Il battiscopa è un elemento funzionale e decorativo della casa in grado di definire e di completare ogni ambiente in modo molto più rilevante di quanto non si immagini. Alto o basso, a spigolo vivo o arrotondato, con piedino o lavorato, laccato o effetto legno naturale, a filo muro o addirittura luminoso, in abbinamento con il colore delle pareti e lo stile dell’arredamento o in netto contrasto, può nascondersi alla vista o giocare sul contrasto. Ma come sceglierlo? Ecco qualche suggerimento.
Battiscopa alto o basso?
Fino a qualche tempo fa l’altezza dello zoccolino non era neppure messa in discussione: le dimensioni erano standard – altezza intorno agli 8 cm, spessore circa 1 cm –, così come le finiture disponibili, solitamente legno scuro e legno chiaro. Attualmente l’offerta si è ampliata notevolmente, anche per quanto riguarda i materiali: non più solo legno, ma metallo, pietra, ceramica e plastica. E così è anche per le misure.
In generale si può ricordare che un battiscopa di altezza ridotta può dare equilibrio a spazi dai soffitti non particolarmente alti, mentre ambienti ariosi possono sostenere elementi più importanti. È il caso ad esempio degli appartamenti storici a volte, dei loft e delle stanze a doppia altezza.
Uno zoccolino alto protegge meglio dai colpi di scopa e aspirapolvere, ma si trasforma in un segno dalla presenza decisa, mentre uno particolarmente basso diventa quasi invisibile: una scelta quest’ultima che può portare a profili estremamente ridotti, a sezione quasi quadrata, originali e distintivi.
Contrasto o armonia?
Il battiscopa può essere scelto in armonia con l’insieme stilistico e cromatico della casa o in deciso contrasto. Nel primo caso si opta per la medesima tinta prevalente delle pareti, per l’essenza lignea del parquet o degli arredi principali: la funzionalità dei profili perimetrali è salvaguardata, senza tuttavia che risultino troppo “ingombranti” visivamente. Una soluzione che risulta efficace anche quando lo stile generale è moderno e minimale.
Lo zoccolino decisamente diverso crea invece una netta separazione visiva tra pavimentazione e superfici verticali, diventando un po’ il filo conduttore del gusto. Di alluminio per sottolineare il carattere high-tech della casa, di legno scuro per richiamare un’epoca o uno stile, laccato in tinte vivaci per delineare ulteriormente le scelte arredative. E diventa l’opzione obbligatoria quando si abbia la fortuna di avere una pavimentazione importante, alla veneziana, di graniglia o di cementine decorate: in tal modo il battiscopa diventa quasi una cornice, che esalta la bellezza sotto ai nostri piedi.
Stessi principi anche per l’abbinamento con i coprifili dei serramenti interni: se fino a poco tempo fa era d’obbligo armonizzare entrambi gli elementi, scegliendoli con la stessa finitura, ora la tendenza punta a spingere sull’espressività e la personalizzazione. Pertanto via libera anche a una eventuale dissonanza tra battiscopa e profili, al fine di far risaltare di più o di meno questi ultimi. E di conseguenza le porte.