razionale suddivisa in: camera da letto matrimoniale, soggiorno, e cucina indipendente abitabile (adiacente il soggiorno), tutti distribuiti lungo un corridoio, più un bagno lungo e stretto preceduto da un disimpegno con un piccolo ripostiglio. La richiesta è proprio quella di ricavare la seconda camera, singola, da attrezzare anche con una zona studio. Inoltre c’è l’esigenza di disporre di un bagno ampio e di un locale lavanderia, con la volontà di limitare il numero degli interventi murari.
A partire da queste considerazioni e visto che la cucina misura circa 11,50 mq, la trasformazione da bilocale a trilocale è presto fatta, basta semplicemente cambiare la destinazione d’uso della zona cottura e rinnovare le finiture della stanza. Il progetto si concentra invece sull’ampliamento del soggiorno al quale viene annessa la cucina e sulla riorganizzazione della zona di servizio.
L’obiettivo di rendere più godibile il living si ottiene eliminando la parete che divide il soggiorno dal corridoio, che ora risulta interamente inglobato nell’open space. Questo intervento permette di recuperare spazio utile a sinistra della porta d’ingresso per sistemare un mobile credenza/portatv e per sfruttare meglio il resto della stanza con aree ben distinte.
La zona cottura è concentrata sulla parete che confina con la nuova camera da letto. La sua posizione è strategica per poter sfruttare gli attacchi dell’acqua e del gas già esistenti. È arredata con una composizione in linea in finitura bianca che fa tutt’uno con la parete. Di fronte a questo blocco, in piena luce vicino alla finestra, c’è il tavolo da pranzo. Rotondo e nella stessa finitura dei mobili si addice alla posizione d’angolo perché è poco ingombrante e lascia intorno passaggi più fluidi. È illuminato da una lampada da terra ad arco che offre una luce puntuale perfetta per il piano e capace di regalare anche una piacevole luce d’atmosfera.
Di fianco al tavolo, la zona conversazione è arredata con un divano componibile, sistemato in modo da vedere comodamente la tv da tutti i posti a sedere. Rivestito in tessuto grigio chiaro mélange, è formato da moduli che si possono facilmente configurare in diversi modi e prevede un pouf da usare anche come tavolino. A sottolineare lo spazio dedicato al salotto c’è un tappeto azzurro in nuance con le pareti.
Per quanto riguarda invece la zona di servizio, il bagno esistente viene ampliato annettendo una parte della camera matrimoniale.
La nuova pianta disegna tre aree: di fronte alla porta d’ingresso, cui si accede da un nuovo disimpegno, c’è la zona lavaggio attrezzata con un ampio lavabo incassato in un mobile in finitura legno suddiviso in pratici cestoni.
La nicchia che confina con la camera matrimoniale, ottenuta dal ridisegno del bagno, è occupata da un’ampia doccia walk in chiusa su un lato da una parete in muratura che ingloba un pilastro e che ritaglia un “vano” portaggetti. Al di là della parete sono appaiati i sanitari.
La lavanderia nel nuovo trilocale occupa per intero lo spazio precedentemente suddiviso fra ripostiglio e disimpegno (ora chiuso dalla parte dell’ingresso per appoggiare il mobile del soggiorno) ed è accessibile dall’interno del bagno. È attrezzata con la lavatrice e con un’armadiatura a tutta altezza che si sviluppa a elle.
Il ridisegno di una pianta comporta inevitabili opere di ripristino delle finiture a parete e, nel caso di demolizioni e costruzioni, anche a pavimento. In questo caso si è scelto di puntare su tinte chiare per i muri, con la prevalenza del bianco per aumentare la luminosità dell’appartamento e qualche tocco di azzurro chiaro per dare carattere senza alterare il mood. Unica eccezione il bagno, dove il rivestimento è in gres effetto pietra giocato su diverse varianti di colore.
A pavimento in tutta la casa c’è un parquet di rovere in una tonalità chiara e calda.
Rientra in questa palette colori anche la nuova camera, arredata con un armadio in nicchia total white, coordinato a una soluzione a ponte che incornicia con moduli chiusi e vani a giorno un letto di linea minimal. Sul lato opposto, la zona studio è organizzata con una struttura sospesa che integra il piano scrittoio, cui fa da sfondo una parete dipinta nei toni dell’azzurro e del giallo.
3) RICAVARE LA SECONDA CAMERA IN 55 MQ
“Prima” e “dopo” gli interventi di ristrutturazione
La nuova disposizione prevede la cucina integrata nel soggiorno. Ma grazie al fatto che il corridoio divide la zona giorno in due ambienti separati, cottura/pranzo e salotto risultano come due zone separate e ben distinte.
