Per contenere il dispendio energetico domestico e di conseguenza i costi delle bollette, ma soprattutto per vivere la casa in completo benessere e con un adeguato comfort termico, nel caso di un edificio esistente la soluzione migliore è la riqualificazione energetica, un complesso di interventi e lavori che sono attualmente agevolati dal Superbonus, la detrazione fiscale del 110%, che consente di valorizzare al massimo la propria casa con un risparmio eccezionale, che supera abbondantemente quello del precedente Ecobonus.
Vediamo un esempio pratico di riqualificazione energetica di un piccolo edificio, un’abitazione privata il cui progetto è stato presentato da Pietro de Cinque dello studio E-more Energy al Concorso di Idee Viessmann Edizione 2020, e segnalato tra i progetti Silver.
Il progettista si è servito dell’esperienza di certificatore LEED AP acquisita nei progetti certificati “Green Building”, enfatizzando la strategia per la minimizzazione del fabbisogno energetico e massimizzando il comfort termico dell’abitazione.
La casa unifamiliare, che si trova in una località in provincia di Chieti, affaccia sul mare ed è stata totalmente ristrutturata. Per minimizzare il fabbisogno di energia utile dell’edificio, sono state previsti nuove aperture, isolamento delle facciate e inserimento di schermature solari.
Le ampie vetrate, schermate da apposite velette, permettono di vivere l’ambiente esterno naturale circostante in piena sintonia tra spazio edificato ed ambienti esterni.
Obiettivo centrale del nuovo progetto è stato infatti quello di garantire il massimo comfort termico, riducendo il più possibile il fabbisogno energetico, e il minimo impatto ambientale. La soluzione ideata ha pertanto previsto una perfetta integrazione dell’edificio rinnovato nel paesaggio circostante e l’utilizzo delle più avanzate proposte al livello tecnologico per quanto riguarda tutta la parte impiantistica.
Quali impianti per il risparmio energetico
A livello impiantistico e tecnologico, l’assenza sia della linea pubblica di gas naturale, sia della pubblica fognatura, hanno stimolato il progettista verso soluzioni fortemente innovative.
Nel progetto, sono stati utilizzati (installatore Idrotherm) i seguenti prodotti Viessmann, che possono beneficiare del Superbonus:
- pompa di calore splittata Vitocal 250-S per la climatizzazione: ogni stanza è dotata di una sonda di temperatura e di umidità permettendo all’utente una regolazione minuziosa del proprio comfort in base alle sue esigenze. La distribuzione di caldo o fresco è affidata a un impianto a pavimento, installato su tutti i livelli, capace di erogare la necessaria quantità di energia termica sia nella stagione invernale che estiva.
- pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria Vitocal 161-A: nel periodo estivo, l’aria fresca “esausta” prodotta dalla pompa di calore situata nella centrale termica viene utilizzata per raffrescare i locali della zona notte.
- sistema di ventilazione meccanica controllata VMC Energyvent 150-D decentralizzato con doppio filtro combinato (pollini e polveri). I ventilatori ad alta efficienza e lo scambiatore entalpico per il recupero di calore permettono di ottenere il ricambio dell’aria viziata, evitando l’accumulo di umidità e inquinanti, con il massimo risparmio energetico.
- impianto di riscaldamento a pavimento Viessmann
Zero emissioni per l’edificio riqualificato
Il risultato è un edificio sostenibile a zero emissioni, sia per l’utilizzo totale di energia rinnovabile, sia per la gestione dei reflui domestici destinati all’irrigazione di piante ornamentali dopo adeguato trattamento.
Dal punto di vista energetico, l’approccio è “Total Electric”, con impianti chiamati a soddisfare tre aspetti:
- maggiori rendimenti
- minor fabbisogno di energia primaria
- zero emissioni in loco.
- EEF – ENERGY EFFICIENCY FIRST – l’intervento sull’involucro ha consentito di abbattere i consumi energetici indipendentemente dalla soluzione impiantistica
- NET ZERO CARBON – l’utilizzo di impianti a energia rinnovabile come le pompe di calore unitamente a impianti radianti che ne massimizzano l’efficienza consentono di ridurre ulteriormente il contributo di emissioni di CO2
Si può calcolare che la riduzione complessiva delle emissioni di CO2 equivalenti è superiore al 60% rispetto alla situazione preesistente, quindi assolutamente in linea con le prospettive di decarbonizzazione!
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