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La carta da parati nelle tinte basiche bianco, nero e grigio può essere un valido aiuto per trasformare una stanza o anche una singola parete in una superficie optical o pittorica di grande effetto. L’eleganza discreta del non-colore focalizza infatti tutta l’attenzione sulla grafica dei disegni, che dona profondità e movimento ai piani verticali.
Carta da parati: optical o pittorica
Termine inglese che significa ottico, optical sottintende in realtà anche il sostantivo print, ovvero stampa. Nella moda, settore da cui è derivato, indica infatti quel particolare effetto ottenuto sui tessuti da linee e geometrie esclusivamente in bianco e nero, dall’impatto deciso. Tendenza ispirata inizialmente alla Op Art, l’optical style si diffonde negli anni Sessanta e Settanta, prima nell’abbigliamento e successivamente in tutti gli altri settori merceologici. Incluso ovviamente quello dell’arredamento, in cui continua ad essere un evergreen.
Alle geometrie in bianco, nero e grigio si possono associare i disegni al tratto (ovvero a mano a matita o a inchiostro), più morbidi nel risultato seppure declinati nelle stesse tinte. In tal caso l’effetto finale è pittorico, tendente alle opere figurative su tela di ispirazione più o meno naturalistica.
La scelta di una carta da parati in una di queste due tipologie dipende dal risultato che si vuole ottenere. Meglio optare per un rivestimento murale optical se si desidera un effetto più deciso e “rock”, magari per esaltare un arredamento di segno minimale, monocolore o un insieme dal carattere indefinito. Una superficie pittorica, con foglie, fiori, stilemi grafici al tratto può invece dare risalto ad ambienti più ricchi, ammorbiditi da imbottiti e tessuti, o al contrario dare un tocco romantico e poetico a stanze dal sapore monastico.
Rivestire tutta la stanza o solo una parete?
Poiché la forza espressiva di una carta da parati optical o pittorica in bianco, nero e grigio prevale sempre sul resto dell’ambiente, bisogna studiare accuratamente la superficie da rivestire.
Una sola parete può bastare per dare risalto ad un pezzo speciale: una composizione importante di divani, un sistema attrezzato a giorno, una vasca da bagno free-standing. Oppure per sottolineare una funzione specifica – l’angolo studio, l’area convivialità, lo spazio intrattenimento dei ragazzi… – o per fare da punto focale di una prospettiva o di un percorso. Ad esempio al termine di un lungo corridoio o come fondale della zona pranzo ricavata nel soggiorno.
Al contrario, l’applicazione su più pareti di un locale può essere utile per dare un carattere preciso all’ambiente e segnalarne la discontinuità visiva e volumetrica dal resto dell’abitazione. In tal caso si può optare per la prosecuzione del decoro su piani sfalsati – come la parete in primo piano dell’ingresso e quella sul fondo della zona giorno comunicante… – o su setti contigui, per dare movimento all’insieme.
Foto tappezzerie