Il lavori di demolizione e costruzione
Con un intervento contenuto, che prevede anche il rifacimento degli impianti e il ripristino delle finiture, la vecchia cucina viene trasformata in una seconda camera da letto per una persona.
Per realizzarla è necessario abbattere la parete e ricostruirla spostandola verso il soggiorno.
Zona cottura e pranzo condividono nel nuovo progetto lo stesso spazio, in precedenza destinato al salotto. Essendo comunque adiacente alla vecchia cucina, l’entità dei lavori è limitata, semplificando la realizzazione dei nuovi impianti.
Al salotto, arredato con due divani frontali e un tavolino al centro, è riservata la parte di soggiorno a destra dell’ingresso, che è più contenuta. Si ha il vantaggio di avere un angolo conversazione comodo e raccolto.
La camera matrimoniale di circa 16 mq rimane invariata. Ampia e luminosa, completa di armadio e cassettone, è disposta in maniera funzionale e lascia un passaggio agevole verso il terrazzo.
Anche il bagno non è interessato dai lavori di ristrutturazione. Pratico e funzionale, in quanto ha la vasca che sfrutta il sottofinestra, mentre gli altri elementi sanitari sono allineati su un’unica parete.
Living a più funzioni
Con una serie di interventi architettonici, un arredo mirato e soluzioni decorative si è a riusciti a mimetizzare l’angolo cottura; creando uno spazio funzionale e pratico senza trascurare l’estetica. Con il risultato di isolare anche visivamente questa zona operativa.
1. Un controsoffitto formato da una cornice luminosa formata da faretti ad incasso in serie, delimita la zona del salotto, proseguendo lungo il corridoio con lo scopo di evidenziare la separazione dalla zona pranzo.
2. L’ampio specchio in orizzontale a parete sopra il divano, inserito in una cornice lineare ma comunque decorativa, crea un effetto di maggiore profondità con gradevoli riflessi.
3. Nella zona cottura/ pranzo la parete è interamente attrezzata con moduli contenitori. Inoltre l’elemento terminale a giorno è stato pensato per appoggiare uno schermo tv, orientabile anche verso il salotto.
4. Una soluzione articolata per ottimizzare lo spazio, riducendo l’impatto nell’ambiente open, è quella di accostare il tavolo a ridosso della cucina a “elle” formando così una penisola funzionale.
La stanza in più
Misura 9 mq, come prescritto dalla legge nazionale per la camera da letto singola. In realtà a seconda del Comune di appartenenza, bisogna attenersi alle dimensioni imposte dalla normativa locale, che possono differire da quella generale del 1975.
Nel progetto la camera è organizzata con i mobili lungo le pareti libere, creando così una sorta di “effetto nicchia” intorno alle due aperture. La soluzione scelta ottimizza l’altezza della stanza, con moduli a ponte che sovrastano il letto/divano e la scrivania, posti di fronte. Attrezzati all’interno, i contenitori sospesi sono abbinati a elementi a giorno e ad altri vani.
4) RICAVARE LA SECONDA CAMERA IN 60 MQ
“Prima” e “dopo” gli interventi di ristrutturazione casa 60 mq
Poco sopra abbiamo visto un bilocale che è stato trasformato in trilocale rinunciando alla cucina separata. In questo secondo caso l’appartamento da trasformare prevede in partenza un ampio soggiorno, una camera matrimoniale e una cucina indipendente cui non si vuole rinunciare. La nuova disposizione prevede infatti di ricavare anche un ulteriore locale dove spostare la cucina. Nel soggiorno, nella zona pranzo e nell’angolo conversazione gli spazi sono progettati utilizzando uno schema di tipo tradizionale.
Il lavori di demolizione e costruzione
L’intervento consiste nel prevedere la camera da letto singola al posto della cucina. Perché risulti a norma occorre ampliare il locale spostando la parete verso il corridoio, che viene ridotto. Bisogna a prolungare la parete del disimpegno della zona notte, per far sì che comprenda anche la porta della stanza aggiunta. Nuove pareti, con i relativi impianti idraulici ed elettrici, delimitano la cucina ricavata ex novo dalla superficie del soggiorno.
La nuova cucina ha una superficie di 5,70 mq. Avendo una forma regolare, è stata arredata con una composizione che si sviluppa su tutte le pareti. Per sfruttare al massimo lo spazio, è stato arredato anche lo spazio sotto la finestra e quello sopra la porta.
