Non sempre, in caso di ristrutturazione di una casa o di semplice rinnovo del look di una stanza, si vuole affrontare l’impegno di una totale rimozione della pavimentazione preesistente, con relativo sottofondo. La scelta di rivestimenti sottili, da posare sul vecchio pavimento, oltre risolvere il suddetto problema, ne evita anche un altro: la nuova finitura di spessore minimo messa in opera su quella vecchia crea un innalzamento di quota irrisorio, che non comporta la altrimenti necessaria “revisione” in altezza delle porte.
I rivestimenti sottili di ultima generazione, infatti, permettono di conservare e non demolire le superfici esistenti, risparmiando quindi anche tempo e denaro, senza alzare troppo la quota del pavimento. E anche senza abbandonare l’idea di sostituire impianti tecnici datati: abbandonati e scollegati i vecchi circuiti elettrici e idraulici, si può infatti prevedere nuove tracce nel sottofondo per tubi e cavi, senza rimuovere tutto il materiale sul solaio. Una volta richiusi i passaggi basterà poi controllare la planarità dell’insieme, pulendo perfettamente da incrostazioni e livellando avvallamenti, e posare direttamente sopra i nuovi rivestimenti sottili.
Altro vantaggio è che, se fino a poco tempo fa il ventaglio di possibilità era ristretto solo ad alcune tipologie di prodotto, oggi tra i rivestimenti sottili si annovera un ricco catalogo di proposte, che include persino il parquet.
Diverse sono infatti ormai le collezioni di rivestimenti sottili proposte dalle aziende, per venire incontro a questo tipo di esigenze: dalle lastre di gres porcellanato di dimensioni insolite – per farne risaltare a pieno tutta l’espressività delle texture – ma dagli spessori millimetrici, ai rotoli vinilici sottilissimi con inediti effetti superficiali 3D pronti da posare. Sino a speciali tavole di legno maschiate da incollare, per chi invece preferisca un risultato finale più tradizionale.
Optando per i rivestimenti sottili non solo si velocizzano le opere di trasformazione di un appartamento, ma si evitano anche ulteriori lavorazioni successive, come ad esempio la modifica sostanziale dei pannelli delle porte e delle portefinestre, al posto di una semplice rifilatura del lato inferiore. Se non addirittura di una ancor più immediata regolazione delle cerniere, per innalzare di poco i battenti. E con i rivestimenti sottili, l’effetto finale, in linea con il gusto contemporaneo, non rivela in alcun modo che si sia trattato di una sovrapposizione di rivestimenti.