Bagno in mansarda: consigli per organizzare al meglio lo spazio senza sprecare centimetri

La giusta lettura dello spazio garantisce anche per il bagno in una mansarda un risultato gradevole e nel contempo pratico.

Architetto Marcella Ottolenghi
A cura di Architetto Marcella Ottolenghi
Pubblicato il 08/02/2022Aggiornato il 21/02/2022
Rivestimenti HDsurface

Il bagno in mansarda può trasformarsi in un ambiente originale e gradevole, nonostante i vincoli delle altezze e delle irregolarità volumetriche. Basta seguire alcune semplici regole, legate soprattutto alla funzionalità, oltre ovviamente al rispetto della normativa architettonica e igienico-sanitaria del luogo di riferimento, i regolamenti comunali e le leggi regionali che sanciscono superfici e altezze minime inderogabili. Come in ogni altro ambiente tecnico infatti, anche in un bagno in mansarda non si può eludere l’ergonomia delle diverse azioni quotidiane (in tal caso legate alla cura della persona e al benessere).

Ecco allora qualche consiglio per organizzare al meglio lo spazio, senza sprecarne neppure un centimetro.

Bagno in mansarda, attenzione alle altezze

La prima cosa da valutare, per la buona riuscita di un bagno nel sottotetto, è sicuramente l’andamento della falda di copertura, al fine di individuare la parte più alta dell’ambiente. È qui infatti che va ovviamente posizionata la doccia, in modo da riuscire ad utilizzare un box di misura standard. Tale possibilità evita di dover ordinare una cabina su misura, con conseguente aumento sia della spesa, sia del tempo di attesa (per una produzione fuori catalogo).

La doccia nel punto più alto del sottotetto

Box doccia Pura 5000 di Duka

Box doccia Pura 5000 di Duka

Ovviamente nulla vieta di optare per soluzioni ad hoc, con box doccia customizzati che seguano l’andamento inclinato del soffitto o sottolineino, attraverso l’utilizzo dei profili strutturali, le irregolarità volumetriche del locale. Una scelta stilistica di deciso impatto, che rende l’effetto finale particolarmente scenografico e curato.

Rivestimenti murali PerfectCombination e CoverHD di HDsurface (progetto MMAProjects)

Bagno in mansarda con rivestimenti murali PerfectCombination e CoverHD di HDsurface, progetto MMAProjects.

Rivestimenti murali HDsurface

Box doccia con rivestimenti murali HDsurface.

Nei pressi della doccia, dove l’altezza non è ancora ridotta, può essere utile la presenza di uno scaldasalviette sviluppato verticalmente, per avere sottomano accappatoi e spugne quando si esce dalla doccia e soprattutto per sfruttare una ampia superficie riscaldante, utile al grado di calore necessario in un bagno.

Il bagno, contiguo alla cucina e separato dal resto della mansarda da una porta scorrevole bianca che non interrompe la prospettiva ottica, è posizionato nella porzione più bassa del sottotetto. Il posizionamento dei sanitari Azzurra è studiato per celarli parzialmente alla vista anche in caso venga lasciata aperta la porta. Tratto minimal-funzionalista per l’angolo del lavandino, organizzato con semplice piano di legno con lavabo a vaschetta ad appoggio e lavatrice a vista sottostante. Lo specchio Vetreria Frattini, dimensionato per seguire l’andamento inclinato della copertura, è applicato direttamente a filo muro, senza cornice e concorre ad ampliare la percezione dello spazio. Sul lato opposto è posizionato un box doccia di cristallo temperato su misura, sempre di Vetreria Frattini. Unica concessione al decoro il rivestimento alle pareti di marmo.

