Contenuti trattati
Dopo aver visto come valorizzare il corridoio e trasformare la cucina grazie alla luce, eccoci alla terza puntata della ristrutturazione dell’appartamento della pianta sotto.
Qui, ci concentriamo sui passaggi della ristrutturazione del bagno. Un argomento di grande interesse, perché quasi sempre quando si compra una casa il bagno è da rifare. Succede anche quando ci si vive da tanto tempo: all’improvviso arriva il momento in cui il bagno non piace più esteticamente o inizia ad avere problemi tecnici.
Tempi da considerare per la ristrutturazione del bagno
Rifare il bagno è un lavoro che non va assolutamente sottovalutato, perché richiede soprattutto tempo. Per esempio, se si rifanno anche gli impianti e si cambia la posizioni dei sanitari, può richiedere anche un mese di lavori e manovalanze molto competenti.
Il bagno prima dei lavori
In questo bagno le piastrelle erano ancora in buono stato ma molto datate, ormai passate di moda, ma era soprattutto la disposizione dei sanitari a non essere ottimale. La vasca non veniva mai usata, e la padrona di casa desiderava avere una grande doccia, meglio se con una panchetta per sedersi o appoggiare i prodotti.
Voleva poi un lavabo con un armadietto che potesse contenere tutto quello che non si vuole vedere a vista e qualche elemento decorativo per rendere bello e piacevole l’ambiente, un posto in cui potersi rilassare.
Quindi, anche se non sono state spostate le pareti, tutto è stato cambiato.
Demolizioni bagno e posa impianti bagno
La prima fase di cantiere è sempre quella delle demolizioni: dopo aver rimosso i sanitari e le piastrelle sono stati fatti i nuovi impianti, e solo dopo averli finiti tutto il bagno è stato rasato per preparare pavimenti e pareti alla posa delle piastrelle.
Per sfruttare l’angolo irregolare e avere più spazio possibile da dedicare alla doccia, si è pensato di collocarla lì.
La prima cosa che deve arrivare in cantiere sono i corpi da incasso che vanno murati: il piatto doccia, la parte interna della cassetta del WC e quella dei miscelatori della doccia e dei rubinetti a parete. Tutta questa fase, che è la più lunga, non è particolarmente interessante da seguire per chi ama vedere lo stile finale, ma è la parte più importante nella ristrutturazione.
Dopo aver rasato le pareti e posizionato il piatto doccia è stata costruita la panca nell’angolo dentro la doccia, poi impermeabilizzata prima della posa delle piastrelle.
Quali finiture scegliere
Ovviamente prima che inizi il cantiere bisogna aver definito il progetto in tutte le sue parti, avere preso tutte le decisioni relative e soprattutto avere inviato le richieste d’ordine di piastrelle, sanitari, rubinetti, lavabo e doccia, per evitare che il cantiere si fermi per ritardi nelle consegne.
Le prime cose da scegliere sono i sanitari e rubinetti, ma soprattutto le piastrelle di pavimenti e pareti, gli elementi che più di tutti gli altri determineranno lo stile e il decor di tutto l’ambiente.
Piastrelle: base neutra che non stanca e si trasforma con accessori e pitture
Per arrivare alla soluzione definitiva di questo bagno abbiamo visionato tantissime proposte, ma poi siamo tornati alla prima considerata, come spesso succede.
Una base neutra è la scelta migliore per non legarsi in futuro.
Per il pavimento, di cui nella foto sopra si vede l’inizio della posa, si è optato per una semplice piastrella da 20×20 centimetri, che però ha un decor geometrico in bianco e nero che lo fa sembrare di formato micro.
Per le pareti è invece stata fatta una scelta classica e intramontabile: le piastrelle diamantate rettangolari bianche lucide, con posa sfalsata e bordate da una piccola matita in ceramica nera.
Le pareti sono state rivestite fino a 120 centimetri di altezza, tranne che nella doccia, dove si è saliti fino a 220 centimetri.
Con rivestimento di questo tipo, basta poi giocare con i colori delle pitture per le pareti pareti e con gli accessori per trasformare il bagno – come si desidera – in versione femminile, maschile, decor… cambiandolo anche più facilmente nel tempo.
A parete, pittura verde salvia sopra le piastrelle
Le pareti – là dove non rivestite da piastrelle – sono state tinteggiate in una tonalità sobria e tenue di verde salvia.
Mobile su misura anche per il sottofinestra
Finita la tinteggiatura si è iniziato a montare gli arredi fatti realizzare su misura dal mobiliere.
Il mobile per il lavabo ha un piano in HPL stratificato, che è un laminato molto resistente e che non si rovina. Le ante sono invece laccate bianche opaco.
Il vano sottofinestra è stato sfruttato con un armadietto su misura in cui riporre prodotti e asciugamani.
Montaggio lampade e specchi
Dopo i mobili è toccato a luci e specchio. La lampada a sospensione in vetro al centro del bagno e anche lo specchio non sono nuovi. Quest’ultimo era in un’altra stanza e di un altro colore; dopo un tocco di restyling, è stato appeso sopra al lavandino: un nuovo smalto ha cambiato la tinta della cornice, da marrone a nero. Dà grande soddisfazione non buttare vecchi oggetti e recuperarli, cambiandogli colore e posizione nella casa!
Ed ecco qualche scatto del bagno finito, invaso dalle piante che sono una grande passione della padrona di casa e trovano spazio ovunque. Tra l’altro in bagno sono molto consigliate, perché l’ambiente umido le fa crescere rigogliose.
L’angolo doccia è stato schermato da un vetro fisso, senza l’anta di chiusura nella parte davanti, perché il box è abbastanza grande perché non si creino schizzi di acqua all’esterno.
Sulle finestre verranno montate delle semplici tende in lino a pacchetto. E qualche quadro stato appeso anche qui. Come quello centrato sopra il bidet e il portasciugamani.
Ristrutturare il bagno, alcuni progetti di Clara Bona
- Ristrutturare il bagno: i consigli dell’architetto
- Piastrelle bianche: il jolly per poter rinnovare spesso e facilmente il bagno
- Due bagni a confronto, uno di gusto femminile e uno maschile
- Scegliere i materiali per i bagni. Non solo piastrelle
- Rinnovare il bagno senza togliere le piastrelle