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Il parquet a spina di pesce rappresenta una scelta classica e sofisticata per i pavimenti, in grado di valorizzare qualsiasi ambiente grazie alla sua geometria intramontabile e al fascino del legno naturale.
Esistono diverse varianti di questo tipo di posa, ognuna con caratteristiche uniche, ideali per chi desidera combinare estetica e funzionalità. Nella nostra guida abbiamo esplorato tutto quello che si deve sapere sul parquet (quale tipo) e sulla posa, mentre qui ci concentriamo sul parquet a spina di pesce, sulle sue peculiarità e opzioni tradizionali e contemporanee.
Essenza, formato e posa per la spina di pesce
I fattori che influenzano l’acquisto di un parquet sono molteplici. Generalmente la prima cosa che si prende in considerazione è la scelta dell’essenza, che avviene in base a preferenze estetiche personali e a considerazioni funzionali e tecniche.
Rovere naturale, l’essenza più usata
Il rovere – che è l’essenza più richiesta e utilizzata attualmente – è il tipo di legno che viene in genere utilizzato per la posa a spina di pesce moderna.
Altrettanto importante però è la definizione del formato del parquet, cioè delle dimensioni dei singoli listelli, argomento che andrebbe sempre valutato insieme alla scelta di una determinata geometria di posa. Questo tipo di valutazione non è sempre tenuto in adeguata considerazione, e spesso si da per scontato che il parquet venga posato nella maniera più semplice, e anche economica, così come prevedono molti capitolati dei lavori. La geometria di posa di una pavimentazione in legno, cioè il disegno formato dall’accostamento dei singoli listelli che la compongono, è invece un tema molto importante che può contribuire in maniera determinante ad arricchire i locali delle nostre case, valorizzandoli in base alle dimensioni e alle caratteristiche di illuminazione. Ricordiamo inoltre che i diversi schemi di posa incidono sulla quantità di parquet da ordinare (prevedere uno sfrido del 5% circa per pose secondo l’andamento delle pareti, del 10% circa per posa in diagonale o a forme più complesse), e anche per questo la scelta va effettuata per tempo.
Spina di pesce: differenze fra tradizionale e moderno
La differenza più evidente tra la posa a spina di pesce tradizionale e moderna sta essenzialmente nelle diversa dimensione dei listelli di legno, che una volta erano più piccoli, come si può vedere confrontando vecchi parquet e nuovi posati a spina di pesce. Altra differenza, non visibile, è data dal fatto che in passato inoltre era utilizzato il massello, mentre oggi la tipologia più diffusa è il prefinito, che accorcia i tempi del lavoro, non richiedendo interventi di finitura dopo la messa in opera.
Schemi di posa del parquet
- Posa a correre (detta anche a tolda di nave) o a cassero irregolare
- Cassero regolare
- Spina di pesce (anche nella variante italiana, ungherese e francese)
- Mosaico o a quadri
- Con fascia e bindello
I primi due tipi sono quelli più comuni e compongono un disegno di tipo lineare, che ben si adatta a listoni e tavole dalla forma allungata, gli altri tre sono invece di impiego meno comune e portano a disegni più variati e complessi, in genere formati con elementi dalle dimensioni più contenute. Ci occupiamo qui della posa a spina di pesce che può anche essere abbinata con quella a fascia e bindello.
Parquet a spina italiana
Nella posa a spina di pesce tradizionale gli elementi devono avere forma rettangolare e uguali dimensioni, sono posati perpendicolarmente uno all’altro, così che la testa di uno si affianchi al lato di un altro, formando un disegno che ricorda la spina di pesce da cui prende il nome.
La direzione della spina può avere andamento parallelo o diagonale rispetto alle pareti.
Il parquet posato a spina italiana “tradizionale” prevede quindi l’utilizzo di listelli della stessa dimensione, disposti perpendicolarmente con un angolo di 90°, in modo che la testa di uno combaci con il fianco dell’altro.
Parquet a spina francese
Una particolarità della posa a spina francese – facile da individuare – è data dalla linea retta che si crea al centro della spina e favorisce la formazione di motivi regolari, simmetrici ed eleganti. Il taglio delle teste dei listelli viene fatto a 45° e, una volta accostate, queste formano 90°.
Parquet a spina ungherese
Un’altra variante della posa a spina di pesce è quella della spina detta ungherese, nella quale elementi con le stesse dimensioni, aventi le teste tagliate con un angolo compreso tra i 45° e 60°, posati testa contro testa a formare motivi paralleli. hanno i due lati corti, le teste, tagliate tra 45 e 60 gradi. Il riferimento normativo è la norma UNI EN 13756. In Austria questa geometria di posa è anche denominata “a spina di pesce francese”.
Posa a spina di pesce con cornice
In corrispondenza della congiunzione degli elementi si formano quindi delle linee continue che donano maggiore direzionalità rispetto alla spina di pesce semplice. Entrambe queste tipologie di posa possono eventualmente essere abbinate al sistema a fascia e bindello. Con la parola “fascia” si definisce la zona perimetrale della pavimentazione, caratterizzata da elementi con una geometria di posa diversa rispetto a quella della parte centrale, detta anche “tappeto centrale”. Le due zone sono raccordate dal bindello, formato da elementi di raccordo tra i due differenti disegni.
In questo caso è anche possibile giocare con l’accostamento di legni di essenze diverse per evidenziare e valorizzare sia il tappeto centrale, sia la fascia, sia lo stesso bindello.
Si possono ottenere così delle pavimentazioni dal grande fascino, adatte sia ad ambienti di stile classico che contemporaneo.
Foto parquet posati a spina di pesce
Finto parquet in laminato, a spina di pesce
Per chi desidera un pavimento meno delicato, di più facile manutenzione e dal costo più contenuto rispetto al vero legno, si può ricorrere al laminato, che viene ora realizzato anche con disegno a spina di pesce.