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Quanti tipi di tetto ci possono essere e come si possono sfruttare per progettare un nuovo spazio sottotetto? Essenzialmente si tratta di quattro tipologie e, nello specifico, si possono avere tetto piano, tetto a falda singola, a doppia falda simmetrico o asimmetrico e tetto curvo. Ciascuno ha le proprie caratteristiche e un percorso a sé per essere trasformato in una superficie utile, con finestra e, quindi, adatto per coprire uno spazio da aggiungere alla metratura dell’appartamento sottostante.
Tetto piano
Frequente nel caso di edifici condominiali, il tetto piano è solito coprire spazi destinati a funzioni tecniche, dalla sede degli impianti agli – ormai in disuso – lavatoi comuni. Grazie, però, allo sviluppo di specifiche normative pensate per dare un nuovo ruolo a questi spazi, le superfici sottostanti i tetti piani possono diventare ambienti residenziali, soprattutto – e necessariamente – inserendovi una specifica finestra per tetto piano.
Tetto a falda singola
“Una mansarda appartenente a questa tipologia avrà una sola grande superficie inclinata in copertura e la sensazione spaziale dipenderà molto dall’altezza massima e minima di tale superficie, dal tipo di tetto (in legno o in latero-cemento) e dal numero, dimensione e posizione delle eventuali finestre per tetti”, dichiara l’architetto Giulio Camiz. In casi di questo tipo la composizione degli spazi dovrà necessariamente prevedere la distribuzione delle funzioni più importanti nei punti più alti del tetto mentre i punti più bassi saranno utili per collocarvi mobili contenitori e arredi bassi.
Tetto a doppia falda, simmetrico o asimmetrico
Molto diffuso, la mansarda coperta da un tetto a doppia falda può avere diverse composizioni e funzionalità, perché il suo uso dipenderà soprattutto dalla posizione della linea di colmo, della linea, cioè, da cui poi scendono le due falde. Come nel caso precedente, nei punti più alti e più vicini alla linea di colmo sarà possibile posizionare arredi e funzioni che prevedono il passaggio delle persone, mentre nei punti più bassi, ai lati, verranno collocati arredi e soluzioni per il contenimento, spesso sviluppate su misura. Per rendere confortevole e arioso lo spazio, il posizionamento di finestre sul tetto – da dimensionare in funzione della superficie complessiva – è l’intervento primario da prevedere per rendere il sottotetto abitabile e ricco di luce zenitale.
Tetto curvo
Meno diffuso rispetto alle precedenti varianti, il tetto curvo spesso è legato a edifici nati non con funzione residenziale – nella maggior parte dei casi commerciale o industriale – e, anche per questo, possono essere parte di un progetto di trasformazione particolarmente originale. Sarà necessario di volta in volta studiare la curvatura, le altezze sottostanti, i materiali di cui è composta la copertura e l’organizzazione degli spazi sottostanti in modo da definire una mansarda confortevole.