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Quando si fa una ristrutturazione o in una nuova costruzione, si procede alla posa del parquet solo dopo che sono state completati tutti gli altri interventi: finite le opere murarie, installati gli impianti, i serramenti e i sanitari e posati gli altri tipi di pavimentazione. Dopo la posa del parquet si termina con l’installazione delle porte interne e con l’eventuale ultima mano di tinteggiatura.
Il sottofondo per un pavimento in parquet deve sempre essere uniforme, liscio, asciutto e pulito. Minime imperfezioni o irregolarità di superficie possono essere risolte con stucco a presa rapida. Leggeri dislivelli si correggono con prodotti autolivellanti.
Se si fa un nuovo sottofondo
Si realizza un massetto cementizio: è il metodo tradizionale e quello che dà le maggiori garanzie di una posa a regola d’arte (e di durata del rivestimento). Con malte di cemento e inerti (in genere sono prodotti premiscelati) si forma a terra, nei locali liberi, un fondo omogeneo dello spessore di 4 cm. Prima di procedere all’applicazione del parquet è fondamentale che sia perfettamente asciutto: livello di umidità inferiore al 2% (si controlla con un igrometro). Oggi si utilizzano mix per massetti a presa rapida che asciugano in pochissimo tempo (3/7 giorni).
Se si mantiene il vecchio pavimento
La sovrapposizione del parquet al rivestimento esistente è consigliabile quando questo è composto da legno incollato, ceramica, marmo e pietra (ovvero materiali fissati solidamente al sottofondo). È sempre necessario eliminare le finiture superficiali e rendere il piano di posa “aggrappante” per il nuovo pavimento. Sono incompatibili con tale operazione la moquette, il pvc e il linoleum, che vanno rimossi dal fondo insieme al vecchio collante.
IMPORTANTE! Applicando un parquet prefinito con posa flottante su un rivestimento esistente, si può intervenire anche se ci sono i mobili: basta procedere per piccole porzioni, spostando l’arredo da una parte all’altra.
Quando c’è il riscaldamento a pavimento
Si può posare un pavimento in legno anche quando il riscaldamento è a pavimento. Tutti i “prefiniti” sono idonei: essendo un materiale isolante per natura, impedisce il contatto diretto con il calore emesso dai pannelli radianti, benché quelli attuali siano a bassa temperatura e distribuiscano il calore in maniera omogenea su tutta la superficie, aumentando il comfort dell’ambiente. L’unico accorgimento riguarda le fasi di posa del parquet: le tubazioni a terra devono essere coperte da un massetto di 3-5 cm e, prima dell’applicazione del parquet, conviene mettere in funzione l’impianto, aumentando gradualmente la temperatura fino a raggiungere 20-25 °C, e mantenerla costante per circa 15 giorni; poi la si riduce a poco a poco fino allo spegnimento. Infine, sempre prima della posa, meglio mettere l’impianto in pressione, per verificare che non ci siano problemi nel circuito, e attuare il preciclo di riscaldamento/raffreddamento.
TIPI DI POSA DEL PARQUET
La posa del parquet incollata va bene per tutti i tipi di legno e su tutti i sottofondi; la posa del parquet flottante (o galleggiante) si utilizza per il prefinito: servono listelli con i bordi sagomati per incastrarsi (maschiati) o con dispositivi di aggancio.
Posa del parquet incollata
Ogni elemento viene incollato al piano di posa. Sul fondo si stende l’adesivo, che va lavorato più volte con movimenti a semicerchio: si formano così le caratteristiche “strisce” che favoriscono l’adesione del rivestimento. L’altezza di queste deve essere proporzionata alle dimensioni dei pezzi da posare. VA BENE sempre, anche sui rivestimenti esistenti, seguendo i suggerimenti dei produttori. È poi consigliato quando il parquet va posato in ambienti umidi.
Posa del parquet flottante
I listelli si appoggiano (e non si incollano) al fondo, che è costituito da un materassino isolante. Sono invece fissati tra loro con colla vinilica, a mezzo di incastri a secco o di particolari dispositivi meccanici. VA BENE quando il parquet deve essere sovrapposto a un pavimento esistente che va preservato o se occorre interporre dell’isolante senza demolire il fondo. Il vantaggio del parquet flottante è anche che si rimuove facilmente e in poco tempo.