Il soggiorno si è ridimensionato a circa 15 mq, una superficie comunque sufficiente per poter avere salotto e zona pranzo. Questa è disposta nella parte più vicina alla cucina, mentre il divano si trova in prossimità della finestra.
Il bagno non viene interessato dai lavori, potendo contare su una sistemazione funzionale degli elementi, con la doccia che sfrutta l’angolo e i due sanitari di fronte al lavabo.
Anche la camera matrimoniale rimane come prima, limitando i lavori alla zona di ingresso/soggiorno per l’aggiunta della seconda camera. L’ambiente è organizzato bene, con la lunga parete di fronte al letto utilizzata interamente come guardaroba.
Zone differenziate
Ridimensionato per far posto alla nuova cucina, il soggiorno è comunque confortevole, con una lunga parete attrezzata di fronte al divano e una zona pranzo spaziosa e valorizzata da lampade a sospensione. Non a caso l’illuminazione è stata curata in modo particolare, così da valorizzare gli interni con la giusta atmosfera per le diverse prospettive.
1. Due applique gemelle illuminano il passaggio verso il salotto. Per creare un’atmosfera d’effetto, il diffusore deve fornire sia luce diffusa (diretta verso l’alto) sia fasci luminosi verso il basso.
2. All’ingresso, a lato della porta, il mobile contenitore sospeso è coordinato alla composizione del soggiorno e serve anche come piano d’appoggio. L’insieme si completa con uno specchio ovale.
3. In corrispondenza del tavolo sono state pensate due lampade coniche a sospensione affiancate. Sono le luci più adatte perché illuminano dall’alto in modo uniforme e delicato, evitando zone d’ombra.
4. L’intera parete del soggiorno è attrezzata da una libreria modulare capiente e proporzionata, con la parte centrale a giorno, mentre quella superiore e inferiore sono chiuse con ante.
La stanza in più
Ha una superficie di 9,6 mq ed è quindi una camera singola. L’arredamento ha una composizione articolata a tutt’altezza che integra vari elementi, utilizzando al meglio lo spazio. Il letto, inserito sotto vani a giorno e contenitori sospesi, è addossato alla boiserie che riveste la parete. Affiancato da comodino e scrittoio su misura, ha la base contenitore. La struttura prosegue e si sviluppa ad angolo con il vano guardaroba. Variando con moduli diversi, l’insieme risulta funzionale, capiente e piacevole, grazie anche alla scelta delle tonalità chiare delle finiture.
5) RICAVARE UNA CAMERA IN PIÙ IN UN PICCOLO BILOCALE AL MARE
Il quesito in questo caso riguarda un piccolo appartamento al mare da cui si vuole ricavare una piccola camera da letto. Ecco il progetto realizzato dall’architetto Paolo Mereghetti – studio M&C Architetti Associati, Milano – http://www.mec-architetti.it
In primo luogo occorre considerare che i Regolamenti edilizi locali forniscono precise indicazioni in merito alle dimensioni minime dei locali di abitazione e che in ogni caso – secondo quanto indicato nel Decreto ministeriale Sanità del 5 luglio 1975 – le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9 se per una persona, di mq 14 se per due persone (con differenze tra città, per esempio a Milano a 12 mq esclusa la cabina armadio). Con riferimento alla planimetria, la dimensione e posizione dei locali non permette di ricavare un’altra camera senza procedere ad una revisione generale dell’assetto distributivo dell’appartamento. La soluzione di progetto prevede una nuova camera singola da 9 mq ricavata dal ridimensionamento dei locali esistenti. Per poter dare aria e luce al soggiorno è però necessaria l’apertura di una nuova portafinestra con affaccio sul balcone.
Il bagno, che normalmente può essere dotato di sola aeroilluminazione artificiale, è stato quindi ridimensionato e traslato in una zona più interna ricavando così parte della superficie necessaria alla formazione del nuovo locale. Per tutti gli spazi di abitazione si è voluto mantenere l’accessibilità diretta al balcone, mentre i disimpegni sono stati ridotti al solo locale antibagno. Nel complesso il progetto coniuga la funzionalità dei nuovi spazi con il vantaggio di avere un locale in più. Il nuovo lay-out deve essere opportunamente verificato sulla base dei Regolamenti igienico edilizi locali e degli specifici vincoli strutturali, impiantistici e condominiali.
