Riscaldare e raffrescare con le pompe di calore

In Italia, secondo Assoclima, l'utilizzo delle pompe di calore registra un aumento del 120% nel 2021 rispetto al 2020. Una buona notizia per l'Ambiente, ma anche per chi - volendo risparmiare sulle bollette e desiderando scegliere una soluzione ecosostenibile - può orientarsi verso un sistema sempre più unanimemente apprezzato.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 20/03/2022Aggiornato il 20/03/2022

La necessità di impiegare energia “verde” è sempre più sentita e condivisa in tutti i campi, soprattutto per il riscaldamento.

I vantaggi delle pompe di calore

In alternativa alle soluzioni che impiegano combustibili fossili, le pompe di calore presentano il grande vantaggio di sfruttare in modo sostenibile gli elementi della natura e di avere un notevole risparmio in bolletta. Con enorme beneficio dell’Ambiente e della sua salvaguardia.

A che cosa servono le pompe di calore

Per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, la tecnologia delle pompe di calore – per rendere confortevole l’ambiente domestico – sfrutta l’energia termica proveniente da fonti rinnovabili esterne come l’aria, l’acqua e il sottosuolo, per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

In questo modo è possibile produrre calore senza utilizzare combustibili fossili, utilizzando fonti di energia totalmente rinnovabili e gratuite.

Aumento in Europa e in Italia dell’utilizzo delle pompe di calore

In continua crescita nel 2021, il segmento delle pompe di calore nel 2020 ha registrato un aumento del 19% a livello europeo (fonte EHPA – European Heat Pump Association) rispetto all’anno precedente. In Italia, Assoclima stima inoltre un aumento del 120% nel 2021 rispetto al 2020. Questo, non solo perché sta diventando la prima tecnologia di riscaldamento nelle nuove costruzioni, ma perché anche nel settore delle ristrutturazioni sta prendendo sempre più piede.

Pompe di calore diverse a seconda della fonte di energia

Le pompe di calore non sono tutte uguali, infatti si distinguono per la fonte di energia utilizzata:

  • pompa di calore aria-acqua: sfrutta l’energia termica contenuta nell’aria esterna per trasferirla all’acqua dell’impianto;
  • pompa di calore aria-aria: trasferisce l’energia termica tra l’aria esterna e l’aria interna per raffrescare o riscaldare gli ambienti (ad esempio, le unità di climatizzazione interne sono pompe di calore aria-aria);
  • pompa di calore acqua-acqua: tipologia che sfrutta l’energia termica dell’acqua di falda;
  • pompa di calore geotermica: utilizza l’energia termica proveniente dal suolo.

 

Pompa di calore aria-acqua, il sistema più diffuso

Come funziona

Nelle pompe di calore aria-acqua, il sistema più diffuso, l’aria esterna viene impiegata in un ciclo frigorifero che trasferisce il calore da un fluido più freddo (l’aria esterna appunto) ad uno più caldo, ossia l’acqua dell’impianto di riscaldamento e/o dell’acqua sanitaria. Ma la pompa di calore può anche essere utilizzata per il raffrescamento, poiché è in grado di trasferire il calore da un fluido più caldo (l’acqua dell’impianto) ad uno più freddo (l’aria esterna), con lo stesso principio base di funzionamento di un frigorifero.

I vantaggi della pompa di calore aria-acqua

L’impiego di un sistema di questo tipo ha diversi vantaggi:

  • un unico impianto per il comfort di casa per il riscaldamento, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria 
  • la possibilità di collegarlo a un impianto fotovoltaico 
  • consumo di energia “verde”
  • nessuna emissione nociva nell’Ambiente.
Anche Mitsubishi Electric ha una propria la linea di pompe di calore aria-acqua chiamata Ecodan, che unisce ridotto consumo energetico, massima efficienza e attenzione all’ambiente: le nuove unità esterne Ecodan R32 SUZ-SWM con capacità 4,00, 6,00, 8,00 kW, utilizzano infatti il gas refrigerante a basso GWP (Global Warming Potenzial) R32, contribuendo a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. I moduli interni D-generation, da abbinare alle unità esterne Ecodan R32, possono essere di due tipi: hydrobox, unità compatte installate a parete con possibilità di collegare un bollitore esterno di acqua calda sanitaria, o hydrotank (nella foto), unità installate a pavimento con bollitore per l’acqua calda sanitaria integrato disponibili nei volumi 170, 200 e 300 litri. Quest’ultime sono soluzioni all-in-one particolarmente adatte nel caso di utilizzo della pompa di calore in edifici residenziali, poiché permettono di evitare lavori in cantiere e ingombri maggiori, oltre che soluzioni esteticamente poco gradevoli.

Pompa di calore aria-acqua Ecodan di Mitsubishi Electric che unisce ridotto consumo energetico, massima efficienza e attenzione all’ambiente: le nuove unità esterne Ecodan R32 SUZ-SWM con capacità 4,00, 6,00, 8,00 kW, utilizzano infatti il gas refrigerante a basso GWP (Global Warming Potenzial) R32, contribuendo a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. I moduli interni D-generation, da abbinare alle unità esterne Ecodan R32, possono essere di due tipi: hydrobox, unità compatte installate a parete con possibilità di collegare un bollitore esterno di acqua calda sanitaria, o hydrotank (nella foto), unità installate a pavimento con bollitore per l’acqua calda sanitaria integrato disponibili nei volumi 170, 200 e 300 litri. Quest’ultime sono soluzioni all-in-one particolarmente adatte nel caso di utilizzo della pompa di calore in edifici residenziali, poiché permettono di evitare lavori in cantiere e ingombri maggiori, oltre che soluzioni esteticamente poco gradevoli.

  • Le unità esterne, in abbinamento ai moduli interni D-generation, permettono di raggiungere la massima classe A+++ in riscaldamento e A+ per la produzione di acqua calda sanitaria. Comfort e prestazioni sono garantite fino a -20 °C e la temperatura acqua in mandata fino a 60 °C permette di adattarsi a ogni configurazione impiantistica.
  • Le nuove versioni Hydrobox (nella foto) e Hydrotank D-Generation permettono di ridurre il quantitativo minimo di acqua di impianto, che risulta di circa 1 litro per KW di potenza dell’unità esterna rispetto ai 4 litri per KW dei modelli precedenti.
  • I moduli Hydrobox sono altresì installabili nel modulo “Inwall” (nella foto), il sistema ad incasso da esterno che racchiude tutte le componenti impiantistiche della pompa di calore, lasciando libero lo spazio all’interno dell’edificio. Inwall rappresenta la soluzione ideale in caso di nuovi edifici o ristrutturazioni rilevanti.
Come valuti questo articolo?
12345
Valutazione: 1 / 5, basato su 1 voti.
Avvicina il cursore alla stella corrispondente al punteggio che vuoi attribuire; quando le vedrai tutte evidenziate, clicca!
A Cose di Casa interessa la tua opinione!
Scrivi una mail a info@cosedicasa.com per dirci quali argomenti ti interessano di più o compila il form!