Il pavimento in laminato si trova in svariate versioni e finiture e differenti colori. La maggior parte delle estetiche riproduce le venature tipiche del legno: quelle in acero, rovere, noce, faggio, ciliegio, castagno, pino, wengé e frassino sono le più comuni, disponibili in tonalità delicate o decise. Anche le finiture della superficie sono varie: la spazzolata, per esempio, attenua la lucentezza della superficie. Il tipo bisellato conferisce ancor di più al pavimento l’aspetto delle vere doghe. Per dare una continuità estetica all’ambiente, esistono poi laminati modulari pensati non soltanto per la pavimentazione, ma anche per pareti e soffitti.
Il laminato ha il grande vantaggio di poter essere posato facilmente sul pavimento già esistente: la posa è di tipo flottante e avviene per incastro, cioè senza l’uso di colle – ogni azienda produttrice sviluppa un proprio sistema di ancoraggio delle doghe, realizzate con apposite scanalature laterali per l’incastro.
Per definire la resistenza all’usura di questo materiale sono state create classi di utilizzo identificate da specifiche sigle secondo la normativa europea EN 13329/00 che vanno dalla sigla AC1, che caratterizza laminati per uso moderato e solo residenziale, fino alla sigla AC5, attribuita a pavimenti in laminato anche per ambienti commerciali e con un alto livello d’uso.
Come è composto il pavimento in laminato
Il laminato è ottenuto unendo mediante pressofusione diversi strati. È costituito da un pannello HDF (High Density Fibreboard) realizzato in una fibra di legno e resina. Sulla superficie di questo pannello sono applicati differenti strati: una carta controbilanciante per stabilizzare il pavimento, una carta decorativa in cellulosa, disponibile in diverse finiture, e uno strato contro l’usura – un film trasparente – che assicura la resistenza e la protezione all’abrasione, al calpestio e allo strofinamento.
Lo spessore di ogni doga oscilla dai 7 ai 12 mm, quello più usato è di 8 mm. La sua alta resistenza a calore, luce, graffi, incisioni e bruciature di sigaretta ne fa un materiale molto durevole, tanto che viene commercializzato con garanzie di molti anni – alcune aziende produttrici lo garantiscono addirittura a vita. Ha anche un’ottima resistenza all’umidità; la superficie al tatto risulta piacevole e calda.
Come pulirlo
Il pavimento in laminato non ha bisogno di essere oliato. Per la pulizia quotidiana basta passare l’aspirapolvere e lavare con un panno morbido, inumidito in acqua tiepida e ben strizzato. Una volta la settimana si può usare anche un detergente neutro o uno specifico per pavimenti in laminato. Evitare l’uso di cere e di prodotti per il parquet.