Bagno in mansarda, progetto arch. Fabrizio Arcoini, arch. Martina Margaria (foto Jule Hering). Guarda tutta la casa

 

Nella parte bassa della mansarda, sanitari o vasca da bagno

Le zone con la copertura bassa possono ospitare i sanitari oppure, in modo maggiormente scenografico, una vasca da bagno (magari con una apertura a raso falda proprio sopra, in modo da riuscire a guardare il cielo quando ci si rilassa nell’acqua) o ancora un piano di appoggio e di contenimento, sia a giorno sia dotato di ante. Basta solo calcolare l’altezza disponibile per non toccare con la testa il soffitto inclinato: anche una cassettiera può così trovare la giusta collocazione lungo la parete inferiore, visto che l’utilizzo non è continuativo e per aprire i cassetti è necessario comunque abbassarsi. Se poi si ha necessità di una capienza maggiore, magari in mancanza di un ripostiglio o di una lavanderia, può risultare utile chiudere la parte più bassa con una armadiatura fissa, prodotta su misura di legno o di cartongesso.

Hotel Fritz Lauterbad, progetto Monkey 47 e Stil Manipulation, foto Nikolay Kazakov

Bagno Appartement 47 dell’Hotel Fritz Lauterbad, progetto Monkey 47 e Stil Manipulation (foto Nikolay Kazakov)

 

Il lavabo? Dove si sta in posizione eretta, spesso a metà di una parete ad altezza variabile

Rivestimenti HDsurface

Bagno in mansarda con rivestimenti HDsurface

Sulle pareti del locale ad altezza variabile (solitamente quelle di testa di una mansarda), ancora sfruttabile in posizione eretta, trova una giusta collocazione il lavabo, con soprastante specchio, pur di ridotte dimensioni o magari tagliato su misura seguendo la pendenza dello spiovente. Una soluzione per sfruttare interamente un bagno in mansarda e per garantire che le operazioni di igiene personale non richiedano contorsionismi o rischi di battere la testa sul soffitto quando ci si solleva dal bacino del lavabo.

Hotel Fritz Lauterbad (foto Nikolay Kazakov)

Bagno Appartement 47 dell’Hotel Fritz Lauterbad (foto Nikolay Kazakov)

 

luce zenitale nel sottotetto

Spesso avere un bagno in mansarda significa poter sfruttare la luce solare zenitale di una finestra per tetto. Questo tipo di illuminazione naturale garantisce una visione ottimale nell’ambiente, ampliandone percettivamente le dimensioni e rendendolo adatto alle operazioni di cura della persona.

Una falda inclinata caratterizzata dall’inserimento di una finestra a raso rende dinamico il volume di un bagno in mansarda ed eventuali specchi rimandano questo movimento luminoso riflettendone i raggi. Ovviamente, è necessario considerare comunque una buona illuminazione artificiale, in particolare sopra al lavabo, dove anche una semplice applique migliora la visione dei dettagli al calar del sole.

Quando si recupera un sottotetto può essere utile ricavare anche un bagno. La luce solare zenitale (nella foto una finestra a raso falda Velux nella finitura bianca per armonizzarsi con la superficie della copertura) offre una percezione ottimale dello spazio, molto utile per le operazioni di cura della persona. Gli elementi che necessitano di una altezza standard o comunque maggiore – come la doccia e lo scalda-salviette – devono necessariamente essere posti verso l’area sotto al colmo del tetto. Più basso lo spazio invece dove poter sistemare i sanitari: basta calcolare di non toccare con la testa il soffitto inclinato. La cassettiera in stile industriale trova la giusta collocazione lungo la parete inferiore, dato che l’utilizzo è sporadico e per aprire i cassetti è necessario comunque abbassarsi. Guarda tutta la casa! https://www.cosedicasa.com/case/mansarda/un-ex-laboratorio-ingrandito-con-il-recupero-del-sottotetto-diventa-una-comoda-abitazione-62994

Bagno nel sottotetto, progetto e foto arch. Nicoletta Carbotti – FATTOREQ.  Guarda tutta la casa

Foto bagni sottotetto

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  • Hotel Fritz Lauterbad (foto Nikolay Kazakov)
  • Hotel Fritz Lauterbad, progetto Monkey 47 e Stil Manipulation, foto Nikolay Kazakov
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