Le tipologie di posa per il parquet sono tre: inchiodata, a colla o flottante. La prima, usata tradizionalmente con i parquet in legno massello, viene oggi impiegata in rare occasioni, ed è stata sostituita nella gran parte dei casi dalla seconda, quella a colla, grazie anche alla diffusione sempre maggiore dei parquet prefiniti. In alternativa alla posa a colla, può essere utilizzata quella flottante o galleggiante. Questa è spesso impiegata nelle ristrutturazioni nel caso di posa su pavimento esistente, o perché non lo si vuole intaccare per esigenze di conservazione (in caso di ulteriori ristrutturazioni sarà possibile rimuovere il parquet e ripristinare la precedente pavimentazione, con la posa a colla invece la si comprometterebbe), o perché si prevede di smontare il parquet e portarselo via, ad esempio se si è in affitto o si cambia casa. Si tratta di un sistema molto pratico che consente tempi di posa molto veloci, anche di una sola giornata. Bisogna però sottolineare che il parquet così posato, non avendo alcun fissaggio al sottofondo, a differenza della posa incollata, è più soggetto a piccole deformazioni e assestamenti al cambiare dei valori di temperatura e umidità.
La posa flottante è utilizzabile solo coi parquet prefiniti, dotati di elementi a incastro (che garantiscono una ottima complanarità) ed è generalmente impiegata con formati dei listelli di grandi dimensioni. I parquet prefiniti possono essere stratificati, masselli, industriali. Una volta posata la pavimentazione sarà subito calpestabile.
In caso di posa su massetto bisognerà controllare che il supporto di posa sia stato ben preparato, e quindi risulti perfettamente planare, compatto, liscio, privo di fessure e ben asciutto. Qualora fosse presente dell’umidità residua sarà bene aspettarne la perfetta asciugatura.
In caso di posa su pavimento esistente bisognerà innanzitutto valutarne molto bene la planarità nonché la stabilità degli elementi, piastrelle o altro, che lo compongono. Nel caso si riscontrassero pendenze o dislivelli eccessivi si dovrà procedere con la stesura di una mano di autolivellante per ottenere una superficie perfettamente piana. Qualora invece si riscontrassero piastrelle mobili bisognerà rifissarle adeguatamente al sottofondo, così che garantiscano perfetta aderenza. Se tutto ciò non fosse invece necessario, basterà pulire e sgrassare a fondo tutte le superfici per procedere poi con la posa della pavimentazione. In ogni caso bisognerà tenere in dovuta considerazione lo spessore del nuovo parquet, valutando anche la necessità di regolare l’altezza, di porte e portefinestre preesistenti, qualora non dovessero essere sostituite in occasione dei lavori. È comunque possibile ricorrere a parquet prefiniti sottili, con spessore di soli 10 mm, per minimizzare questo genere di problematiche.
Una volta effettuata la preparazione delle superfici di posa si andrà a stendere prima una barriera al vapore, che può essere anche un foglio in pvc, per isolare dall’umidità residua degli strati sottostanti, e poi un materassino isolante e fonoassorbente per attenuare il rumore di calpestio e di tipo riflesso. I materassini sono disponibili in vari materiali fra cui polistirene, poliuretano espanso, sughero e cellulosa. Esistono anche materassini isolanti già accoppiati con barriera al vapore o che hanno comunque anche questa funzione. Nel caso di presenza di impianto di riscaldamento a pavimento, il materassino isolante dovrà essere a bassa resistenza termica, così da permettere comunque una buona trasmissione del calore. Solo a questo punto si procederà con la posa vera e propria degli elementi della pavimentazione, per semplice appoggio al piano di posa.
Gli elementi a incastro andranno fissati in maniera stabile fra di loro o con l’ausilio di un sottile strato di colla da applicare proprio in corrispondenza degli incastri laterali, oppure senza l’utilizzo di colla nel caso di pavimentazioni a posa semplificata con agganci di tipo meccanico. In quest’ultimo caso, qualora si dovesse procedere allo smontaggio successivo della pavimentazione, lo si potrà fare senza nessun problema.
Generalmente la pavimentazione va posata parallelamente al lato lungo della stanza, a partire da un angolo della stessa. Si deve lasciare sempre un giunto di dilatazione, cioè una fuga larga circa mezzo centimetro, su tutto il perimetro della stanza, per consentire dilatazioni e assestamenti del legno. Tale fuga sarà poi coperta dallo zoccolino. Il costo per la posa flottante di un parquet prefinito si aggira intorno ai 15 euro al mq.