6) Soggiorno e cucina insieme per aggiungere la seconda camera
Spesso la necessità di ottenere nuovi spazi all’interno di un appartamento porta a dover ripensare all’intera impostazione planimetrica dell’unità abitativa. Vediamo la richiesta del lettore W.B. che aveva necessità di ricavare una seconda camera da letto in un appartamento attualmente composto da una sola camera, un bagno, una zona giorno ed una cucina abitabile, oltre che da una zona di ingresso e disimpegno.
L’intervento prospettato con questo progetto dello Studio Patetta – http://www.studiopatetta.wix.com/studio parte dall’idea di non modificare la posizione del bagno per non dover così intervenire sugli impianti e di mantenere i sanitari in una posizione adeguata al raggiungimento della colonna di scarico delle acque nere.
Pianta stato di fatto
Di conseguenza si è pensato di riorganizzare l’appartamento spostando la zona giorno dove attualmente si trova una camera da letto, sovradimensionata rispetto alle normali dimensioni (23 mq rispetto ai 14 mq normalmente indicati dai regolamenti edilizi per una camera matrimoniale).
Nella zona in precedenza occupata dalla cucina abitabile e dal soggiorno sono stati abbattuti dei tramezzi e, tramite la costruzione di nuovi divisori, si è riusciti a ricavare una camera da letto matrimoniale (14 mq) ed una camera da letto singola (9 mq). Inevitabilmente lo spazio destinato ad ospitare la seconda camera da letto non ha permesso, nella nuova distribuzione, di avere una cucina abitabile separata dal soggiorno, ma si è dovuto optare per un unico ambiente soggiorno cottura. In quest’area la parete che fronteggia la portafinestra aperta sul balcone è stata interamente occupata da un mobile che in parte ospita la cucina e che, immediatamente dopo la colonna frigo, diventa un mobile basso adatto ad ospitare la televisione. Lavorando senza soluzione di continuità si è tentato di integrare nel miglior modo possibile la cucina con il resto dell’arredo.
Alla parete al quale sarà addossato il tavolo da pranzo è stata data una connotazione diversa rispetto alle altre: è stata rivestita infatti con una carta da parati lasciando una fascia centrale costituita da pannelli laccati di colore grigio. Alla base di questa pannellatura è stata posta una panca: in caso di necessità è sufficiente allontanare il tavolo dalla parete per ottenere così ulteriori posti a sedere per gli ospiti e risolvendo così il problema di avere delle sedie aggiuntive.
Per l’arredo si è scelto di accostare i legni ad un rivestimento delle pareti color grigio, riprendendo la stessa tonalità nel rivestimento degli imbottiti: una nota di colore è data dalle sedie in plastica lucida di colore rosso.
AGGIUNGERE UNA CASA ANCHE IN CASE PIÙ GRANDI
7) UNA CAMERA IN PIÙ IN UNA CASA CON MURO PERIMETRALE NON ORTOGONALE
Ritagliare una nuova camera anche da un appartamento più grande può non essere facile. A volte, anche quando si sia disposti a una completa ristrutturazione, risulta addirittura impossibile, soprattutto perché manca la finestra per la necessaria aeroilluminazione. Ecco allora la sfida progettuale, raccolta e risolta dal nostro architetto e interior designer Elisa Coffinardi, http://www.archcoffinardi.weebly.com, con questo progetto.
L’appartamento presentava una disposizione tradizionale con stanze ai lati del corridoio centrale la cui parete sinistra è tra l’altro il muro portante dell’abitazione. La richiesta del lettore era di trasformare questo appartamento tradizionale in un’abitazione moderna con zona giorno e zona notte ben definite e tre camere da letto nella zona notte. Per fare ciò tenendo in considerazione come punto di partenza la presenza del muro di spina e la posizione degli scarichi dei bagni e della cucina è stata rimodulata la suddivisione degli spazi.
All’ingresso con una piccola demolizione del muro si ottiene un’apertura diretta guardando a sinistra verso il soggiorno, mentre a destra un grande vano con una scorrevole a tutta altezza porta alla cucina, le cui pareti sono state inclinate seguendo l’andamento del muro esterno della casa permettendo l’inserimento di una cucina lineare e di un comodo tavolo con panca nell’angolo. Entrando nella zona notte troviamo dapprima ai lati del disimpegno le due camerette ed i bagni principali dell’abitazione. In fondo al corridoio, troviamo la porta della camera da letto matrimoniale, nella quale è stato ricavato il secondo bagno ad uso esclusivo.
FOTO PROGETTI CASA CON UNA CAMERA IN PIÙ
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