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Prima di iniziare una ristrutturazione, è bene chiarire come la mansarda sarà utilizzata, valutazione che dipende anche dallo stato di fatto. Non tutti i locali mansardati hanno le stesse caratteristiche e alcuni si prestano meglio di altri a svolgere determinate funzioni. Abbiamo provato a rispondere a cinque quesiti molto comuni, chiariti i quali sarà più facile procedere con gli interventi.
1) C’è abbastanza luce naturale in mansarda?
Se non esistono già delle finestre, il modo migliore per fornire luce naturale alla mansarda è quello di installare delle finestre per tetti, che, oltre alla luce, permetteranno di avere una buona ventilazione del sottotetto. La superficie vetrata minima è stabilita in percentuali variabili da Regione a Regione e un professionista effettuerà i necessari calcoli. In base all’uso della mansarda (abitazione principale, studio, camera da letto, locale accessorio) e alla disposizione dei mobili, andranno stabilite le posizioni più opportune per i vari lucernari.
2) È ben isolata dai rumori la mansarda?
Abitare all’ultimo piano non significa essere immuni dai rumori esterni, anzi. La pioggia che cade sui tetti, il passaggio degli aerei in volo o il traffico generato dalle grandi arterie di scorrimento può essere fastidioso. Porre rimedio è possibile ma, come sempre, bisogna pensarci per tempo, cioè in fase di cantiere, applicando un rivestimento fonoassorbente durante i lavori di coibentazione. Attenzione anche alla scelta dei lucernari: alcuni modelli sono appositamente studiati per le aree a traffico intenso e, oltre a fare da barriera al caldo, al freddo e agli agenti atmosferici, proteggono molto bene dal rumore.
3) Come difendersi dall’irraggiamento solare?
Le finestre per tetti possono essere lasciate senza tende per fare entrare la luce naturale nella stanza. Soluzione ideale per uno studio o una camera hobby, non altrettanto per una camera da letto. In questo caso, è necessario scegliere una tenda filtrante che crea un rilassante effetto penombra. Ne esistono varie versioni: a rullo, plissettate, con movimento manuale o automatizzato.
Una valida alternativa alle tende sono le tapparelle: si montano all’esterno del serramento e possono essere comandate in vari modi: manualmente, elettricamente o con alimentazione solare, a seconda delle diverse esigenze.
4) Come riscaldo e raffreddo al meglio la mansarda?
Le mansarde non adeguatamente isolate tendono a essere calde in estate e fredde in inverno. Se la casa è su due livelli, di cui uno sottotetto, è buona norma utilizzare un termostato separato per i due oiani, così da poter impostare la temperatura autonomamente, evitando di surriscaldare o sovracondizionare gli ambienti sottostati per bilanciare le perdite termiche del tetto. Spesso, nel caso in cui la copertura non sia di tipo ventilato, il problema è rappresentato da muffe e fenomeni di condensa sui vetri. In questo caso è consigliabile mantenere la temperatura interna costante, sui 20-21 C°, arieggiando in modo adeguato gli ambienti. L’alternativa è fornita dalla domotica, con sensori ambientali e programmi automatici di ricambio dell’aria che si attivano quando i valori di CO2 e umidità superano le soglie prestabilite.
5) Che cosa succede se mi dimentico la finestra aperta quando piove?
È una delle controindicazioni dei serramenti tradizionali. Per evitare questo spiacevole inconveniente, alcuni lucernari sono dotati di sensori in grado di captare le avvisaglie di temporale in arrivo: alle prime gocce di pioggia, la finestra si chiude in automatico.
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