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La ristrutturazione di una villa storica nel cuore di Torino, fatta costruire dal conte Marentino (da cui prende il nome) nel secolo scorso, è stata l’occasione per dimostrare come la tradizione architettonico-materica del periodo Liberty possa felicemente convivere con l’innovazione tecnologica di sistemi e impianti assolutamente contemporanei.
Tradizione costruttiva e innovazione tecnologica nella ristrutturazione della storica costruzione
I lavori di ristrutturazione dell’edificio, durati cinque mesi, hanno interessato in particolare il secondo piano, dove sono stati accorpati due distinti appartamenti per unirli ai livelli sottostanti, già ammodernati durante gli anni Ottanta. Il risultato è una grande casa su tre piani con un terrazzo molto ampio all’ultimo, in cui passato e futuro si intrecciano virtuosamente.
La struttura architettonica principale è stata infatti mantenuta, riportando a vista e di conseguenza a nuova vita elementi propri del periodo di costruzione: travi lignee scoperte nelle camere e nei bagni della zona notte in mansarda, soffitti di legno parzialmente a cassettoni nel soggiorno, parquet con cornici disegnate, fasce decorative sui fronti…
Così le nuove finiture, sia a pavimento – parquet, gres porcellanato che rilegge le sfumature minerali della pietra naturale – sia a parete, sono selezionate per inserirsi armoniosamente nel contesto storico, senza cadere nella nostalgia del passato. I materiali della tradizione, come legno, marmo, pietra, a maggior ragione nella ristrutturazione di una villa come questa, possono infatti essere reinterpretati in chiave contemporanea, accostandoli ad accessori e a un arredamento moderno, che ne facciano risaltare la peculiarità.
Innovazione tecnologica
Al recupero edile si è poi affiancato un accurato lavoro di modernizzazione dei sistemi e degli impianti tecnici della casa, al fine di migliorare l’efficienza energetica del complesso e nel contempo il comfort dei proprietari. I terminali – rubinetterie, caloriferi, display touch screen – si distinguono per un elevato grado di funzionalità, che tuttavia non tralascia l’estetica.
Prestazionali anche i serramenti: porte d’ingresso con speciali serrature motorizzate che si aprono automaticamente con chiavi di derivazione automobilistica, finestre isolate termo-acusticamente – seppure realizzate su misura con persiane dotate di stecca “alla piemontese” e becco a civetta – grazie a vetrocamere basso emissive riempite con gas argon dall’elevata trasmittanza termica ma comunque ad alta trasmissione luminosa.
Progetto: Carmine Minervino, Studio mA+A-minervino
Foto: Alessandro Lercara