Contenuti trattati
Appartamento all’ultimo piano (o casa singola) e ristrutturazione in programma? Ecco tre diverse soluzioni per cui può essere utile optare per la luce zenitale, in grado di raggiungere anche gli spazi interni più bui. E apportare un tocco di scenografica qualità luminosa.
Luce laterale e luce zenitale in sinergia
Una delle soluzioni più diffuse attualmente, in contesti ove sia possibile dal punto di vista urbanistico e storico, per dare luminosità agli ambienti – e nel contempo per razionalizzare in parte i consumi energetici – è quella di dematerializzare i setti perimetrali degli edifici per dare vita a grandi pareti vetrate. Anche a tutta altezza. Una opzione che tuttavia, nonostante le dimensioni sempre più ampie delle lastre trasparenti, non risulta ottimale dal punto di vista dell’illuminazione naturale: i raggi solari provenienti da queste finestre possono infatti a volte dare abbagliamento, poiché la luce non è diffusa in modo omogeneo nell’ambiente. Meglio allora se possibile aggiungere, a seconda della copertura presente, serramenti per tetti, come le finestre a bilico per le falde inclinate o quelle specifiche per tetti piani. Coniugando così sorgenti di luce laterale e zenitale (vale a dire proveniente dall’alto, dal termine zenit, che indica il punto della volta celeste perpendicolare a quello in cui si trova un osservatore).
Il risultato sarà un soffitto “pieno di luce e di cielo”, che darà alla stanza una immagine più nitida e chiara, riducendo le ombre, esaltando i colori di pareti e arredi, dando carattere allo spazio grazie al variare della quantità di luminosità durante tutto l’arco della giornata. E di conseguenza aiutando anche a ridurre il peso della bolletta elettrica.
Luce zenitale per il vano scala
Molto spesso posizionati al centro delle abitazioni o ricavati in appoggio a una parete cieca a doppia altezza, i vani scala risultano di conseguenza sempre bui, richiedendo soluzioni ad hoc di illuminazione artificiale anche durante le ore diurne. Un problema che può essere ovviato pensando a delle finestre per tetto o a un lucernario: in tal modo la luce del sole aumenterà l’acutezza visiva in un luogo in cui fare attenzione è importante e sottolineerà i giochi volumetrici della scala e dei piani da essa collegati. Tra l’altro, la presenza di una apertura finestrata in copertura sulla sommità di un vano scala, oltre a migliorare la luminosità anche degli ambienti adiacenti, aiuta il ricambio dell’aria, innescando la ventilazione naturale: il caldo esce dal serramento aperto e aria fresca e nuova viene aspirata al livello inferiore, per un migliore comfort abitativo.
Luce naturale per i locali finestre
In ogni abitazione esistono locali più difficili da illuminare. Se infatti negli ambienti perimetrali e principali – come cucina, soggiorno, camere da letto, bagni – le finestre tradizionali fanno il loro servizio, nei volumi posizionati più internamente al corpo dell’edificio, meno importanti o più piccoli (come lavanderie, corridoi, vani scala) ciò risulta difficile, se non addirittura impossibile. E l’unico rimedio sembra ricorrere all’illuminazione artificiale. La posa di un lucernario o di una finestra per tetto può però venire in aiuto anche in questo caso, riducendo sensibilmente gli angoli bui (e il consumo di energia elettrica) e riportando a nuova vita ogni metro quadrato disponibile.
Tra l’altro, se la posizione risultasse troppo in alto per garantire un comodo accesso ai meccanismi di apertura e di chiusura del serramento, oggi apposite dotazioni elettriche (alimentate anche dai raggi solari) ne semplificano la gestione, addirittura attivando in modo automatico la chiusura in caso di pioggia.
Foto ambientazioni con finestre Velux per tetti