Il rovere (nelle sue tonalità naturali e “miele”) è senza dubbio una delle essenze più apprezzate nel mercato del parquet grazie alla sua versatilità e alla sua colorazione naturale chiara e neutra che si sposa alla perfezione con tutti gli stili: da quello nordico (che rivive ora una stagione particolarmente fortunata) a uno più industrial o persino country. Dopo il rovere, seguono essenze meno utilizzate ma pur sempre presenti come il noce americano, soprattutto nelle tonalità più scure, il frassino e l’ulivo.
Parquet a maxi plance di rovere spazzolato della collezione Linea Natura di Armony Floor. Foto: Barbara Corsico Styling: Chiara dal Canto. Progetto: UNDUO Laboratorio di architettura. Clicca qui per vedere tutta la casa.
Il rovere – scelta attuale e antica al tempo stesso – si presta ad essere quindi selezionato per ambienti molto moderni, specie posato a correre, o più classici, soprattutto a spina di pesce.
A terra il parquet in rovere originale della casa non ha avuto nemmeno bisogno di essere lamato; è stato accostato alla nuova resina cementizia grigia e alle cementine esistenti con un risultato di grande effetto. Foto: Cristina Fiorentini. Progetto: arch. Marco Zanibelli. Clicca qui per vedere tutta la casa.
Il rovere sta bene con i colori chiari e soprattutto anche con quelli scuri, come il blu o il nero, quelli vivaci e persino con quelli più audaci come il rosa, il ciano o il tiffany, adatti a chi desidera un tocco di originalità e modernità negli spazi abitativi.
Abitazione torinese della prima metà del ‘900 con un parquet originale e conservato, molto simile all’attuale rovere naturale. Foto Barbara Corsico; Styling Chiara Dal Canto. Progetto: UNDUO Laboratorio di Architettura. Clicca qui per vedere tutta la casa.
I listoni in rovere – tagliati a 45° lungo il lato corto in modo da ottenere incroci in diagonale degli elementi – posati a spina di pesce, oggi riproposta anche in contesti contemporanei. Foto: Cristina Galliena Bohman – Styling: Laura Mauceri. Progetto: arch. Lula Ferrari. Clicca qui per vedere tutta la casa.
Adatto a uno stile tradizionale o contemporaneo, decorativo o minimale, offre anche notevoli possibilità di personalizzazione: oltre che nelle sue tonalità più naturali, il rovere viene anche proposto dai produttori di parquet nelle versioni “tinte” con sfumature molto chiare quasi bianche, o più scure, definite per esempio rovere “moro” o rovere “dark” oppure “black” a seconda dei marchi che lo commercializzano.
Proposta di finiture di parquet Garbelotto in diverse colorazioni fotografate allo stand dell’azienda al Cersaie di Bologna, la fiera ceramica e dell’arredobagno dove non manca nemmeno la proposta relativa ai pavimenti in legno.
Si va dal classico marrone tipico del legno ai colori veri e propri (grigio, grigio antracite o nero, tonalità scure che conferiscono una particolare eleganza e profondità agli interni). E per quanto riguarda il bianco, negli anni ’90 il rovere sbiancato è stata una delle scelte più gettonate per chi voleva creare ambienti luminosi e minimalisti; nonostante questo trend abbia visto un calo, resta una scelta ancora valida in alcuni contesti particolari, per esempio in certe abitazioni rustiche, di campagna o in stile shabby chic.
L’attualità del rovere è confermata dalla sua presenza massiccia nelle case italiane, ristrutturate o di nuova costruzione, a dispetto della multiforme proposta dei produttori, che anche alla fiera Cersaie, dove abbiamo scattato alcune immagini di questo articolo, ci hanno confermato che il mercato è per il 90% appannaggio (quasi incontrastato) del rovere naturale o rovere miele, quello chiaro insomma, nonostante la produzione anche di tante altre tonalità.
Come scegliere il parquet?
Prima di scegliere il parquet, approfondisci l’argomento leggendo la nostra guida sui pavimenti in legno per capire che tipologia compare (massello, prefinito… ), che disegno di posa preferire, quali prodotti valutare fra quelli in commercio…
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