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Ancora oggi le piastrelle in cotto si ricavano dall’argilla impastata con acqua ed essiccata in forno. E come un tempo, mantengono le caratteristiche di isolamento e resa estetica, ma vanno trattate nel modo corretto.
Il cotto, materiale dal sapore antico, caldo e naturale, caratterizzato dal colore rosato, è noto anche per la sua porosità.
● Questa da un lato permette la traspirazione, dall’altro fa sì che il pavimento tenda a mantenere lo sporco e a macchiarsi.
● Ma se adeguatamente trattato in fase di posa e durante la manutenzione ordinaria, dura inalterato nel tempo.
La posa è semplice
Normalmente anche le mattonelle fatte a mano vengono selezionate in modo da avere soltanto elementi piuttosto uniformi. Si procede poi posandole con malta cementizia o colla.
● Successivamente, le piastrelle sono stuccate una alla volta per non sporcare la superficie del pavimento.
Zoccolini anche in legno
Per un effetto più rustico si usano battiscopa dello stesso materiale, anche di altezza considerevole. Possono essere lisci, oppure con bordatura o dentatura.
● A seconda del cotto usato per il pavimento, anche lo zoccolino ha aspetto invecchiato, con superficie irregolare, oppure levigato. Un’alternativa dall’effetto elegante è quella di posare un battiscopa in legno: in questo caso sceglierlo di colore il più possibile simile a quello del cotto.
Fondamentale il trattamento superficiale
Serve non soltanto per ottenere un effetto esteticamente valido, ma anche per proteggere la superficie del pavimento dall’aggressione dello sporco. Inoltre agevola la manutenzione. Meglio che sia removibile, in modo da poter intervenire facilmente nell’eventualità fosse necessario eliminarlo.
Lavaggio
Si tratta della rimozione dei residui cementizi della fugatura e delle “efflorescenze saline”. Va effettuata dopo 20-50 giorni dalla posa con malta a seconda della stagione. Se si sono usati collanti, l’intervallo di attesa si riduce a 5 giorni circa. Il lavaggio è eseguito da personale specializzato, con appositi detergenti, abbinati all’uso di attrezzature specifiche. Serve anche quando sorge la necessità di rimuovere trattamenti impropri da vecchi pavimenti o di eliminare macchie da inquinamento, eventuali muffe, depositi calcarei e grassi.
Protezione
Questa operazione può essere realizzata in due modi: finitura naturale con diverse mani di olio o cera d’api. Il primo è indicato per scurire il tono del pavimento, mentre la cera lascia il colore invariato. Si danno 3 mani di questi prodotti, aspettando che il pavimento sia ben asciutto tra una e l’altra; finitura con emulsi
Bello anche all’esterno
In questo caso il cotto deve essere ingelivo
per evitare fenomeni di scagliamento o rottura,
e in fase di posa occorrono particolari accortezze
(giunti di dilatazione e pendenze per il drenaggio dell’acqua).
Dopo la pulizia vanno applicati prodotti idrorepellenti
che impediscano la penetrazione dell’acqua,
mantenendo possibilmente il potere traspirante del cotto.
Quando gli ambienti esterni sono utilizzati per cucinare
o pranzare all’aperto oppure vi sostano veicoli,
è opportuno applicare dei prodotti
che rendano il pavimento oltre che idrorepellente,
anche oleorepellente.